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Un amo gigante: invito per visitare la mostra di Kaspar Bucher

Di lydia pubblicato il 23/05/09

Buongiorno, Vorrei invitare tutti pescatori a visitare la mostra d' arte contemporanea di Kaspar Bucher, un artista svizzero, che ha creato una scultura particolare, un amo da pesca gigante, che vi potrebbe interessare. Cordiali saluti Lydia Pribisova Studo Trisorio

KASPAR BUCHER allo Studio Trisorio   Keep up Appearances   fino al 5 giugno 2009 A cura di Lydia Pribisova e Laura Trisorio   ?     Studio Trisorio Roma Vicolo delle Vacche, 12 mar-sab 16.00/20.00 roma@studiotrisorio.com www.studiotrisorio.com   Fino al 5 giugno 2009 presso lo Studio Trisorio di Roma è in corso la prima personale in Italia dell’artista Kaspar Bucher, dal titolo Keep up Appearances.   Il giovane artista svizzero gioca a trasformare gli oggetti più comuni cambiandone le dimensioni e i materiali ma lasciando inalterati la formae il colore. In questo modo invita lo spettatore a liberarsi dai modelli abituali, a dimenticare il proprio punto di vista e le immagini memorizzate, sollecitatandolo ad una nuova percezione che vada oltre l’apparenza delle cose. Nella mostra allo Studio Trisorio alcuni palloncini in vetro di vari colori, sospesi al soffitto della galleria, sono messi in relazione con un gigantesco amo di acciaio cromato. Kaspar Bucher è nato nel 1976, vive e lavora a Berna. Realizza oggetti in vari materiali, disegna, ricama sulla tela ed è attivo anche nell‘ambito della public art e della performance. Ha partecipato a mostre in Svizzera e all’estero come alla Kunsthalle di Berna, alla Galerie „en passant“ e al Centro PROGR di Berna e al LINH-ART Festival di Praga.     Intervista a Kaspar Bucher:    Quali temi, problematiche o quali questioni ti interessano nella tua ricerca artistica?   Sono interessato agli oggetti della vita quotidiana, alla loro anima e ai loro significati più profondi e nascosti. Mi piace trasformarli, portarli ad una seconda vita. Sono attratto dalle persone e dalle loro convinzioni inamovibili riguardo certi temi; mi piace conoscere il modo in cui lavorano, il loro rapporto col passato, le loro esperienze di vita ed i gusti di ognuno. Nei tuoi oggetti come nelle tue installazioni si legge una relazione con il design... Lavorando con gli oggetti della vita quotidiana, cambiandone la struttura o la materia, si compie sempre una forma di design. Allo stesso tempo però si creano nuovi significati. Quale è l’idea dei palloncini? E quale quella dell’amo? Che rapporto/connessione c’è fra di loro? Cerco di modificare l’attenzione che si ha verso gli oggetti comuni. Cambiando il materiale di questi palloncini, se ne cambia completamente il significato. Un oggetto leggero e sospeso diventa pesante e anche pericoloso, perchè c’è la possibilità che i palloncini cadano e feriscano qualcuno. Occorre molta attenzione per rendersi conto di questo cambiamento ed aprire la propria mente all’anima e alla profondità delle cose. L’amo ingigantito, nella versione d’acciaio cromato crea una presenza quasi magnetica,  attraente ed elegante. L’aura magnetica prodotta dal materiale diventato lucido e brillante grazie alla levigatura è ciò che mi interessa più di tutto. L’artista e /o la galleria/ assume il ruolo di pescatore e il visitatore è attratto come un pesce dalla brillantezza, dalla dimensione e dall’eleganza del materiale così come dalla posizione preponderante nella galleria. Si tratta del rapporto fra venditori e clienti: i primi cercano sempre di attrarre i secondi proprio in questo senso, “prendendoli all’amo”.Questi oggetti di uso quotidiano mi hanno attratto e spinto a lavorarci. Entrambi possono essere pericolosi, sono come trappole che catturano la tua attenzione con la loro materia brillante e attraente. Vorresti avvicinarti, toccarli ma un momento dopo un oggetto di vetro può cadere dal soffitto oppure puoi essere catturato dall’amo. C’è una dipendenza e una relazione molto stretta tra di loro. Ci sono dei riferimenti artistici (artisti, movimenti) che puoi considerare fondamentali per il tuo lavoro? Maurizio Cattelan, Juan Muñoz e Sylvie Fleury sono artisti che mi hanno influenzato. Ciò che mi interessa è l’oggetto, la performance, le installazioni, come pure certe posizioni provocatorie.   Su che progetto lavorerai nel prossimo futuro, dove farai la prossima mostra Puoi dire qualcosa sul progetto?   Farò una grande installazione nell´Off Space di Marks Blond a Berna. E’ un’installazione in legno che genera una nuova percezione dello spazio della galleria. Lavorerò insieme a due artisti di Praga. ?


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