Tecniche

A tutto spinning

Di Articolo e fotografie di Marco Altamura pubblicato il 29/07/19

Malgrado non ami la stagione calda , devo riconoscere che nei mesi estivi è possibile,  praticando lo spinning, incontrare un gran numero di predatori che in questo periodo risultano tutti attivi con numerose finestre di attività durante l’arco delle ventiquattro ore .  Il caldo opprimente delle ore diurne non incentiva proprio ad organizzare uscite e così i periodi dei cambi di luce dell’alba e del crepuscolo sono i miei favoriti per tentare la cattura di qualche bel pesce . Anche le sessioni notturne con obiettivi lucioperca e siluri sono da me molto gradite e , quando ne ho la possibilità , non perdo l’occasione per pescare con il favore delle tenebre .  Insomma ce n’è proprio per tutti i gusti e così predatori come cavedani , persici reali , lucci , lucioperca , black bass e siluri diventano gli oggetti del desiderio di questo spinning estivo .  Chi  da tempo ha la pazienza di leggere i miei articoli sia sulle Riviste di settore che nei blog di pesca  , sa che spesso il teatro delle mie uscite è la sponda piemontese del lago Maggiore , sponda che conosco molto bene per le frequentazioni quarantennali ; questo litorale lacustre offre diverse possibilità di catture con spot molto differenti tra loro e presenza , nonostante la pesca professionale con le reti , di una discreta popolazione di pesci predatori . Ovviamente è la stagionalità ad indurmi ad insidiare l’uno o l’altro pesce , comunque sempre con risultati più che apprezzabili ; come accennavo, è conveniente nei mesi estivi praticare una tipologia di spinning  “allround “ , rivolta cioè ad una folta schiera di predatori adottando un tipo di attrezzatura che permetta di mediare le varie esigenze che ogni pesce richiede . Mi trovo molto bene ad usare una classica due sezioni da mt 2,40 con un range effettivo di lancio compreso tra i 5 ed i 40 grammi che mi permette di pescare sia con tecniche  “finesse “ che con artificiali di buon peso ; per quanto riguarda il mulinello non scendo mai sotto la taglia 4000 perché ho bisogno efficienza ed affidabilità sia per una fluente fuoriuscita del filo e quindi per lanci lunghi , sia nei combattimenti con pesci di mole . Ormai da anni sono stato conquistato dall’efficacia in pesca dei super fili trecciati che , oltre a garantire grande sensibilità , consentono ferrate efficaci anche a grandi distanze unitamente a un notevole risparmio economico considerando che hanno una vita di circa due stagioni ,  cosa impensabile adottando monofili o fluorocarbon . Il terminale che vado a connettere lo realizzo con dell’ottimo fluoro che collego con un nodo doppio albright ben eseguito ; mi sento di rimarcare  “ ben eseguito “ in quanto è questo un punto debole dell’intera combo e quindi merita tutte le nostre attenzioni . Per quanto riguarda la questione artificiali , questi rappresentano , in questa stagione , una freccia in più nella nostra faretra e quindi vanno sfruttati al massimo delle loro potenzialità adattandoli alle varie situazioni che gli spot ci impongono . Per dare un indirizzo di massima , posso citare quelli che utilizzo maggiormente : minnows in tutti e tre gli assetti ( galleggianti , neutri ed affondanti ) WTD ( walking the dog ) , spinnerbaits , cucchiai rotanti dotati di teaser colorato , shads siliconici sia innescati su jigheads che con corpo “ affogato “ nella gomma e crank baits con diversi gradi di affondamento . Questa è solo un’indicazione di massima e non un “ dictat “ in quanto penso che non esista argomento più soggettivo della scelta delle esche  ed inoltre ritengo che ogni lanciatore debba costruirsi la propria esperienza usando le lures che gli danno più affidamento ; non c’è nulla di più improduttivo di utilizzare un artificiale che non sentiamo “ nostro “! Una volta scelto lo spot da ispezionare , solitamente decido di iniziare con un minnow ad assetto affondante come il Rapala Count Down da nove centimetri che io appesantisco ulteriormente applicando una listarella di piombo sulla pancia ; questo artificiale , se lasciato affondare fino a toccare il fondo , è in grado di risvegliare , se ben manovrato con lievi jerkate , gli istinti omicidi di una grande schiera di pesci predatori . In questa stagione al novantanove percento dei casi se si avverte un attacco si tratta di un persico reale , seguito a distanza dai lucioperca e dai grossi cavedani lacustri . L’azione di pesca procede con lanci a raggera verso il largo e con recuperi sincopati e ritmati a mostrare i fianchi argentei dell’artificiale ; solitamente , se si tratta di un grosso persico , si avverte un improvviso appesantimento in canna al quale bisogna rispondere con una pronta ma delicata ferrata in quanto l’apparato boccale cartilagineo del percide in presenza di forti trazioni può lacerarsi , mandando in fumo la cattura .  A tal proposito , anche durante le fasi del combattimento è sempre conveniente agire sulla regolazione della frizione allentandola quanto basta per opporre una leggera resistenza sufficiente per portare a guadino il pesce . Tutt’altro tipo di comportamento dovremo adottare se all’altro capo del filo ci ritroviamo un luccio : il coriaceo apparato boccale dell’esocide infatti ci consente ferrate più robuste e trazioni continue più decise ; in questo caso l’unica preoccupazione è rappresentata dai settecento denti del predone che , in presenza di un attacco profondo al nostro minnow , potrebbero facilmente recidere il terminale in fluoro . Diverso atteggiamento se avremo come artificiale lo spinnerbait,  esca questa che consente combattimenti anche con grossi lucci senza l’ausilio del terminale in acciaio in quanto nella stragrande maggioranza dei casi , l’armatura della wire bait avrà fatto presa nella parte perimetrale della bocca . Ma il re incontrastato della stagione calda è senza dubbio il black bass che in questa stagione è nel pieno delle sue forze e della sua attività predatoria ; risulta assai difficile descrivere gli innumerevoli approcci che si possono avere con questo eclettico predatore ; tante sono le tecniche attuabili per tentarne la cattura , ma senza elaborare un trattato da puro bassman quale non sono , mi limiterò ad elencare quelle con le quali lo insidio maggiormente . All’alba e al crepuscolo mi diverto molto ad insidiarlo top – water anche con artificiali non propriamente pensati per questa spettacolare tecnica : il buon vecchio Rapala ad assetto galleggiante da undici e tredici centimetri infatti se fatto pattinare in superficie è in grado di scatenare tutta la ferocia del centrarchide che lo attacca senza esitazione ; con questo artificiale ho conseguito tantissime catture anche di esemplari di grande taglia sui quali spicca un bass di kg 3,200 preso appunto sul Maggiore . Anche lo spinnerbait usato in giornate ventose e recuperato velocemente appeno sotto la superficie è in grado di regalare catture importanti ; questa che i bassmen chiamano “ power fishing “ è una tecnica molto redditizia e in grado di regalare catture in serie,  inoltre permette di localizzare i pesci per poi insidiarli anche con altre tecniche del bass fishing . Non posso non citare il jigging tra le tecniche usate in estate : questo è un approccio che utilizzo volentieri nelle sessioni diurne per persici reali ed in quelle notturne per i lucioperca . Infine tra le tecniche “ finesse “ non disdegno affatto il “ drop – shot “ mirato alla cattura di persici reali e lucioperca ; con tale tecnica sono solito usare come artificiali piccoli shads siliconici da sette centimetri anche in colori flou come il giallo o il fucsia , molto produttivi anche in situazioni di scarsa luce . Per la realizzazione di un terminale correttamente eseguito con il famoso nodo Palomar sono reperibili in rete molte illustrazioni esaurienti con i vari passaggi in evidenza . Come ultimo pesce catturabile in questa calda stagione  cito volentieri il tanto bistrattato cavedano che ci sa sempre stupire per la sua imprevedibilità e ci da molta soddisfazione ogni volta che riusciamo a vincere la sua innata sospettosità ; lo insidio alle primissime ore dell’alba utilizzando minnows lipless recuperati in superficie con andamento lento . In lago non è affatto raro aver ragione di esemplari che superano abbondantemente i due chilogrammi di peso . Questa breve rassegna di ciò che l’estate può offrire pescando in un grande bacino si conclude non prima però di augurare buone ferie a tutti gli appassionati di Pescare online . A presto !


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