Tecniche

Bass: cold fronts tactics

Di Luca Quintavalla pubblicato il 18/03/11

Non credo che la fortuna sia un fattore decisivo nella pesca al bass, o meglio, qualche volta, soprattutto in gara, mi è capitato di imprecare contro qualcosa che alla fortuna assomigliasse... ma in linea generale credo che il bassman sia il vero artefice delle proprie vittorie e delle proprie sconfitte. Detto questo, non mi sento un pescatore particolarmente "fortunato", in buona parte dei miei viaggi di pesca in Italia e all'estero con il clima non sono mai capitato bene, freddo, pioggia, vento e spesso tutto questo dopo intere settimane di tempo stabile. Nonostante i diversi giorni di pesca in luoghi stupendi, mi rendo conto di aver catturato molto meno di quello che mi aspettavo, dall'altro lato mi son fatto una idea di come pescare il bass in momenti di difficoltà, in particolare quando il clima non ci è d'aiuto. Il passaggio di una perturbazione più o meno intesa in USA è chiamato "Cold Front" ovvero fronte freddo, questo succede di solito quando dopo un periodo di stabilità abbastanza lunga il clima muta improvvisamente portando freddo, piogge, vento, calo della temperatura e della pressione atmosferica.

Da cosa è creato il fronte freddo e perché influisce spesso sul comportamento dei pesci? Il cambio di clima è dato quasi sempre da un brusco abbassamento di pressione atmosferica, questa oltre a portare nuvole e precipitazioni ha un effetto importante sulla morfologia del lago, pare che questo cambio di pressione sposti il i microrganismi e il plankton di cui si alimenta il foraggio del bass, portandolo dalla classica posizione stabile sul fondo del lago nelle zone superficiali. Come facilmente immaginiamo, il foraggio di cui il bass si nutre va in frenesia alimentare e con loro il centrarchide stesso. Da questo comportamento possiamo trarre due considerazioni, la prima sicuramente che prima dell'arrivo di una perturbazione il bass sarà molto attivo e si alimenterà molto e la seconda è che dopo di esso, al contrario, avrà la pancia piena quindi sarà molto meno predisposto ad alimentarsi e ad attaccare le nostre esche.

Un altro aspetto fondamentale è che Il bass è un animale a sangue freddo, quindi, la sua temperatura corporea  viene modificata continuamente da quella dell'acqua, pare che il metabolismo, in particolare alcuni enzimi metabolici, permettono ad esso di ristabilire l'equilibrio. Per svolgere questa importante funzione, il bass però impiega tempo e durante questo lasso di tempo esso diventa molto apatico e restio ad attaccare le nostre esche.  Il tempo necessario  non si sa di preciso, di sicuro, più il salto di temperatura è importante più il lasso di tempo aumenta.

Detto questo veniamo a come il bass si comporta prima durante e dopo l'arrivo del cold front :

Prima : immaginiamo i primi momenti in cui la pressione inizia a d abbassarsi, le prime nuvole arrivano minacciose, elettricità nell'aria, il pesce foraggio del bass entra in frenesia alimentare e con lui i bass, il cielo nuvoloso sposta i predatori nelle zone di acqua bassa a ridosso di ostacoli sommersi, luoghi ideali per tendere agguati al pesce foraggio intento ad alimentarsi. Il vento inizia a soffiare increspando l'acqua, permettendo al pesce di ridurre il proprio campo visivo, il foraggio viene mosso sulle sponde battute dal vento ed è li che noi dovremo giocare, sui lampi di luce, sull'improvvisazione, battendo molta acqua e cercando di  far reagire il pesce pronto a ghermire ogni preda che si troverà davanti. Le tecniche migliori in questi momenti magici sono quelle di velocità, quindi il power fishing la fa da padrone, esche come spinnerbait, shallow crankbait, jerkbait e topwater rumorosi come buzzbait e propeller sono perfette in queste situazioni, recuperi veloci alla ricerca del pesce attivo. I colori in questi casi vanno scelti in base al foraggio presente e alle condizioni del cielo, di solito essendo nuvoloso i colori o scuri o molto accesi sono ottimi, io utilizzo o bianco/giallo o nero.

 

Durante : prima di tutto dobbiamo stabilire quanto dura questo fronte, se dura un paio di giorni, la pesca rimane abbastanza positiva, anche se il calo è lento ma costante, se dura diversi giorni noteremo un diminuire deciso delle mangiate con relativo calo di attività. Se dura un solo giorno noteremo che la frenesia alimentare cala ben presto alla fine dello stesso e dovremo adattare le nostre tecniche di pesca in modo repentino. Noteremo come il bass inizia ad essere restio ad attaccare esche veloci e inizierà a spostarsi sempre più nelle cover più intricate in attesa del ritorno alla normalità. In questi casi le nostre presentazioni dovranno essere più lente e molto a ridosso di coperture più o meno folte, quindi esche come jig, piccoli gamberi, grub e worms saranno ottimi in questi momenti di transizione.

Dopo : passato il fronte, passato il vento, le nuvole e la pioggia, noteremo sempre più spazi di sereno, temperature in aumento e pressione in rialzo deciso, queste sono condizioni veramente molto critiche per la pesca, il bass è estremamente apatico, ha la pancia piena e come già specificato in precedenza,  sta cercando di riportare la propria temperatura corporea il più simile possibile alla temperatura dell'acqua. Il primo giorno dopo il passaggio della perturbazione è critico, ma non disastroso, non tutti i bass risentono del calo di temperatura nello stesso tempo, di solito c'è ancora attività seppur molto meno che prima e durante il fronte ma notiamo un deciso calo già in serata. Il secondo giorno è il più critico di tutti, il pesce è estremamente apatico, la pressione è tornata alle stelle, il sole fa capolino, il vento soffia spesso teso e di forte intensità, il bass con la pancia piena tende a stazionare per diverso tempo a all'interno delle coperture più intricate in attesa di ristabilire il proprio ritmo biologico. In questi momenti la nostra azione di pesca deve essere MOLTO LENTA, la nostra esca dovrà restare molto tempo nella strike zone e dovrà muoversi il meno possibile. Tecniche come il pitching leggero con esche piccole e piombature ridotte è un'ottima tecnica quando abbiamo diversi ostacoli da sondare, su erbai e spazi aperti o salti di profondità ecco entrare in gioco le tecniche finesse, split shot, drop shot e wacky rig quelle che preferisco con recuperi lentissimi e lunghe pause. Inoltre in questi periodi è consigliabile ripetere spesso e volentieri il lancio nello stesso spot, i lanci multipli sono spesso fondamentali e ci permettono di catturare pesce anche in condizioni di apparente ferma totale.  Un altro fattore chiave è lo scent, questo prodotto molto snobbato è a mio avviso spesso decisivo soprattutto in posti con molta pressione di pesca. Ormai le ditte del settore si sono specializzate anche in questo campo, ci sono scent ( io utilizzo la marca JJ's Magic http://www.jjsmagic.com/index.htm ) che permettono di colorare e aromatizzare le esche in maniera permanente modificando addirittura la struttura molecolare della gomma per farlo sembrare ancora più reale. Aroma migliore senza dubbio l'aglio, seguito dall'anice. Lo scent permette al bass nei casi di abboccate subdole di non sputare l'esca e di trattenerla il più possibile per darci il tempo di ferrare in tutta sicurezza. Se nonostante tutto le nostre presentazioni non risultano appetibili, proviamo esche di reazione come i jerkbait, questi sono ottimi durante l'apatia dei bass poiché permettono lunghe pause e risvegliano l'istinto predatorio del bass.

Sotto un certo punto di vista pare che anche le fasi lunari siano anch'esse una specie di fronte freddo, infatti il bass tende a comportarsi in maniera molto simile soprattutto quando si avvicina la luna piena. Se teniamo un piccolo registro delle catture notiamo che la pesca diventa decisamente migliore con l'avvicinarsi della luna piena, mentre i i giorni subito dopo sono meno fruttuosi, proprio come durante il fronte freddo. Quando al contrario la luna è nuova pare che la pesca sia molto redditizia, se anche qui osserviamo il clima con attenzione, ci viene rivelato che spesso il clima cambia quando c'è luna nuova, un piccolo temporale, una piccola perturbazione o un aumento del vento, questo cambia qualcosa nel comportamento del bass, tenetene conto.

Infine qualche consiglio personale, spesso sono partito demotivato e sfiduciato dopo un fronte e invece la giornata si è risolta con un successo, questo per dirvi di non spaventarvi troppo e di pescare sempre convinti, il pesce non reagisce sempre alla stessa maniera quindi andiamo comunque a pesca, teniamo conto delle condizioni difficile, ma decisi di fare bene.  Un altro fattore molto importante da tenere in considerazioni è il posto dove peschiamo e il colore dell'acqua, in acqua chiara il pesce risente maggiormente del cambio del tempo, mentre in acqua velata o torbida meno, quindi se ne abbiamo la possibilità scegliamo posti con queste caratteristiche. Inoltre teniamo in considerazione la zona dove peschiamo, al nord i bass sono più abituati ai fronti freddi quindi ne saranno meno influenzati, al contrario al sud l'influenza sarà maggiore, ma durante l'estate saranno veramente eccezionali per la pesca.

Le condizioni difficili mettono alla prova le nostre potenzialità , è un momento per mettersi alla prova quindi non mollate and get your fish on!

www.lucaquintavalla.com

 


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