Tecniche

Anche i pesci vanno in ferie?

Di Roberto Granata pubblicato il 01/07/09

Agosto è il classico mese delle ferie, per chi non le ha già finite, o le deve ancora cominciare, o per chi ancora è costretto a subirle nel mese in questione, quando invece preferirebbe godersele in altri periodi, di norma più fruttuosi per la pesca. In effetti può succedere che, in questo periodo, la situazione piscatoria appaia tutt’altro che rosea, soprattutto in certe acque del piano, dove sembra proprio che i nostri amici pinnuti abbiano deciso, pure loro, di godersi una salutare vacanza. Naturalmente esistono eccezioni a quanto detto ma, proprio per questo, Agosto è un mese da guardare più da vicino, come facciamo subito.

 

LE MAGRE PROLUNGATE

In diversi ambienti ed in parecchie annate è proprio questo l’handicap numero uno: in parecchi fiumi e nella stragrande maggioranza delle rogge i livelli arrivano a rasentare i minimi storici, causando non pochi grattacapi a noi pescatori e, peggio ancora, talvolta anche alla fauna ittica. Nei grandi fiumi, nonostante la situazione non sia delle più idilliache, rimane pur sempre qualche vena di corrente dove il pesce può trovare livelli sufficienti e soprattutto, vista la stagione, un poco d’acqua in movimento e quindi più fresca ed ossigenata. Invece nelle rogge, e soprattutto in quelle regolamentate da opere idriche, la carenza d’acqua provoca nei casi migliori la chiusura prolungata delle paratie e, nei casi peggiori, la captazione scriteriata della poca acqua rimasta e la conseguente moria della fauna ittica ivi presente.

Auspicando, a volte purtroppo invano, che ciò non succeda, passiamo ora a descrivere cosa accade, e quindi come comportarci, nel primo caso descritto, ossia nelle rogge che da tempo ospitano solo acqua ferma e spesso stagnante.

 

UNA PESCA DI RICERCA

La cosa importante sarà ricercare qualsiasi punto dove l’acqua avrà un minimo di movimento. Piccole infiltrazioni d’acqua dalle paratie delle chiuse (che possono creare qualche piccola cascatella), piccoli immissari che si gettano nella roggia stessa, colature dei campi (spot spesso micidiali in virtù della diversa temperature dell’acqua che si viene a creare) ed anche, movimento dell’acqua a parte, eventuali polle sorgive. Tutti gli spot descritti hanno in comune due fattori estremamente importanti nel discorso in questione: 1) Apportano acqua “nuova” in un ambiente stagnante, acqua più carica d’ossigeno, elemento importantissimo ed estremamente bisognoso, specie nel frangente che stiamo esaminando. 2) Richiamano “in loco” un po’ tutte le specie ittiche, alcune delle quali sono oggetto di predazione.

I predatori preferiranno (e/o saranno spesso costretti a frequentare) tali zone sia per motivi legati alla temperature, altrove proibitive, che alla predazione stessa.

 

IN ASSENZA DI CIO’ . . .

Premesso che non sono molti i casi dove non sussiste alcuna caratteristica tra quelle appena descritte, in tali casi quasi tutte le specie ittiche si portano sul fondo, per godere un pochino di refrigerio in più. Tutto ciò che abbiamo visto finora è abbastanza comune a parecchi laghetti e cave, se sprovvisti di immissari. In presenza invece di immissari, chiaramente la nostra attenzione andrà focalizzata nella zona di medesimi. Ecco perché in Agosto, o comunque in periodi dalle caratteristiche simili, a volte i pesci, e con essi i nostri amati predatori, sembrano spariti nel nulla, tanto da farci pensare la loro partenza verso altri lidi, desiderosi, come noi, di un po’ di ferie!

In realtà si trovano costretti, come abbiamo visto, a “rifugiarsi” in determinati punti. Vediamo ora come comportarci per aver ragione dei nostri predatori in altre circostanze, visto che in quella descritta, una volta localizzati gli spot giusti, avremo a che fare con pesci meno apatici che “in generale”.

 

LUCCIO

Preferite di norma artificiali disturbatori ed abbastanza casinisti. Anche lo stile di recupero potrà essere un poco “allegro”, anche se mai frenetico.

 

BLACK BASS

Col caldo torrido si rifugia sul fondo, e qui risultano ottimi i vermoni se occorrono recuperi lentissimi, altrimenti un buon crank di profondità è spesso l’arma vincente. Se i black stazionano negli strati superficiali il tutto è più facile e divertente. Ottimi i minnows, in quanto la frega terminata ed il lento accorciarsi delle giornate suggeriscono ai boccaloni di sfamarsi, nel verso senso della parola.

 

CAVEDANO

Correntine e piccoli salti d’acqua sono i punti dove insistere maggiormente e dove, oltretutto, il nostro ciprinide è meno sospettoso. Se siamo costretti ad insidiarlo in acque ferme il discorso di complica. Occhio alle abboccate fulminee, da contrastare con altrettanto fulminee ferrate.

 

GLI ALLOCTONI

Per aspio, siluro e lucioperca sono da preferire di gran lunga il tramonto e le prime ore che lo seguono.

In questi frangenti l’aspio si avvicina alla riva, spesso in branchi. Per il siluro “estivo” non abbiate paura di pescare in acqua con una discreta corrente e, per la lucioperca, concentrate preferibilmente i vostri tentativi nei dintorni dei salti d’acqua.

 

Anche i pesci d’Agosto vanno in ferie, quindi? In un certo senso si, in quanto si spostano, come d’altronde in altri periodi, nei luoghi a loro più conveniente. Sta a noi ed al nostro senso dell’acqua individuarli. Fatto questo, non mancheranno di farci divertire.


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