Prodotti

Daiwa Luvias-Evo: Evoluzione della specie

Di massimo zelli pubblicato il 13/04/19


Luvias-Evo nasce dalla richiesta del pescatore esperto, per uno strumento che porti caratteristiche di livello eccellente, nell’ambito della canna bolognese, per quelle che sono le più comuni e diffuse situazioni di pesca, in una fascia di gamma alta ma in grado di esprimere il massimo rapporto prezzo qualità.

Si tratta di strumenti che nascono sulla falsa riga del progetto Amorphous, andando a riprenderne diametri di base ed azioni tipiche, utilizzando tecnologie costruttive differenti, orientate a massimizzare la resa di materiali d’alta qualità e dall’ampio campo elastico.

Il progetto Luvias-Evo, oltre alle già note tecnologie V-Joint ed X45, volte a rendere l’attrezzo privo di difetti di curvatura e con una affidabilità “a prova di mare” rendono l’attrezzo del tutto particolare con l’adozione del X-wrap nella sezione di base. Questa accortezza tecnica permette di avere, nel pedone della canna, un irrigidimento tale, da essere in grado di veicolare, le sollecitazioni imposte dal braccio, quasi in completa assenza di flessione dell’impugnatura. Questo tecnica costruttiva di fatto rende la canna più rapida e più veloce nel lancio e nella ferrata a dispetto del diametro estremamente fine nella versione Regular e Power.

Con l’utilizzo della tecnologia X45 è stato ottimizzato il disegno di pezzi sottili con delle caratteristiche meccaniche simili a quelle di pezzi più conici e larghi, realizzati in materiali tradizionali. La resistenza del pezzo all’ovalizzazione e la capacità di scaricare ogni torsione generata nel lancio e nel combattimento rendono questi attrezzi estremamente robusti oltre che leggeri.

 La versione Power è una canna fine (24 mm per la 7 metri), in grado di gestire galleggianti fino a 20 grammi e finali dello 0,20. Le versione regular, ancor più fine (23,5mm per la 7 metri), può spingersi fino a terminali dello 0,16 e pesi in lenza fino a 10 grammi.  

La versione Regular è orientata al pescatore di fiume e mare che predilige azioni gentili ma con il giusto grado di decisione. I terminali sottili sono gestiti al massimo delle loro capacità dalla Regular che lavora di punta ma scaricando all’occorrenza picchi di stress sul fusto senza compromettere il terminale, specie nelle fasi finali del recupero. Parimente, il blank esprime il massimo della curvatura su finali medi sfruttando fino all’ultimo la geometria e i materiali arricchiti dalla tecnologia X-wrap. Si tratta di una canna per chi ama l’ebbrezza del pesce grosso su finali sottili e medi, in condizioni di pesca anche critiche come vento e onda.

La versione Power, non si discosta molto dalla Regular come pesi e misure. Da chiuse potrebbero apparire simili. Si tratta di una canna principalmente ideata per chi pesca pesci grossi con diametri di finale medi ma anche sostenuti. E’ la canna definitiva da barbi in acque interne ed in mare si presta al cefalo, al branzino pescato col gambero e alla pesca degli sparidi fatta con il bigattino. Questa canna si comporta bene non soltanto quando c’è da salire di terminale, ma anche quando si presentano occasioni “da 0,10” nelle quali un lieve eccesso di potenza nell’attrezzatura serve ad accorciare i tempi di recupero e a garantire maggiori chance di cattura.

Le canne vengono completate da un look retrò, con vernice lucida ed inserti oro per il calcio, con serigrafie minimali distinte soltanto dall’indicazione del tipo di azione. Il blank riporta invece una verniciatura opaca molto leggera e con il chiaro scopo di evitare quanto più possibile l’aderenza a sporco e umidità. Sono complete di anellatura che si rifà a componentistica di alto livello: la placca di misura 6 è in acciaio verniciato e anticorrosione, gli anelli a struttura leggera di Sea-Guide rendono l’attrezzo ben rifinito ed in linea con le aspettative del pescatore italiano, da sempre amante del ponte lungo su questo tipo di attrezzi.


FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Collabora


Ti potrebbero interessare anche: