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CORSO FIPSAS DI 1° LIVELLO DI “SURF CASTING AGONISTICO” CON VASTANO

Di Angelo Mazzacane pubblicato il 08/04/16

Ha avuto un inizio col botto la stagione didattica 2016 dell’ASD Ucciali’ Fishing Team di Le Castella di Isola Capo Rizzuto (KR), che ha organizzato  in collaborazione con la FIPSAS, per la prima volta nella provincia di Crotone, il corso di Surf Casting Agonistico di 1° Livello avente come direttore l’Istruttore Federale e C.T. della Nazionale Italiana Seniores di Surf Casting dott. Alfonso VASTANO, e la collaborazione dell’Istruttrice Federale e Vice C.T. della Nazionale Italiana Femminile di Surf Casting dottoressa Daniela FERRANDO

Il corso completamente gratuito e ritenuto da tutti molto appassionante, facente parte della programmazione delle attività didattiche annuali del team calabrese, è stato organizzato appositamente all’inizio della stagione agonistica 2016, ed è durato due giorni e mezzo, vedendo impegnati venti corsisti appartenenti alla Ucciali’ F.T. con la partecipazione di alcuni fortunati amici dei corsari, tesserati con la New Sport Fishing di Catanzaro e con la All Sport Fishing Club di Falconara Marittima (AN), fino al raggiungimento del numero previsto di partecipanti.

Lo stage, riguardante specificatamente la disciplina FIPSAS chiamata anche Shore Angling dalla federazione internazionale CIPS / FIPS-M, è stato suddiviso in 4 momenti fondamentali.

La prima parte ha visto mister Vastano come un fiume in piena, dedicarsi con tanta passione ad alcune definizioni e spiegazioni, rientranti in ciò che lui chiama “fondamentali” che devono essere per l’appunto le fondamenta imprescindibili di un agonista. Infatti soffermandosi su ciò, ha chiarito e allargato alcuni aspetti, fa cui la lettura della spiaggia o l’analisi delle correnti e l’influenza di una mareggiata piuttosto che della marea, sfatando alcuni “falsi miti” legati alle attività di pesca specificatamente durante le gare, lasciando letteralmente a bocca aperta i partecipanti. Con l’ausilio di slide infatti, che di volta in volta si avvicendavano sul maxi schermo approntato nella sala meeting del Hotel/Ristorante La Calabrese, ha snocciolato diversi concetti, rispondendo puntualmente a tutte le domande poste, smentendo di fatto alcune concezioni arcaiche legate più alla pesca che all’agonismo, e per questo fuorvianti.

La dottoressa Ferrando poi, ha letteralmente aperto un mondo, a dire dei corsisti, allorquando disquisendo dell’analisi delle capacità sensoriali dei pesci da sfruttare in gara, ha spiegato anche l’influenza della “linea laterale” delle varie specie insidiabili dalla spiaggia, elemento fondamentale da considerare e tener presente nella ricerca del pesce nelle competizioni di pesca sportiva.

La seconda parte del corso ha avuto luogo la mattina del giorno dopo, vedendo protagonisti gli istruttori in sinergia nelle spiegazioni pratiche, con l’ausilio anche di una lavagna, spiegando come impostare l’attrezzatura, asseconda delle condizioni meteo e della fascia di ricerca. Infatti la programmazione della ricerca della preda, studiata nelle tre fasce canoniche, sulla scorta della distanza raggiungibile, è ritenuta importantissima nell’impostazione in gara, poiché spesso è questo aspetto a fare la differenza. Il C.T. campione del mondo Vastano infatti, si è soffermato soprattutto sulla fase del lancio, che deve essere seguire una metodologia da consentire soprattutto precisione oltre che distanza, in quanto la presentazione dell’esca nella maniera ottimale in posizioni strategiche, dopo lo studio della proprio cono d’azione sul picchetto, assume enorme valenza ai fini dell’esito della gara. In perfetta simbiosi poi la splendida Daniela Ferrando ha proseguito la lezione, collegandosi a quanto anzidetto, descrivendo le varie posizioni da far assumere alla canna in pesca, subito dopo il lancio, con il sostegno del picchetto o di un tripode in base alle situazioni, in modo tale da non far generare al filo in pesca, vibrazioni dovute al vento o alla corrente, che provocherebbero inevitabilmente l’allontanamento dei pesci, con conseguenze negative.

La terza parte del corso, svoltasi nel pomeriggio, quindi ha avuto come argomento fondamentale la costruzione dei terminali in diverse soluzioni, utilizzabili in base alle esigenze che di volta in volta possono verificarsi, dove il C.T. ha sottolineato come, a livello mondiale, sebbene ci si cimenti su spiagge spesso che si affacciano sull’oceano, le nuove attrezzature, hanno consentito un notevolissimo ridimensionamento della grandezza e leggerezza degli equipaggiamenti sia in materia di mulinelli che di canne e fili, palesando la sua convinzione di un attività in gara, spesso sovradimensionata, e quindi controproducente, invitando ad esercitarsi su uno stile in pesca decisamente “Light” anche in condizioni finora ritenute “Heavy”, abbinando di volta in volta la giusta esca.

A tal proposito infatti l’istruttrice Daniela Ferrando ha concluso proprio questo argomento, cimentandosi e facendo esercitare i corsisti, nella realizzazione nodi sulle tipologie di amo, particolarmente efficaci con l’utilizzo di fili molto fini, nonché l’abbinamento con le giuste zavorre, indirizzate alle diverse strategie di pesca nelle competizioni, con particolare attenzione alle catture cosiddette di galla.

Il corso davvero entusiasmante, si è concluso con un quarto momento dedicato al confronto tra i coach Alfonso Vastano e Daniela Ferrando con i partecipanti, durante il quale di volta in volta, hanno sciolto diversi dubbi, rispondendo appassionatamente e con spiegazioni pratiche, alle numerosissime domande poste dai corsisti entusiasti.

Al termine del corso, che prevede anche il rilascio di un attestato federale, i C.T. delle nazionali italiane di settore, dopo essersi soffermati sulla necessità dell’allenamento all’attività in gara e delle prove ripetute delle attrezzature così da migliorarne la manualità acquisendo quella che è stata sintetizzata con il termine “acquaticità”, mutuando una definizione delle attività subacquee, hanno deliziato i presenti con i racconti legati alle varie esperienze agonistiche, vissute nei mari di tutto il mondo. Infine in anteprima, il super C.T. Vastano ha comunicato le motivazioni riguardanti alcune novità riguardanti il Club Azzurro Fipsas, (ovvero le selezioni per le nazionali di categoria) che si svolgeranno per due edizioni consecutive proprio in Calabria, come per l’appunto il cambio delle misure della prova di precisione o l’utilizzo di un’esca particolare per tutti in una manche mattutina, così da simulare il più possibile una prova mondiale.

Degna conclusione dopo la consegna delle targhe ricordo, dopo essersi concessi a foto ed agli autografi di rito, si è avuta con una cena a base di specialità marinare locali, con tutto il gruppo, durante la quale, in un clima disteso e conviviale, gli istruttori hanno ringraziato la dirigenza dell’Uccialì F.T. per l’organizzazione gettando le basi per la programmazione del corso di 2° Livello per il prossimo anno, sempre nella provincia crotonese


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