Tecniche

Crankbait world.

Di Luca Quintavalla pubblicato il 02/12/13

C’è un’esca, nell’immenso mondo degli artificiali per la pesca al Black Bass, che scatena qualcosa di particolare nel nostro predatore preferito, lo spinge a lunghi inseguimenti o brevi ma fulminei scatti, è semplice ma letale,questa grande esca è il Crankbait.

Cos’è il crank? Questa esca è composta da un corpo in legno o plastica,che riproduce in modo più fedele possibile la livrea di un pesce foraggio e una paletta in testa, che in base alle dimensioni, permetterà al nostro crank di raggiungere profondità diverse.

I Crankbait si dividono, come forma, in 2 categorie ben precise: i Fat e i Flat. I Fat sono quei crank con il corpo più tozzo e arrotondato ,sono ottimi da usare in condizioni di acque velate,poiché hanno un movimento abbastanza marcato che emana molte vibrazioni nella zona circostante. Inoltre se recuperati molto lentamente sul fondo assomigliano vagamente ad un gambero o ad un mollusco subacqueo, di cui il bass è spesso ghiotto.

I Flat hanno la caratteristica di avere il corpo più snello e stretto, questo gli permette di avere un  movimento meno ampio. Per queste sue caratteristiche è ideale per pesche leggere,in acqua chiara e per le zone più superficiali dell’acqua. E' ottimo nel periodo invernale, quando il bass ha bisogno di poche vibrazioni e si impegna in inseguimenti molto brevi. Oltre alla forma possiamo fare altre 3 distinzioni per i nostri Crankbait ,la caratteristica di queste esche è la possibilità di raggiungere diverse profondità di pesca, quindi avremo i crank di superficie ( Shallow Runner), media profondità ( Medium Runner ) Alta profondità ( Deep Runner)

Gli Shallow hanno come caratteristica di affondare a circa un metro dalla superficie per cercare  Bass attivi a galla o comunque appena sotto il “ pelo “ dell’acqua. Questa caratteristica viene data dalle ridotte dimensioni dalla paletta in testa,infatti l’utilizzo di questo appendice è proprio quello ,in base alle dimensioni,far affondare più o meno il crankbait.

Sono ottimi nella pesca sugli alberi affioranti,tra le ninfee e a fil di canneto,la tecnica consiste nel lanciare l’artificiale a ridosso degli ostacoli,farlo vibrare leggermente e iniziare il recupero continuo o a strappi, intervallando alcune soste per permettere all’artificiale di risalire verso la superficie e invitare il Bass all’attacco. I Medium sono a mio parere i crank più duttili, hanno una paletta di dimensioni medie e  raggiungono in media dai 2 ai 3 metri di profondità,riuscendo a sondare lunghi tratti di fondale.

Il suo impiego ideale è sulle sassaie e i rami sommersi, il mio scopo principale quando pesco con questi crank è quello di fargli colpire più ostacoli possibili durante il suo recupero per cercare di attirare l’attenzione dei bass in zona. Un piccolo segreto: quando il vostro crank incappa in qualche ostacolo ( i pali e i sassi sono l’ideale) fermate il recupero e attendete un qualche secondo prima di ripartire, vedrete che  le sorprese non mancheranno!

Potete recuperare i Medium Diver sia in modo lento e costante che velocemente,sta in voi,nella vostra fantasia e nel capire la situazione e la strategia per il loro miglior utilizzo. Veniamo ora alla serie Deep: questi artificiali hanno la caratteristica di raggiungere elevate profondità ( anche 6 metri…) hanno la paletta spesso più lunga del corpo stesso e hanno un peso decisamente elevato. Il loro impiego è limitato a cercare il bass a grandi profondità in luoghi dove l’amico pinnuto si rifugia di solito nella stagione calda.

Il loro recupero è di solito lento, e a stretto contatto con il fondo, è un’esca decisamente sottovalutata che in certe stagioni può davvero fare la differenza. Veniamo all’attrezzatura: le canne per i Crank andranno da quella da spinning ad azione M per la serie Shallow a canne da casting ad azione M o MH,  capaci di lanciare anche un’oncia per la serie Deep.

Diciamo che la canna ideale per riuscire a pescare in molte situazioni è una 6’6” ad azione M o MH che lanci da ¼ o 3/8 oz a ¾ o 5/8 oz.;  arriviamo ai ¾ oz quando peschiamo con deep pesanti. L’azione medium è spesso necessaria poiché le ancorette montate sui crank tendono ad allargare e di molto la ferita all’interno della bocca del Bass durante il recupero, con grandi possibilità di slamatura!

Quindi con una canna ad azione più morbida riusciamo ad assecondare meglio le fughe del pesce non rischiando così di perdere magari il bass della vita… Un’altra caratteristica di questa azione è la maggior semplicità di lancio e utilizzo degli artificiali stessi poiché permette di “sentire” meglio il crank sia durante le operazioni di lancio che quelle di recupero.

Colori: come al solito dipende dalle condizioni di pesca, (luce,colore dell’acqua ecc.), in generale tendo a usare colori che imitano al massimo il pesce foraggio presente in un determinato luogo,in presenza di alborelle un bel white/shad, in presenza di molte scardole o persici sole, firetiger, insomma liberate la fantasia e osservate bene l’ambiente e la fauna ittica presente.

Il filo non dovrà essere di dimensioni esagerate, poiché insieme alla paletta è il vero timone di profondità dell’artificiale,direi un buon 10/12 lbs è sufficiente. Tenete conto che più scenderete con il diametro e più il vostro crank scenderà in profondità e viceversa. 

Concludo con una soluzione ad un rimedio che spesso si verifica nell’utilizzo di questi artificiali: molti crank appena usciti dal negozio non hanno sempre un movimento perfettamente dritto alla linea di recupero,ma si piegano o troppo a destra o troppo a sinistra rendendo l’artificiale meno catturante.

Per risolvere il problema basta piegare con una pinzetta l’anellino lega filo montato sopra alla paletta,piegandolo versa destra il vostro crank tenderà a nuotare verso destra e viceversa,in questo modo facendo le dovute correzioni riavrete un movimento perfetto.  Utilizzate il crank anche nel periodo invernale, quest'esca è veramente adatta a questo periodo dove il bass tende ad essere apatico ma comunque propenso ad attaccare un'esca che resta così tant nella strike zone ed imita praticamente tutto il foraggio di cui si nutre. Il modello è fondamentale, usate crank medio piccoli, con movimenti non troppo marcati e un copro che tende al flat. Recuperate a stop and go con lunghe pause e cercando di colpire più ostacoli possibile!

Get your fish on!


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