Esche

Ammolli e bait dip. Una arma segreta o il segreto di pulcinella? - Parte 2 di 2

Di Roberto Ripamonti pubblicato il 22/04/09

Gli attrattori.

Il concetto di attrazione e’ difficile da spiegare e richiede certamente molto spazio, va da se’ che se un aroma funziona sempre e solo grazie al solvente in cui e’ sciolto (ricordiamo; aroma in polveresciolto in una sostanza liquida detta appunto, solvente) per cui e’ possibile immaginare il solvente stesso come una sorta di “corriere” che trasporta messaggi alimentari in acqua. Analogamente gli attrattori, che sono sostanze composte da differenti componenti, fungono da “mezzo” con cui e’ possibile propagare in acqua la presenza di cibo. Tra un aroma ed un attrattore la differenza sta sempre nella “forza” con cui questa sorta di segnale e’ propagato; bassa poiché scaturita dal solo solvente (magari non naturale al 100%) nel caso degli aromi, molto alta (perché frutto di più sostanze e quasi sempre naturali, nel caso dei classici attrattori. La presenza di sostanze naturali negli attrattori e’ la caratteristica che li contraddistingue sin dalla prima volta che si ha l’opportunità di odorarli; alcuni di essi sembrano sostanze medicinali ed altri rievocano assolutamente odori e fragranze differenti. Analizzando alcuni di essi possiamo scoprire qualche cosa di più circa la loro composizione partendoda una definizione data qualche anno fa da un illustre collega britannico che amava definire gli attrattori come “liquid food” ovvero come “cibo liquido”. Una analoga definizione non potrebbe certo essere estesa agli aromi poiché se e’ vero che i solventi spesso contengono sostanze di un certo valore alimentare, tali quantità non possono essere confrontatecon ciò che e’ racchiuso in un liquido food.

Ecco alcuni dei principali:

Aromi in polvere o liquidi Oli essenziali Oli di pesce

Dolcificanti Aiuti alla digestione Oli naturali alimentari

Sostanze predigerite Aminoacidi Polvere di fegato

Estratti organici Estratti naturali Semi in polvere

Betina HC1 Lisina Acido Butirico

Composizione generale.

Senza entrare nel dettaglio del singolo prodotto, un attrattore e’ una miscela di sostanze generalmente estratte dal fegato e quindi ricchissimo di amino acidi, vitamine, minerali, proteine liquide. In taluni casi 25 ml di attrattore hanno un potere alimentare pari a quello di 100 grammi di proteine a significare che l’aggiunta di una limitata quantità di attrattori aggiunge moltissimo sotto il profilo alimentare della boilies rinforzandola inoltre in quanto a capacità di essere identificata (e mangiata) come una sostanza naturale importante per il benessere del pesce. Una boiles arricchita di attrattori dovrebbe quindi essere identificata prima rispetto ad una semplicemente aromatizzata poiché il segnale che emette (perdonatemi l’esempio) e’ assai più forte e significativo per il pesce grazie alla presenza di sostanze naturali più forti e importanti. Prendiamo l’esempio del Corn Steep Liquor (CSL) che viene distribuito da diverse Aziende e che rappresenta uno dei migliori casi di attrattore naturale e perfetto esempio di “cibo liquido”.

Il Corn Steep Liquor deriva dal mais che e’ conosciuto come l’esca più importante ed usata nel settore delle granaglie grazie alla presenza di un importante amino acido, la lisina che dai test fatti si e’ dimostrato il più efficace amino acido in termini di attrazione della carpe. Data quindi per scontata la insita presenza di lisina, nel Corn Steep Liquor che deriva dall’estrazione delle sostanze naturali emesse con la fermentazione, possiamo aggiungere una naturale presenza di zuccheri, una ulteriore percentuale di amino acidi e vitamine che danno vita ad un liquido scuro, denso e dal caratteristico odore. Se scegliessimo di aromatizzare una boilies con il solo CSL non commetteremmo quindi alcun errore poichè la sua efficacia e’ naturalmente di gran lunga superiore a quella di tutti i possibili aromi esistenti sul mercato. La riprova e’ data da una serie di test che sto finendo di condurre proprio in questi giorni basati sull’efficacia dei singoli attrattori per cui sto sempre usando una canna con boilies che abbiano subito un bagno di diversi giorni in un miscela di “liquid food”. In questi primi 7 mesi dell’anno il rapporto di catture a favore di questa teoria e’ di 6 ogni 10 carpe avute in canna (test effettuati nel Tevere in acqua priva di ogni forma di pesca sportiva).IL CSL esiste anche in forma di polvere ma la sua forza e’ data proprio dall’esistenza di un liquido assolutamente in grado di segnalare a grande distanza la propria presenza, cosa che nessuna polvere sarà mai in grado di fare.

Un secondo esempio di attrattore formidabile e conosciuto negli anni e’ dato dalla Melassa, una dolce e potente sostanza conosciuta da secoli e che le carp gradiscono al primo tentativo. Si tratta di un potente cibo liquido dalla colorazione scura, completamente privo di ogni additivo chimico e capace di sostenere da solo il compito di aromatizzare la bolies. Con questo ingrediente ho pescato su una canna pertutta la stagione 1997 durante le fasi di stesura del mio “Boilies e Mix” ed i risultati, uniti a quelli ottenuti con l’Hutchinson Sugar Cane Extract (altro magnifico ed unico attrattore di cui raramente ho sentito parlare da altri colleghi) sono stati veramente ottimi a dimostrare ancora una volta che la mia tesi che l’attrattore può annullare completamente gli aromi e’ probabilmente esatta. Ma di queste piccole medaglie ne ho già parlato anche troppo.

Alcune ricette di bait dip / bait soak

 

Ricetta 1 Ricetta 2 Ricetta 3

30 ml Nutramino 30 ml Multimino 30 ml Cream Elite

3 ml Sweetener 3 ml Sweetener 3 ml Sweetener

7 ml Scopex 7 ml Tuttifrutti 5 ml Banana

5 goc Bergamotto 6 goc Geranium Oil 3 ml Pineapple

5 ml Cream 2 ml Sweet Cajouserr 2 ml RH Sugar Cane

 

Tecnica di utilizzo

Le boilies da innesco possono essere immerse nel bait dip, oppure spruzzate con appositi spray lasciandogli il tempo di assorbire bene il nostro «ammollo».

Nel primo caso, la giusta tecnica di impiego prevede quindi l’immersione delle boilies per un paio di ore, oppure spruzzare con lo fino a bagnare perfettamente l’esca e renderla bella traslucida e particolarmente “succosa” anche alla nostra vista. Dovremo poi lasciare il tutto a «riposare» per un tempo analogo a quello di immersione (comunque non meno di un’oretta), affinchè molto attrattore venga assorbito ed inserendo poi le nostre esche in contenitori chiusi ermeticamente, ma che lascino comunque le boilies ben umide. Questi contenitori possono essere in plastica di tipo alimentare oppure, quelli usati per le pop up, opportunamente svuotati.

In linea generale quindi, dovremo avere contenitori appositi per gli inneschi che siano differenti (anche nelle dimensioni), a quelli usati per la pasturazione.

Per far questo, da qualche anno le grandi aziende ci hanno messo a disposizione delle borse e su cui applicare uun’etichetta con tanto di nome e data di preparazione. Non che questo sia un dato vitale perché l’ammollo opera da anti ossidante e difficilmente troveremo la muffa sui nostri inneschi, ma per evitare, come succede a chi scrive, di mettersi in borsa hookbait vecchie di due o tre anni e lasciate dimenticate in fondo alla scatola per mille ragioni differenti! Oppure, se si tratta di immersione completa delle boilies nell’attrattore, di trovare esche troppo dure per usare un ago normale da innesco!

 


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