News

Bracconaggio acque interne: interrogazione al senato dopo l'allarme lanciato da FIPO

Di redazione pubblicato il 11/08/15

È stata presentata lo scorso 22 luglio in Senato un’interrogazione sull’odioso fenomeno del bracconaggio in acque interne per chiedere al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, come intenda agire per cercare di fermare l’illegalità che colpisce soprattutto il Po e gli ecosistemi fluviali limitrofi dove, con attrezzi illeciti, operano bande di veri e propri criminali senza scrupoli”.

Lo comunica in una nota stampa il presidente della Fipo, Ciro Esposito, che già nei mesi scorsi si era adoperato per sensibilizzare le Istituzioni, in primis il Parlamento italiano, ad adottare provvedimenti idonei a bloccare i bracconieri dell’area veneta ed emiliano – romagnola.

“Con questa interrogazione mi auguro che finalmente il nostro Parlamento prenda coscienza della gravità della situazione e del danno che subiscono i nostri fiumi, già duramente colpiti dalla perdita della biodiversità originaria e sempre più maltrattati da soggetti criminali che, di certo, non sono degni di essere definiti pescatori – aggiunge il presidente Esposito -. Il problema del bracconaggio mette per giunta a rischio la salute dei consumatori poiché il pescato finisce spesso illegalmente sui mercati, come hanno accertato gli organi di Polizia giudiziaria durante le azioni di contrasto effettuate nell’area del basso Po”.

“Ringrazio quindi l’onorevole Daniela Valentini, membro della Commissione agricoltura del Senato, per aver accolto l’appello della Fipo e per essersi adoperata nel presentare l’interrogazione come prima firmataria – conclude il presidente Esposito -. La Fipo auspica che questa interrogazione possa avere una chiara e rapida risposta da parte del ministro dell’Agricoltura, mentre proseguirà nel suo impegno costante per tutelare le aziende, i negozianti ed i numerosi appassionati pescatori ormai stanchi di assistere impotenti allo scempio che colpisce le nostre acque interne”.


FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Collabora


Ti potrebbero interessare anche: