Tecniche

BLACK BASS DAL BELLY BOAT (parte seconda) Accessori e artificiali

Di Lucacchini Stefano pubblicato il 28/05/12

Accessori e artificiali

 

 

La seconda parte di questo articolo è volta sopratutto a dare un aiuto a chi si avvicina a questa tecnica di pesca, cercando di non fargli commettere gli errori che tutti noi abbiamo fatto e quindi evitargli inutili sprechi di tempo e denaro, ma anche per chi si diletta da più tempo in questa disciplina, infatti andremo a vagliare attrezzature e artificiali. Incomincerei col parlare di come scegliere il proprio belly, sconsigliando a parer mio di optare per quelli più economici,ma  ormai sorpassati ,a forma di ciambella, non tanto per il fatto di avere una sola camera d’aria, quanto  per la scomodità , infatti vi troverete quasi completamente in acqua con solamente il busto al di fuori di essa,e questo vi sarà di ostacolo nell’azione di pesca, soprattutto nelle fasi di lancio, e di individuazione dei pesci. Quindi il mio consiglio è di optare per quei modelli che hanno più di una camera d’aria, ve ne sono di svariati tipi  e forme, ad H a U a V. Per quanto riguarda la forma,anche se senza dubbio ne influenza l’idrodinamicità,devo dire che,per la mia esperienza personale,non ho rilevato grandi differenze tra un modello e l’altro,sono altri i particolari di cui tengo conto e ai quali attribuisco grande importanza come la qualità e robustezza del tessuto esterno e  delle camere d’aria, ed anche la tipologia delle valvole di gonfiaggio. Determinante nella  la scelta del vostro float tube deve essere il tipo di tessuto con cui è costruito, la qualità e la resistenza vengono valutate in denari, naturalmente più alto è il numero di denari e più resistente è il prodotto, poi bisogna considerare la qualità delle camere d’aria, infatti a seconda del materiale con cui sono prodotte saranno più o meno resistenti,infine  la tipologia delle valvole, per esempio fra le migliori possiamo citare la pluritestata Boston che oltre ad essere sicura e affidabile, vi permetterà un veloce gonfiaggio e sgonfiaggio del vostro belly boat. Alcuni modelli hanno un’ulteriore rinforzo in pvc che lo renderà ancor più affidabile e sicuro, non tralasciamo inoltre di informarci sul peso che il prodotto è testato per sopportare,questo particolare è importante per la nostra sicurezza.. Passiamo ora a considerare i fattori che influenzano la comodità, per esempio una seduta imbottita oltre a permettervi di pescare quasi completamente all’asciutto avendo in acqua solamente le gambe,  sarà anche più confortevole. L’ampiezza e il numero delle tasche portaoggetti, l’eventuale dotazione di portacanne,sono  tutti optional che faranno aumentare il costo finale,ma potranno anche influenzarci nella scelta. Stabilito il tipo di imbarcazione da acquistare  ci sono altre cose che ci saranno utili ed indispensabili, come le pinne, ce ne sono diverse tipologie e fattezze ma riassumiamole in due: quelle da indossare sopra gli scarponcini da waders o lo stivale in gomma e quelle da mettere direttamente sul calzare del vostro stivale, naturalmente avere uno scarponcino o uno stivale in gomma renderà la vostra pinneggiata  meno agevole, quindi se possedete dei waders con calzare in neoprene usate quelli optando per le relative pinne, faticherete molto meno. Per gonfiarlo vi sono diverse soluzioni, la migliore a parer mio è la pompa a doppia azione, molto veloce e dal prezzo contenuto, se non volete spendere un poco di energia in questa fase, ci sono anche quelle elettriche da attaccare all’accendisigari della vostra autovettura. Abbiamo il belly boat, le pinne e la pompa vediamo ora come fare per gonfiarlo: non poggiatelo mai direttamente sul terreno ma usate un telo in nylon eviterà che qualche cosa di acuminato  possa danneggiarlo, ma soprattutto non eccedete nel gonfiaggio delle camere d’aria,cercate un giusto compromesso, dato che con l’azione del sole e del caldo il volume d’aria interno potrebbe variare aumentando leggermente. Per non danneggiare i vostri waders nel tragitto dall’autovettura allo specchio d’acqua consiglio di indossare delle calzature di quelle che  si usano per il Windsurf, che potrete una volta giunti a destinazione e indossate le pinne riporre in una delle tasche della piccola imbarcazione. Ritornando ai Waders si trovano sul mercato dei prodotti specifici per il Belly Boats come i Wader Classic con piede in PBF della Fisher’s Motion, che ci permettono grazie appunto al materiale particolarmente resistente  della suola di poterci spostare senza l’ausilio di ulteriori calzature supplementari , inoltre potranno essere anche usati per le nostre normali uscite di pesca, infatti la suola non è di ingombro e può essere tranquillamente calzata nei nostri scarponcini. Per maggiori informazioni su questo prodotto visitate il sito www.oldcaptain.it  .

 

LA SICUREZZA IN ACQUA

 

Non capiterà mai che il vostro belly boat si buchi, ma dobbiamo valutare tutte le possibilità, quindi per la vostra incolumità vi consiglio di avere sempre il giubbotto salvagente,  quello rigido, obbligatorio come dotazione di sicurezza nelle imbarcazioni, è molto ingombrante e di ostacolo nell’azione di pesca,  mentre
quelli che si gonfiano con l’ausilio di una piccola bomboletta di aria compressa e tirando l’apposita maniglia,una volta indossati non ci si accorge neanche di averli, ma nel momento del bisogno funzionano. Se poi volete curare ancora di più la vostra sicurezza potete acquistare nei negozi specializzati dei salvagenti rettangolari che potrete tranquillamente usare come seduta ed in caso di bisogno vi aiuteranno e fungeranno come ulteriore supporto per raggiungere la riva. Tenete conto che le misure di sicurezza non sono mai da sottovalutare,  il fattore psicologico e quindi il panico in determinate situazioni prende il sopravvento e poter contare su un salvagente o su due vi sarà di notevole aiuto. Quindi riassumendo, mai e sottolineo mai entrare in acqua senza l’ausilio del salvagente. Oltre alla sicurezza personale consiglio di avere particolare attenzione anche per materiali elettronici che ci portiamo appresso, come cellulari e fotocamere digitali, per evitare sgradevoli inconvenienti dovuti ad un eventuale ed accidentale caduta,  proteggo quest’ultimi inserendoli in apposite confezioni stagne. Possiamo trovare infatti in commercio contenitori stagni sia per cellulari che per fotocamere ed altri apparati elettronici, il costo non è elevato ed oltre a salvaguardare le nostre attrezzature permetterà alla nostra macchina fotografica di poter essere usata anche sotto la superficie dell’acqua potendo così ottenere splendide fotografie subacquee.

 

COME E DOVE ENTRARE IN ACQUA

 

Arrivati sul posto di pesca, prima  di entrare in acqua è buona norma osservare bene le sponde e trovare un acceso che sia al livello dell’acqua  poco profondo e privo di vegetazione, una volta individuato  porteremo in quell’area tutta la nostra attrezzatura , fisseremo le canne gli appositi portacanne, avvicineremo il belly boat il più possibile all’acqua, ci toglieremo a questo punto le calzature che abbiamo indossato per proteggere le suole dei nostri waders, riponendole in una delle tasche dell’imbarcazione e a questo punto indosseremo le pinne ora non resta che avvicinarsi al belly, e procedendo all’indietro sedersi sullo stesso, chiudere l’eventuale chiusura anteriore e allontanarci pinneggiando dalla sponda. Siamo pronti per iniziare la nostra azione di pesca.

 

 

CANNE, MULINELLI E CODE

Per questo tipo di pesca personalmente uso delle nove piedi per coda 6/7 con finali non molto lunghi, come code uso in superficie la Bass Taper della Scientific Angler mentre per lavorare sotto uso o un’intermedia o un Uniform Sink sempre della Scientific Angler scegliendole a seconda della profondità della zona in cui mi trovo, può andare bene anche una coda a punta affondante sempre che ci si trovi in una zona dove non vi è una profondità delle acque molto elevata.  

 

 

 

GLI ARTIFICIALI

 

Dividerei gli artificiali per il black in due categorie quelli destinati a lavorare sulla superficie e quelli che animeremo al di sotto di essa. In superficie possiamo utilizzare i classici popper od in balsa o in foam, i Bass Bugs in pelo di cervo rasato, imitazioni varie di libellule, rane, topolini ecc. sotto la superficie useremo invece degli streamer di varie forme colori e fattezze. Mostrerò in questo articolo le fasi di montaggio di alcuni artificiali che  si sono dimostrati molto catturanti, vorrei fare  una premessa: per determinati montaggi saremo facilitati se avremo a disposizione un morsetto di qualità capace di garantirci una buona tenuta dell’amo e  che ci dia cioè la possibilità di ruotare sul proprio asse la nostra imitazione in modo da renderci più facili e precisi alcuni passaggi. Per i popper uso solitamente delle testine in foam molto pratiche ma soprattutto più resistenti della balsa che dopo alcuni attacchi da parte dei Bass  risulteranno danneggiati e dovremmo irrimediabilmente ripararli o gettarli. Si possono facilmente trovare in commercio di diverse colorazioni e misure, già preforate per inserirvi all’interno il nostro amo, per esempio le Rainy’s o le Wapsi. Per gli streamer sia di superficie che di profondità ho trovato molto interessanti ed innovativi i prodotti della linea Pugliesi un materiale che si asciuga con un falso lancio facilitandoci così parecchio in questa azione. Infatti lanciare un grosso streamer classico in streap di coniglio od in marabù sarà senza ombra di dubbio molto più difficoltoso che non usando questi materiali sintetici  che non assorbendo acqua ci saranno di minor ostacolo. In acqua il materiale Puglisi si muove  naturalmente riuscendo ad imitare alla perfezione il nuoto di un pesce, insomma un passo avanti rispetto ai peli o alle piume  naturali, questo prodotto lo si trova in commerci nei migliori negozi del settore. Fra i vari montaggi che vedremo ve ne è uno particolarmente interessante , la sua caratteristica è di avere nei pressi della curvatura dell’amo una codina in alcantara, quest’ultimo particolare  è molto adescante e attira la curiosità dei pesci sia per la sua mobilità in acqua  che per le vibrazioni che emette. L’idea nasce dallo studio e la sperimentazione dell’amico Paolo Pacchiarini che dopo vari tentativi arriva a trovare le giuste dimensioni ed i materiali più adatti alla costruzione di questa particolare coda, infatti commercializza e produce i classici Alcantara wiggle tails in varie dimensioni dal più piccolo ottimo per cavedani, trote, persici reali, fino alle dimensioni via via più grandi destinate a black e grossi lucci, oltre ai grossi predatori saltwater. Da accurato studio e da poco sul mercato è uscito un materiale molto innovativo per la realizzazione di queste codine lo Scale Skin, la caratteristica che lo differenzia dall’alcantara è l’effetto cromatico molto adescante,infatti è capace di riflettere la luce emanando bagliori irresistibili per la maggior parte dei predatori, lo si può trovare sia già confezionato e pretagliato o in rettangoli da tagliare de adattare personalmente alle proprie esigenze.

Per ulteriori informazioni potete visitare il sito www.fishon.it dove troverete informazioni dettagliate al riguardo.

 

 

FASI MONTAGGIO

Popper

 


Bloccate sulla testina del morsetto un amo specifico da Bass proporzionato alla testina in foam che utilizzerete, con il filo di montaggio a spire serrate arrivate  a coprire  quasi del tutto la parte in cui andrete a porre la testina in foam, bloccate a questo punto uno spezzone di monofilo da pesca dello 0,40- 0,45, e con esso tornate a spire serrate fino a qualche millimetro dall’occhiello dell’amo fissate con il filo di montaggio e bloccate il tutto con il nodo di chiusura. Passate sopra al monofilo che avete fissato sull’amo uno strato di colla epossidica bicomponenete, questo farà si che la testina che andremo in seguito ad appore non ruoti durante l’azione di pesca.

 


 

Inseriamo a questo punto la testina in foam pulendo con l’alcol eventuali sbavature di collante. Attendiamo che la colla catalizzi e passiamo poi al passaggio successivo.

 

 


 

 

 

Fissiamo il filo di montaggio partendo dalla fine del foam fermandoci poco prima della curvatura dell’amo. Aggiungiamo ora un poco di EP-Fibers della Pugliesi, in alternativa alle classiche piume di gallo, fissandole attentamente in modo che non ruotino.

 

 

 

 

 

 

Fissiamo ora uno spezzone di EP- Anadromus Brush della Pugliesi  e ci portiamo col bobinatore vicino alla testina in foam.

 


 

 

 

Con alcuni giri di EP Anadromus Brush ci portiamo fino al bobinatore facendo attenzione ad ogni giro di portare sempre le fibre verso la curvatura dell’amo, fissiamo il tutto e tagliamo l’eccedenza. A questo punto terminiamo con alcuni nodi di chiusura ed una goccia di collante.

 


 

 

 

Infiliamo in un ago da cucito 30-40 cm di monofilo dello 0,20, prendiamo i due spezzoni terminali e vi facciamo un doppio nodo. Passiamo ora il nostro ago orizzontalmente al di sopra dell’amo lo facciamo fuoriuscire e passiamo all’interno dell’asola che precedentemente abbiamo fatto due elastici tiriamo il monofilo e li facciamo passare all’interno della testina.

 


 

 

Tagliamo ora gli elastici della misura desiderata, ed andiamo a terminare facendo gli occhietti con un pennarello.

 

 

 

 

 

Se si desidera usare  invece che le fibre pugliesi il classico gallo fermeremo due grosse piume al posto del EP Fibers , sfrutteremo la curvatura delle piume in modo che stiano aperte verso l’esterno del popper.

 


 

 

 

Terminiamo a questo punto con un hackle di gallo  fissata al termine delle due piume che formano la coda andiamo a girarla a spire ben serrate fino alla testina in foam. A questo punto tagliamo l’eccedenza e terminiamo con il nodo di chiusura ed una goccia di collante.

 

 

 

 

STREAMER PUGLISI

 


 

Fissato l’amo al morsetto ci porteremo con il filo di montaggio neutro fino nei pressi della curvatura dell’amo dove fisseremo un ciuffetto di EP Silky Fibers Pugliesi di colore rosso ad imitazione delle branchie del pesce.

 


 

 

 

Fissiamo un ciuffo di Ep Fibers Pugliesi bianco della misura di circa due volte la lunghezza dell’amo, al di sopra di esse fisseremo qualche fibra di EP Sparkle Pugliesi di color Hold Blue.

 


 

 

 

 

 

Fissiamo ora al di sopra dell’amo un ciuffetto di EP Fibers 3-D Pugliesi di colore sand

 


 

 

 

 

 

Fissiamo al di sotto dell’amo un ciuffetto di EP Fibers Pugliesi di color bianco

 


 

 

 

Continuiamo fino a qualche centimetro dall’occhiello dell’amo, terminiamo con il nodo di chiusura ed un goccio di collante. Con un pettine od uno spazzolino metallico, allineiamo tutte le fibre  in modo da disporle a ventaglio.

 


 

 

 

Con delle forbici affilatissime tagliamo il materiale in eccedenza dando forma al nostro artificiale.

 


 

 

 

 

Prendiamo adesso i Solid Plastic Eyes Pugliesi, degli occhietti dotati di un piccolo supporto in materiale plastico e li andremmo ad apporre con l’ausilio della colla epossidica bicomponente. Il nostro artificiale è terminato, se vogliamo renderlo ancor più realistico con l’ausilio di un pantone possiamo disegnare la linea laterale ed eventuali striature.

 

 

 

SCALE SKIN WIGGLE TAIL

 


 

 

Con il filo di montaggio fermare la Scale Skin Wiggle Tail, nei pressi della curvatura dell’amo


 

 

 

Bloccare ora uno spezzone di Anadromus Brush Pugliesi di color Yellow Chartreuse e girarlo intorno all’amo fina a metà di quest’ultimo facendo attenzione ad ogni passaggio di tirare le fibre verso la curvatura, in modo che si dispongano perfettamente sull’amo, tagliare l’eccedenza e fissare uno spezzone di Anadromus Brush  color Fluoro red, girarlo sull’amo fino a qualche millimetro dall’occhiello,fissare con il filo di montaggio, tagliare l’eccedenza e bloccare con alcuni nodi di chiusura e una goccia di collante.

 


 

 

Con un pettine o una spazzola metallica portare disporre tutte le fibre a ventaglio, con delle forbici affilate sagomare lo streamer e terminare incollando con la colla epossidica bicomponente i due occhietti .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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