Tecniche

Camp. It. a squadre canna da natante 2011

Di redazione pubblicato il 05/07/11


Le acque antistanti il porto di Livorno, il giorno sabato 2 luglio, hanno visto sfidarsi le migliori squadre nazionali della specialità canna natante per la proclamazione della squadra campione d'italia 2011.

I concorrenti si sono dati battaglia sui campi gara delle secche della Meloria di Livorno su fondali compresi tra 25 e 35 metri di profondità. Il campionato si è articolato su 2 prove della durata complessiva di 5 ore ciascuna con una breve pausa tra i due match.
Le 12 squadre e i 36 concorrenti, sono stati disposti su 3 imbarcazioni ospitanti un elemento per ogni squadra iscritta cosi' che su ogniuna delle 3 barche fosse presente un rappresentante di ogni team. L'abbondante presenza di boghe e menole hanno fatto totalizzare ai vincitori dei punteggi decisamente alti con pesi intorno ai 13 kg per gara.


IN GARA - LENZE IMPIEGATE E AZIONE DI PESCA
Il campo gara di Livorno è da sempre noto tra gli agonisti della canna natante per essere uno splendido spot dove il garista è solito impostare i 4 turni di gara impiegando per lo più lenze costruite appositamente per andare ad insidiare il pesce di fondo (sciarrani, donzelle, sparli,tanute e boccacce). Le lenze per cosi' dire ''vincenti'' infatti, durante i mesi compresi tra gennaio e metà giugno prima, e tra fine settembre e dicembre poi, sono infatti costruite come dei bolentini a tre braccioli(senza amo pescatore) su cui vengono montati ami del numero 8, 10 e 12 sia a gambo lungo che a gambo corto. Questi bolentini hanno travi di diametri compresi tra lo 0,22 e lo 0,28 e braccioli di diametro che oscilla tra lo 0,17 e lo 0,23. Lunghi sbilanci con piombature tra i 100 e i 180 grammi garantiscono, se abbinati ad una buona azione di pesca, dei carnieri di pesce di fondo, che poche altre province italiane possono regalare agli agonisti appassionati di questa disciplina.
Se è vero che solitamente a Livorno si vincono le gare con il pesce di fondo, è altrettanto vero che durante i mesi estivi, l'impostazione di gara deve subire delle radicali modifiche in funzione della massiccia presenza di boghe e menole che stazionano in branchi proprio nelle zone adibite a campo di gara.

Una gara impostata sulla cattura del pesce di fondo, mediamente, si chiude con punteggi intorno ai 5000 grammi, mentre un match impostato su boghe e menole, nei momenti in cui queste tipologie di pesce sono presenti, raramente vede dei vicitori che totalizzano punteggi inferiori ai 10'000 grammi.
Anche questo campionato italiano, visto il periodo in cui è stato disputato, non ha fatto certo eccezione e la pesca vincente è stata quella denominata di ''galla'' a boghe e menole.
Dopo pochi minuti di gara è stato subito chiaro a atutti i partecipanti che il cambio di lenza era obbligatorio per non vedersi surclassare dagli avversari. I bolentini da ''fondo'' sopra descritti sono stati velocemente sostituiti da dei bolentini da boghe. Le rigide e potenti canne da fondo sono state velocemente riposte nella sacca per lasciare spazio alle più leggere, morbide e sensibili canne da ''galla''.

La diversità tra il bollentino da ''fondo'' e il bolentino da ''galla'' è notevole. La differenza più sostanziale stà nei diametri dei fili adottati che diminuiscono drasticamente passando dallo 0,22/0,28 impiegati per i travi da fondo, a dei più sottili 0,18/0,20 impiegati per i travi da galla. I diametri dei braccioli scendono proporzionalmente da uno 0,17/0,23 per il ''fondo'',a degli 0,14/0,17 per la ''galla''...con l'aggiunta di piccoli ''spezzoncini di rinforzo'' pre-amo di fluorocarbon di daimetro 0,20/0,22, che mettono al sicuro la lenza dalla affilata dentatura della boga. Anche la lunghezza del bracciolo cambia passando dai 20/30cm della lenza adatta per il fondo, ai 35/55cm di lunghezza, ottimale per la pesca di galla.
Anche se per entrambe le tecniche si continua a pescare con tre ami, il numero e la serie degli stessi cambia. Se per il fondo si utilizzavano ami dell' 8, del 10 e del 12 a gambo corto e lungo, per la ''galla'' si impiegano ami esclusivamente a gambo lungo di minura 12 e 14.
 
ESCHE
La FIPSAS LIVORNO , organizzatrice dell' evento, ha messo a disposizione di ogni concorrente un quantitativo di totani e gamberi(ovviamente in egual misura per ogni concorrente) tale da far si che gli agonisti potessero affrontare le due prove senza incorrere nel pericolo di fine-esca.

CLASSIFICA A SQUADRE

Alla fine delle due prove in programma, è la LENZA EMILIANA TUBERTINI, che vede militare tra le sue file i tre pluricampioni mondiali Marco Volpi, Paolo Volpini e Alessandro Plazzi, a portare a casa la medaglia d'oro e il titolo di club campione d'italia 2011. La medaglia d'argento va al team ARTICO RICCIONE composto dai campioni mondiali Mauro e Domenico Salvatori e dal giovane club azzurro Antony Giacomini. A salire sul terzo gradino del podio è la C.P.S CANOTTIERI SOLVAY di Rosignano con il team composto dagli azzurri Saverio Rosa e Maurizio Novelli e da Cladio Polese a chiusura di formazione.
 

CLASSIFICA INDIVIDUALE (prime 10 posizioni)
Nella classifica individuale è Marco volpi a dominare su tutti con 2 pesanti primi di barca. Secondo posto per Ivano Lo terzo della Lega Navale di Genova, seguito da Alessandro Plazzi che chiude il podio individuale. Quarto posto assoluto per Saverio Rosa , seguito da Antony Giacomini quinto e Paolo Volpini sesto. Settimo Domenico Salvatori, ottavo Maurizio Novelli, nono Mauro Salvatori e decimo Manuele Marco.
Alla premiazione era presente il presidente del settore mare Gianni Andrea e il presidente della sezione fipsas di Livorno Andrea Lami.


 

 

 




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