Prodotti

CarpItaly - Curiosità e non solo...

Di Marco de Biase pubblicato il 01/03/14

Ricorderò il 15 febbraio 2014 per la prima partecipazione al Carp Italy di Gonzaga, un evento impossibile da dimenticare. Per anni ho preso parte alle fiere generaliste di settore ma, almeno per quest’anno, ho scelto di viverle separatamente, dapprima col Pescare Show di Vicenza, seguito a distanza da una settimana dal CarpItaly, manifestazione dedicata alla pesca alla carpa e siluro.

Quattro passi tra gli stand. Il ricordo del CarpItaly è ancora nitido nella mia mente. Sono lieto di condividere con i lettori le mie impressioni, frutto dei sentimenti di un pescatore che vive nel mezzo tra la  pesca al colpo e il ledgering. Non sono un carpista, non sono un silurista, ma credo di avere l’apertura mentale tale da provare un enorme interesse per discipline specialistiche, che nascondono un vero e proprio mondo inesplorato.

Lo stand Daiwa è il primo sulla sinistra, che concede il benvenuto al visitatore nel mondo della carpa e siluro, vantando una notevole esposizione di mulinelli di taglia ragguardevole, canne ad azione specimen, monofili in trecciato e tanti ulteriori articoli che richiamano un buon numero di appassionati. FOX è il secondo stand che colpisce la mia attenzione: canne da intenditori, rod pod, lettini, sedie, tende ma, soprattutto, un intero set da cucina per il campeggio di ottima fattura. Noto con piacere che non c’è solo impegno nel produrre articoli minimali per pescare, bensì le aziende specializzate in carp e cat fishing dimostrano un grande impegno anche nei particolari. Tutto ciò è emozionante perché lascia ben sperare per il nostro sport preferito, nonostante il vento di negatività di una crisi che attanaglia da ormai sei anni. Davanti a Daiwa il negozio che ha fatto la storia della pesca in Italia e soprattutto del Carpfishing, La Mincio, tra l'altro uno degli organizzatori della fiera.

Korda è la terza azienda che colpisce la mia attenzione, sia per il fantastico DVD in omaggio ricevuto da una simpatica hostess, sia per alcune montature disposte in bacinelle colme d’acqua. Cambio padiglione e mi dirigo verso K-Karp, marchio della Trabucco Fishing Diffusion, che presenta una linea da carpa molto completa e adatta a tutte le tasche. Si respira anche aria di pesca al siluro con una nuova realtà: Catgear, brand presentato in fiera e fiore all’occhiello dell’azienda parmigiana. La passeggiata continua tra mille novità di mercato, attrezzature dal pregio non indifferente, bellissime hostess che colpiscono l’occhio per vestiti succinti e curve mozzafiato.

La promenade fieristica continua lungo lo stand di Carp Max dove ho il piacere di conoscere Francesco Valente, titolare dell’azienda leader di settore, che vanta un prodotto esclusivo, ovvero un liquido che “illumina” l’esca in acqua donandole una particolare fluorescenza. E poi Milo con un’esposizione dai colori forti che include anche prodotti per il ledgering. Scorgo una poltrona con rod-rest molto interessante, perché è “minimal”, facile da trasportare ed estremamente pratica. Ultimo colpo d’occhio prima di concludere l’esperienza di Gonzaga: Kevin Nash! Più che un’esposizione di prodotti pare una fedele replica di un campo di battaglia dove andare a pesca di carpe. Tinte camouflage compongono le pareti angolari dove sono disposte canne, mulinelli, lettini, accessori e tanta altra roba. Da notare anche un bello stand di Reactor Baits, la linea di prodotti da carpfishing distribuita in Italia da Maver-Paioli.

Conclusione. Ho elencato solo alcuni degli espositori del CarpItaly e mi scuso per essere stato un po’ sintetico. Oltre alla bella roba vista tra un padiglione e l’altro, il CarpItaly è stata soprattutto l’occasione per riabbracciare un caro amico, Gionata Paolicchi, direttore di Pescareoline e responsabile del CarpItaly. Abbiamo fatto quattro chiacchiere fuori dagli schemi di pc, mail e sms che spesso riducono lo spirito di un’amicizia a una gelida corrispondenza tra macchine virtuali. Entrambi crediamo fermamente nel valore del web e continueremo a profondere il massimo dell’impegno per POL. Ben vengano eventi più èlitari in futuro perché, come dimostra il CarpItaly, concentrano l’attenzione su ciò che effettivamente serve e, magari, acquistare direttamente in cash. Se poi a ciò aggiungete quel valore aggiunto di un incontro con un vecchio amico e lo splendore delle hostess… beh, fate vobis!


FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Collabora


Ti potrebbero interessare anche: