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A.S.D PADUS. QUANDO LA PESCA UNISCE

Di roberto granata pubblicato il 03/04/17

In un mondo dove l’interesse per la pesca sportiva tende tristemente a passare sempre più in secondo piano, vedere realtà come l’Associazione Sportiva Dilettantistica Padus non può che fare immenso piacere e far pensare che, nonostante tutto, si può ancora sperare che l’amore per la pesca, la fauna ittica e la natura trasmettano il loro DNA alle future generazioni. Questo gruppo di pescatori, ma innanzitutto di amici, ha la sua sede in un luogo della bassa pavese (Chignolo Po) che, come dice il nome che è tutto un programma, si trova a poca distanza dal maggior fiume italiano. Oltre a pescare,naturalmente, anche nel Po e nelle acque del circondario, con occasionali puntate anche al mare, il simpatico gruppo ha a disposizione un laghetto nella vicina località di Orio Litta, in provincia di Lodi, alla frazione Venere. Questo specchio d’acqua non è adibito alla pesca sportiva a pagamento, bensì ad uso dei soci, che però, oltre a gestirlo in modo oculato sia per quanto riguarda la fauna ittica presente sia per la cura della flora circostante, organizzano anche interessanti iniziative. Pur essendo attivo da pochi anni, questo gruppo ha già fatto parlare di se a livello locale e nelle zone limitrofe, riuscendo ad organizzare con successo giornate per bambini e ragazzi, oltre ad ottenere spazio anche in alcune scuole, il che non è cosa da poco. La prossima iniziativa sarà un corso di pesca a spinning, in collaborazione con lo Spinning Club Italia, in programma per il prossimo 14 Maggio, che avrò il piacere e l’onore di condurre.

Ma veniamo ora alla descrizione del laghetto, che questo gruppo ben amalgamato di amici ama particolarmente, prodigandosi per il suo costante miglioramento.

 IL LAGHETTO DI ORIO LITTA

 Si tratta di un invaso a forma di rettangolo, lungo circa 150 metri e largo circa 25. La profondità massima, sui due metri e mezzo, viene raggiunta gradualmente verso il centro, mentre sulle rive è nell’ordine del metro – metro e mezzo. Il lato interessante di questo laghetto è il fatto di essere alimentato da una vicina roggia la cui qualità delle acque è da considerarsi buona. Una paratia ne regola l’afflusso, solo quando necessario, in quanto la vicinanza della lanca alla roggia stessa porta, in modo naturale, alla presenza di polle sorgive e di infiltrazioni. Originariamente le specie ittiche presenti erano costituite quasi esclusivamente da ciprinidi, carpe e carassi in primis. Con l’avvento delle specie alloctone, dalla vicina roggia è arrivata, fino a diventare piuttosto invasiva, la pseudorasbora che, se da un lato può essere divertente per i bambini o per indire qualche “garetta”, dall’altro provoca inevitabilmente, dato il suo eccessivo proliferare, uno squilibrio a livello ittico ed ambientale. Si è quindi pensato ad un immissione di black bass, data l’assenza pressoché totale di specie predatrici. Questo porta sia ad un contenimento della pseudorasbora, sia ad un certo equilibrio (prima inesistente) tra predatori ed altre specie sia, dulcis in fundo, alla possibilità di praticare con successo tecniche come lo spinning e la mosca, avendo così anche la possibilità di organizzare corsi riguardanti queste tecniche. Possiamo quindi vedere ora, brevemente, qualche consiglio per la pesca a quel fantastico pesce che il black, in ambienti come questo.

 LAGHETTI E BLACK

Il black bass, in ambienti con acque ferme è ovviamente nel suo regno preferito; ciò significa che si comporterà si in modi diversi a seconda del periodo, ma sempre guardingo. Perché? Semplicemente perché spesso sa già da dove aspettarsi il pericolo. Per cui ecco alcuni accorgimenti utili.

 

  • Potendo, cerchiamo di arrivare negli spot preferiti da un punto diverso da quello da dove arrivano, o semplicemente transitano, altri pescatori e/o altre persone.
  • Dovendoci invece “arrangiare”, cerchiamo almeno, quando possibile, di far arrivare le nostre esche da un punto diverso, od almeno in modo diverso, da ciò che il pesce è abituato a vedere ed ancor di più a percepire.
  • Nei laghetti dalle rive spoglie, come in quello oggetto di questo articolo, si può anche pensare di effettuare i primi tentativi restando un poco indietro dalla riva.
  • Durante il periodo utile per la sua caccia, in diversi casi il black predilige il sottoriva. Inutile quindi, se non dannoso, effettuare lanci lunghi da subito; rischieremmo di sprecare metri buoni, dove il nostro amico boccalone è mimetizzato nel sottoriva, magari sotto i nostri piedi.

E per finire il recapito di questo gruppo di amici, che è in via Garibaldi a Chignolo Po ( Pavia).

Lunga vita all’ASD PADUS. per info:asdpadus@gmail.com

 


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