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Dese, Zero e Santa Maria? fiumi salati!

Di Davide Lugato pubblicato il 26/10/09

I fiumi in questione sono gli spot che frequento da sempre, infatti correva l’anno 1994 quando ebbi l’opportunità di calare per la prima volta le mie canne sul mitico Dese.

Questo fiume, divenuto agli inizi del 2000 una vera e propria mecca di pellegrinaggio da parte di molti angler, italiani e non, attirati soprattutto dall’eco dovuto alle sue importanti catture, finalmente vive un periodo di pace apparente…

INTRO

 Il Dese è un fiume di risorgiva del Veneto centrale.

Nel suo lungo percorso incontra immissari noti e altri meno, tra i quali il Marzenego e l’Osellino, ma  solo alcuni Km prima della sua foce confluiscono i principali e degni di segnalazione fiume Zero e il canale Santa Maria.

Nasce in provincia di Padova, più precisamente in località Piombino Dese e attraversa la stessa provincia Padovana e quella di Treviso, terminando il suo tortuoso percorso nelle acque della laguna Veneta.

Inizialmente si presenta come un piccolo corso d’acqua, con acque limpide e cristalline, poi lentamente il suo alveolo cresce, il colore delle sue acque muta, i canneti delimitano rigogliosi le rive.. le escursioni delle maree diventano sempre più concrete.. il suo letto si fa largo superando quasi i 50 metri, la vegetazione oramai e quella lagunare..e l’odore del mare si avvicina sempre più.. creando un’habitat ideale per l’accrescimento della carpa..

 COME RAGGIUNGERLO

 

Il modo migliore per arrivare a questo splendido fiume è quello di raggiungere la piccola località di Dese, percorrendo poi la lunga via denominata via Litomarino, oppure dal paese di San Liberale di Marcon si deve prendere via Zuccarello, la quale vi porterà anch’essa alle sponde del Fiume.

Vi ricordo inoltre che il luogo viene anche denominato dagli abitanti località “Ponte Alto”.

Per chi invece utilizzasse l’autostrada ,dovrà uscire al casello autostradale di Mestre (VE), prendere la tangenziale ed uscire a Marcon (Ve), quindi seguire le indicazioni soprastanti.

NOTIZIE UTILI

Il tratto di maggior interesse del fiume è senz’altro quello che va dalla località denominata “Ponte Rosso”(Monte), ovvero dalla sopraelevata della Brentella, fino al ponte della s.s. “Jesolana”(Valle).. verso il mare(Ricordando il vecchio articolo pubblicato su Pescare Carpfishing di qualche anno fa dal mitico Leon Hoogendijk ”Carpe Salate”!!!). Ottimi sono anche il fiume Zero(“Zero leggero” di Daniele Campello anch’esso articolo storico uscito più di 10 anni fa sulla stessa rivista.) da località Le Crete fino alla sua confluenza con il fiume Dese e non ultimo il canale Santa Maria da località Altino per tutto il suo breve tragitto fino alla foce. Il fiume è caratterizzato da una profondità media di 2 m - 2 e ½ m dove passa il “vivo”, ma nella gran parte del suo corso non supera il metro e mezzo d’acqua… con vere e proprie secche, insidiose per la navigazione..

I luoghi migliori dove insidiare le nostre amiche sono senz’altro i picchi di profondità dovuti all’erosione della corrente, infatti è proprio in quei tratti di fiume, caratterizzati quasi sempre da ampie curve che troveremo il fondale più compatto.

Non sempre però c’è una regola!Non accade di rado che catture di mole considerevole ci facciano visita in fondali melomosi e maleodoranti..

Spot sempre interessanti li troviamo in corrispondenza degli imissari, quali lo Zero e il Santa Maria e su tutto il tratto di fiume finale.

In quei luoghi di meditazione, una volta raggiungibili solo con piccole imbarcazioni, si trovano condizioni eccezionali di nutrimento, dovute alle forti maree che nel suo impeto trasportano all’interno dell’ecosistema del fiume migliaia di granchi e molluschi, portando le carpe a una vera sorta di frenesia alimentare.. quello è senz’altro uno dei migliori momenti per trovarsi a pesca!

E’ bene ricordare che nessuna posta del fiume è luogo di culto, con questo tengo solo a precisare che il suo corso è interessante in ogni suo tratto, sia dove si presenta stretto e contornato da verdeggianti rive sia nel suo tratto finale.. ovviamente tenendo conto dei periodi dell’anno e delle situazioni climatiche.

La cattura di diversi esemplari in spot distanti tra loro km e km, conferma certamente che la popolazione di pesci di queste acque non è senz’altro stanziale.

La media delle catture è abbastanza generosa, attorno gli 8/10 Kg, con una punta massima vicina ai 25 Kg!..ad ogni modo non è da considerarsi acqua facile, molte sono le occasioni nelle quali troverete un bel “cappotto” ad aspettarvi.. Solo l’esperienza negli anni vi porterà a delle uscite “sicure”!

E’ da segnalare inoltre che l’abuso di metodiche di pesca certamente non etiche, abbiano impoverito anche le acque di questo fiume, caduto vittima di persone senza scrupoli ne principi.Non ho parole.

Nonostante tutto, le carpe godono di ottima salute, ricordandoci di tanto in tanto quanto sia dura la sconfitta..

Le stagioni migliori per insidiare le big-carp, sono senz’altro la primavera e l’autunno, cioè quelle stagioni che per nostra fortuna sono anche le più vivibili nei suoi argini.

Le calure estive infatti non sono le migliori per affrontare questi luoghi, non solo per il numero e la mole delle catture, ma anche perché nelle sue sponde non esiste l’ombra di un’albero, niente di niente, solo caldo afoso e temperature davvero insopportabili, condite da nuvole di zanzare, oggigiorno pure TIGRE!!!

La stagione fredda invece solitamente non regala niente o quasi,ed è rigida anche per quanto riguarda le temperature esterne, sempre tagliate da un vento gelido dettato dagli spazi aperti che solcano l’orizzonte.

Sì, avete capito bene, il paesaggio che vi circonderà nelle Vostre sessioni di pesca sarà quello di campagne a perdita d’occhio, campi e campi.. sensazioni che nostro malgrado si stanno perdendo sempre più nel nostro presente segnato dalla consuetudine e dalla fretta della città.

ESCHE E CONSIGLI

Un buon bird-fish è di gran lunga il mix migliore per sfidare queste acque, ma ci sono stati ottimi risultati anche con il liver mix.

Personalmente non userei grosse basi aromatiche, ma punterei soprattutto ad una buona dose di additivi, quali aminoacidi e attrattori.

Le dimensioni delle esche non devono essere sicuramente scrupolose nel diametro, ma possono essere tranquillamente sovradimensionate.

Le presentazioni delle esche non devono essere troppo fantasiose e sofisticate, siamo pur sempre in fiume e il lancio da riva è la tecnica più veloce e redditizia.. quindi consiglierei montature con piombo a perdere e finali non troppo lunghi, costruiti con del dacron “rigido” ed ad alto libraggio per evitare nodi nel lancio.

Unica presentazione alternativa, ma degna di nota per l’utilizzo in fondali fangosi è senz’altro lo snow-man.. sempre visibile e proprio grazie a questo capace di regalare l’ultima cattura della sessione!

Il pesce di disturbo è da considerarsi nullo anche grazie alla buona presenza del siluro, quindi la pasturazione andrà fatta senz’altro in base ai periodi dell’anno e alle preferenze del singolo angler, senza mai esagerare con la quantità, credetemi non serve a nulla, se non a saziare il pesce prima del nostro arrivo...

L’ALTERNANZA DELLE MAREE

Scommetto che a molti la parola marea farà pensare soprattutto al mare e a quelle volte in cui siamo stati costretti a spostare l’asciugamano dal bagnasciuga, per non bagnarlo con l’innalzamento del livello dell’acqua.

Lo stesso fenomeno esiste però anche nei fiumi, diventando più forte avvicinandosi allo sbocco in mare.

La marea  è quindi da definirsi un moto periodico di ampie masse d’acqua che si innalzano e si abbassano solitamente c.a. ogni 6 ore.

E’ da ricordare inoltre, che il periodo più o meno lungo nel quale la corrente rallenta fino a fermarsi, per poi riprendere nel senso opposto, viene anche chiamato “morto” dell’acqua.

Questi eventi periodici, legati all’attrazione gravitazionale esercitata dalla luna, sono a volte resi estremi da fenomeni meteorologici, come il vento e dai differenziali di pressione atmosferica tra il mare aperto e la zona costiera.

L’alternarsi delle maree, delle temperature dell’acqua e degli eventi meteo sono quindi senza dubbio i punti cardine ai quali attenersi prima di organizzare una sessione di pesca a breve o lunga durata.

Basti pensare che la maggior parte della dieta dei pesci che popolano queste acque, è basata su quello che il mare trasporta con sé nei picchi di marea, infatti quest’ultimi sono anche i responsabili dell’attività del pesce.

ATTREZZATURA

 L’attrezzatura che non dobbiamo dimenticare prima di affrontare questi fiumi è:

 -          una buona scorta di back-lead per ovviare alla varietà di detriti portati dalla corrente;

-          piombi generosi e piatti per le escursioni di marea più forti;

-          canne potenti e ad azione progressiva capaci lanciare pesi considerevoli;

-          una buona dose di esche, da usare quando il pesce è sotto;

-          lasciate a casa i rod-pod d’ultima generazione e tornate a dei buoni picchetti;

-          licenza di tipo B.(La chiusura va dal 1 Maggio al 1 Luglio);

-          repellenti per le zanzare;

-          …mentre per la fortuna c’è sempre posto!

 FINALMENTE UNA BIG-CARP… QUANDO MENO TE LO ASPETTI !!!

Allora la cattura è avvenuta in data 23 Settembre 2007, in una tiepida giornata autunnale... di quelle che dici "vado a pesca per trascorrere qualche ora, sicuramente qualche pesce viene fuori"...
Come avrete capito si è trattata di una short session, solo poche ore accompagnato dalla mia dolce metà che come spesso accade sfida sciami di zanzare e le calure estive per accompagnarmi in queste brevi avventure da pescatore...
Ero da un paio di settimane tornato da una 5 giorni, che però seppur avesse dato le sue soddisfazioni.. vuoi per le pessime condizioni del tempo e dell'acqua... mi aveva fatto "chiudere" la stagione in malo modo...
Decido quindi di fare questa battuta domenicale pasturando solo il giorno prima...
Vorrei calare le trappole su una postazione dove molti anni prima avevo pescato parecchio... per via del suo ottimo fondale e per le sue costanti catture, sebbene, mai di taglia considerevole... ma l'ora tarda e la poca voglia di scarrozzarmi tutta l'attrezzatura per quasi un Km(Dio solo sa quante volte l'ho fatto negli anni passati, in agosto e con temperature tropicali!... Ma l'età non è più la stessa...si rischia l'infarto!eh!eh!)...mi fa optare per la prima posta che reputo buona... sembra uno spot per nulla battuto e quindi getto in acqua 1 kg di ready made multiplex, sparpagliandole un pò ovunque nel tentativo di bloccare qualche pesce di passaggio durante a notte, fiducioso che il giorno seguente avrei trovato la posta libera... e qualche bel pesce ad attendermi.

Il mattino seguente mi alzo come è mio solito fare con una prima sveglia, ma solo la seconda mi convince finalmente ad abbandonare il mio dolce dormire… raduno con la dovuta calma tutta la mia attrezzatura per pescate veloci e con la stessa calma del pescatore domenicale passo a prendere la mia ragazza…
…ore 9.30 sono sul luogo di pesca… ma la tarda ora e la sfortuna fanno si che nel posto dove avevo preventivamente pasturato ci fossero tre pescatori di pesca al colpo… C…!!!Ovviamente il fiume è di tutti e imprecando tra me e me, proseguo verso la posta successiva… C…!!!..un’altro angler con il suo pod… guardo la mia ragazza e mi chiedo veramente se vista la sfiga che mi aveva accompagnato fino al quel momento valeva davvero la pena continuare la mia “passeggiata” verso la meta.

Nato testardo e pignolo decido di proseguire per la doppia distanza che fino ad ora avevo percorso, per raggiungere quella posta in cui avevo già pescato anni prima…
Carico di branda borsone fodero e materassino etc etc… barcollo, ma cammino… cammino…

Libera!
Ore 11.00 il primo innesco è piazzato.

Lancio in acqua una ventina di boilies per canna e mi preparo a montare il secondo inganno… non faccio a tempo che subito ho una prima partenza fulminea,una comune di 4Kg.Sarà un caso?! Non ci penso su troppo e procedo nel preparare le altre due canne. Come sempre ci perdo su una vita perché ad ogni pescata, ogni nodo ed ogni particolare deve essere perfetto(non si sa mai)…
Giù di nuovo la prima, giù la seconda e la terza…
Ore 11.40 arriva un altro pesce… ancora una comune… di circa 4,5Kg.
Cambio l’innesco, controllo che tutto sia al suo posto…rinfresco con molte boiles spezzate e non e rilancio nel medesimo spot.
La giornata trascorre sotto un piacevole sole di Settembre e le carpe non si fanno attendere troppo… ancora una 4 Kg comune, poi una bella linear da 3,5Kg…

Resomi conto di aver sotto un branco di piccola taglia mi adagio sulla branda… non ci vuole molto per ZZZZ.ZZZ………….ZZZZ… quando un’altra partenza mi sveglia BIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIPPPPPPPPPP!!!

Guardo la mia ragazza, e senza grande fretta(non è da me) vado a ferrare… Lì un’esclamazione veneta vien subito fuori.. “GHE SB…O!” sento subito che si tratta di qualcosa di grosso… penso inizialmente a una 10/12 kg, ma poi man mano che recuperavo filo la sua corsa si faceva lenta, non riuscivo a staccarla dal fondo e ogni volta che guadagnavo metri, una scodata e tornava ad aprirmi la frizione.Il ginocchio comincia a tremare, trema come da anni non faceva, come se fosse la prima carpa che allamavo.

30 minuti più tardi la vedo e mi rendo conto che non sarei riuscito a guadinarla da solo. Chiedo aiuto alla mia ragazza che tranquilla segue le istruzioni che li do… altri 20 min di combattimento e riesco per la prima volta a tirarla a riva.

Lo shock leader “suona” con il soffiare del vento e la paura che qualcosa vada storto si fa sentire più che mai.. immerso il guadino… urlo “ora!”… vedo la rete che si alza dal pelo dell’acqua, e la carpa che nel disperato tentativo di fuggire tira una scodata mostruosa… …ad un tratto però il lead core da 45 libre cede… e io non sento più alcuna tensione…Giusto due secondi di terrore prima di aprire il guadino e rendermi conto che questa volta avevo vinto io!
Solo un’ultima fatica issare a riva i suoi 23.650 Kg di peso!

 

 

 Per concludere non mi resta che augurarvi di provare nel tempo le stesse emozioni che questo fiume è stato in grado di regalarmi.

In bocca al lupo a tutti!!!


Duecentomila foto ricordo… e che ricordo!Un sentito grazie alla mia ragazza(senza di lei sarebbe stata dura) e agli amici di una vita che sono venuti a festeggiare insieme a me!Pippo e Thomas (Scara).


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