Tecniche

Dexter, Dexter e ancora Dexter!

Di Articolo e fotografie di Marco Altamura pubblicato il 11/04/18

Quando più di trent’anni fa iniziai a insidiare la trota Lacustre nelle acque del Sebino,  la mancanza di esperienza e la scarsa conoscenza delle abitudini comportamentali di questo splendido salmonide non mi consentirono di avere idee chiare e precise sul migliore artificiale da adottare in questa particolare tipologia di spinning ; le catture arrivavano anche allora , ma erano frutto o di casualità o della grande perseveranza profusa nel tentativo di aver ragione di un pesce che , viceversa , necessita di precise conoscenze delle sue abitudini predatorie . L’esperienza maturata negli anni mi ha consentito di mettere a fuoco quali fossero gli artificiali più adatti ad insidiare un pesce dall’indole estremamente selvaggia e dal comportamento istintivo così marcato . Identificai nei minnows le lures più corrette da utilizzare e , specificatamente , adottai le tipologie dei lipless ( minnows senza paletta direzionale) come armi principali da impiegare nella ricerca del pregiato salmonide . Nei primi anni ’80 questa tipologia di artificiali risultava assai difficile da reperire e quei pochi modelli disponibili erano deficitari o nel peso o nella misura ; l’esigenza di utilizzare tali artificiali era direttamente proporzionale al fatto di poter effettuare lunghissimi lanci atti a “ coprire “ più acqua possibile ; il pesce pelagico per antonomasia andava ricercato nella stagione fredda negli strati superficiali dell’acqua realizzando lanci da record che spesso superavano i cinquanta metri di gittata . Pochissimi artificiali erano in grado di assolvere in modo corretto tale compito , considerando anche il fatto che era ancora lontana l’esplosione sul mercato dei marchi nipponici ed americani che si sarebbe palesata negli anni a venire . Una stagione importante nella mia crescita di lanciatore la segnarono la conoscenza di alcuni abili artigiani costruttori di artificiali che rispondevano perfettamente alle esigenze richieste : ciò che fino ad allora rappresentava una chimera , come d’incanto si trasformò in una splendida realtà , regalando la possibilità di pescare con gli artificiali che più si adattavano al proprio stile di pesca . Il lato negativo della questione era rappresentato dall’alto costo di tali artificiali che se da una parte soddisfacevano appieno le esigenze , dall’altra gravavano non poco sull’aspetto economico . Tuttavia questa soluzione mi ha consentito negli anni di realizzare splendide catture di altrettanto splendidi pesci , andando a colmare una carenza del mercato degli artificiali necessari per poter esercitare questa particolare tipologia di spinning . La mia ricerca dell’artificiale ideale per insidiare la Lacustre non si è mai arrestata ma , anzi , è continuata negli anni con l’intento di individuare un lipless prodotto in serie che fosse in grado di espletare una corretta azione in acqua senza gravare troppo sul bilancio economico ; l’inizio della mia collaborazione con il marchio Rapture ha segnato una tappa fondamentale in tale ricerca , facendomi venire a conoscenza di uno specifico artificiale pensato e concepito appositamente per tale scopo . Alla fine del 2014 iniziai a prendere contatto con la produzione della Casa parmense e finalmente ebbi l’opportunità di testare in pesca il fatidico artificiale denominato Dexter ; si tratta di un minnow lipless realizzato in due gusci di polimero plastico termosaldato nella misura di cm 7,5 di lunghezza per ben 28 grammi di peso , prodotto in dodici finiture caratterizzate da verniciatura olografica ed occhi tridimensionali ; tutte le minuterie di raccordo sono di ottima qualità unitamente alle armature , due ancore del tipo Black Nickel del n° 6 , una in pancia ed una in coda . Ma al di la dei dati prettamente tecnici , questo artificiale ci mostra il meglio di se nel corretto utilizzo : la sua compattezza unita al peso elevato sono in grado di andare a scovare le trote in lago aperto dove esse stazionano , consentendo lunghissimi e precisi lanci ed un’azione estremamente adescante attuata con un recupero allegro effettuato appena sotto la superficie dell’acqua e fino ad una profondità di circa un metro . E’ infatti in questa porzione della colonna d’acqua che le trote Lacustri stazionano durante la stagione fredda ed un recupero lineare alternato a lievi jerkate atte ad emanare lampi di luce emessi dai fianchi del minnow sarà quanto di meglio si possa proporre ad un pesce estremamente  aggressivo quale è la trota di lago . A fronte delle dodici livree presenti in catalogo , la mia predilezione personale ricade su quelle che imitano il pesce foraggio presente nei grandi bacini prealpini , luogo d’elezione delle nostre amiche Lacustri : così utilizzo principalmente le colorazioni Silver , Olive Shiner , Tennesse Green Shad e Rocket Shad . Questo inizio di 2018 è stato assai prodigo di catture nei miei confronti , consentendomi di registrare ben sei catture di Lacustri ed una cattura di trota fario in una pesca che il più delle volte risulta assai avara di soddisfazioni ; d'altronde questa non è una ricerca basata sulla quantità , bensì è la qualità delle catture a fare la differenza con tutti gli altri pesci che popolano il lago . La purezza genetica e la bellezza formale sono in grado di ripagare ampliamente gli sforzi profusi nella ricerca spasmodica di questo fantastico pesce , avvolto ancora ai giorni nostri da un alone di mistero e di fascino contagioso . Una delle ultime uscite mirate alla cattura del “ fantasma del lago “ , ha visto come protagonista assoluto , manco a dirlo , il fantastico artificiale Dexter ; le zone del lago che sono solito frequentare sono tutte caratterizzate da litorale a spiaggia con fondali digradanti costituiti da materiali rocciosi a media o fine granulometria , oppure a rive scoscese a strapiombo caratterizzate da grandi fondali già a pochissimi metri dalla riva . In questi siti le Lacustri amano girovagare in cerca di qualche sparuto pesciolino che malauguratamente dovesse peregrinare senza meta , stimolando l’indole aggressiva del super predatore posto al vertice della catena alimentare dell’ecosistema lago . Negli anni di assidue frequentazioni , le annotazioni di tutte le catture effettuate mi suggeriscono che questi pesci sono soliti frequentare sempre gli stessi luoghi , rivelando un carattere abitudinario che facilita non poco la localizzazione degli spot migliori ; altre componenti fondamentali possono essere rappresentate dalla presenza di correnti e quindi di un maggior tasso di ossigeno disciolto nell’acqua , unitamente allo stazionamento dettato da condizioni favorevoli  di banchi di  pesce foraggio . Tutte le anse riparate dalle intemperie costituiscono un luogo ideale dove una Lacustre trascorre le sue “ finestre di attività “ facendo rifornimento di preziose proteine nobili costituite dai piccoli pesci predati ; ed è proprio in uno spot simile che mi sono recentemente ritrovato a pescare in una delle ultime uscite della stagione indirizzate alla trota di lago . Per prima cosa ho perlustrato accuratamente le zone prossime alla battigia effettuando lanci paralleli alla riva nel tentativo di sorprendere qualche argenteo predatore ; il Dexter mi ha consentito lanci lunghi e precisi ai quali ho fatto seguire un recupero regolare appena sotto la superficie dell’acqua , senza però registrare alcun segno di vita . Dinnanzi a me , nei pressi di un pontile per l’attracco dei battelli , il lago appariva privo di punti di riferimento , ma l’assidua frequentazione di tale spot mi rassicurava sul fatto che in realtà si trattava di un luogo frequentato abitualmente dai predatori ; il meteo non era particolarmente favorevole , e un pallido sole faceva capolino tra le nuvole creando deboli ombre sull’acqua . Dopo aver ispezionato le porzioni di lago laterali al pontile,  mi accingevo a realizzare lanci lunghissimi in lago aperto , confortato anche da una momentanea e leggera brezza che increspava le acque lacustri ; al massimo della gittata , i lanci potevano raggiungere anche la notevole distanza di cinquanta metri ed oltre , creando tuttavia qualche difficoltà di percezione e di risposta nel caso di attacco del salmonide . In uno degli ultimi recuperi , a grande distanza percepisco un leggero appesantimento seguito subito dopo da un fulmineo attacco al quale rispondo con una ferrata senza però che il pesce rimanga vittima delle ancorine del mio Dexter : forte dell’esperienza maturata negli anni , proseguo il recupero senza disperare e dopo un paio di giri di manovella del mulinello , finalmente registro l’attacco reiterato del salmonide e questa volta , con gesto deciso , ferro con successo dando inizio al combattimento con un pesce che subito si dimostra restio a cedere . Vedo il filo prima inabissarsi sotto le poderose puntate del pesce , e in seguito venire verso la superficie per esplodere poi in un fragoroso salto in superficie che mette a dura prova tutta la combo ; la Lacustre , dopo essersi palesata alla vista , mostra i fianchi argentei attraverso la trasparenza dell’acqua e nei concitati attimi del combattimento , mi rassicuro vedendo l’ancora di pancia del mio Dexter fare salda presa tra le fauci del predatore . Le funamboliche evoluzioni del pesce hanno consentito anche all’ancora di coda del minnow di fare presa esternamente all’apparato boccale , consentendomi di condurre a termine il combattimento con rassicurante tranquillità . Di fianco al pontile , sulla ghiaia , riesco a spiaggiare il pesce che esausto cede le armi ; la luce del giorno fa brillare ancora di più i fianchi argentei del salmonide che ora si mostra in tutta la sua selvaggia bellezza . Durante tutte le fasi della cattura , hanno assistito all’evento anche due giardinieri di una villa adiacente la spiaggia , così ne approfitto immediatamente per farmi scattare alcune fotografie con il pesce ; devo fare presto per non compromettere la salute della mia preda e così con gesti rapidi ma precisi mi faccio immortalare per poi riossigenare abbondantemente il pesce in acqua con movimenti ritmici fino a quando lui stesso decide di abbandonare la mia debole presa per riguadagnare le profondità del suo lago . Ancora una volta ho la possibilità di assaporare questa meravigliosa sensazione che solo la cattura di questo pesce è in grado di regalarmi con questa intensità ; tutti i componenti l’attrezzatura hanno svolto il proprio compito egregiamente e questo fatto , se possibile , amplifica ancor più il sottile piacere . L’abitudine acquisita negli anni di registrare tutte le condizioni , sia tecniche che ambientali , durante le quali ho effettuato la cattura mi danno la possibilità di stilare interessanti statistiche circa le abitudini comportamentali di questo pesce : in un campo rappresentato da una scienza tutt’altro che esatta , posso tuttavia estrapolare alcune considerazioni riguardanti gli spot più frequentati dai pesci , le preferenze alimentari degli stessi e la frequenza delle catture effettuate con un determinato artificiale . L’impiego del minnow Dexter di Rapture risulta rappresentare , negli ultimi quattro anni , una rassicurante costante nei confronti di questi predatori ; la sicurezza di operare con un’artificiale dalla sicura resa minimizza al massimo il margine di errore in uno spinning nel quale la possibilità di sbagliare , proprio per la sporadicità delle abboccate ,  deve essere giocoforza prossima allo zero . Se l’imponderabile non può per definizione essere preventivato , men che meno assolutamente insopportabile risulta registrare un insuccesso a causa di inadempienze o , peggio ancora , di colpevole imperizia dovuta a superficialità o ad inadeguatezza dell’attrezzatura impiegata .


FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Collabora


Ti potrebbero interessare anche: