Itinerari Italia

Fiume Tanaro a Masio

Di Walter Scandaluzzi pubblicato il 22/12/09

 

Il Tanaro (in brigasco* Tana, in dialetto ormeasco Tòn-no, in piemontese Tane o Tani) è il secondo fiume più importante del Piemonte dopo il Po (del quale è anche principale affluente di destra) e uno dei maggiori d'Italia in quanto sesto per lunghezza (276 km) dopo Po, Adige, Tevere, Adda e Oglio e ben quarto per ampiezza del bacino idrografico (8.324 km²) dopo Po, Tevere e Adige.  Nasce dalle Alpi Liguri presso Piaggia e Monesi, frazioni di Briga Alta (CN) e di Mendatica (IM), dal Monte Saccarello e finisce la sua corsa nel Po presso Bassignana (AL). La portata alla foce mediamente è 131 meri cubi/secondo.

Affluenti: Stura di Demonte, rio Bisaola, fiume Belbo, fiume Bormida, Canale Dugale, Scolo Caldone, Canale Caldone, Fosso Fossegone, Fosso Osone, Fosso Paiolo, Torrente Redone.

Scorre verso nord-est fino ad arrivare in Piemonte e da luogo al fenomeno dei calanchi ed il suo colore è, eccetto alcune volte, marrone per via del tufo che lambisce.
È un fiume molto sfruttato dall'industria e dall'agricoltura, profondamente influenzato dagli insediamenti urbani che sono cresciuti nel tempo vicino alle sue rive e da un'esasperata attività estrattiva di sabbia e ghiaia.
È soggetto in più punti alla canalizzazione forzata delle acque ma resta comunque, in alcune sue parti, una zona di passaggio e di nidificazione gradita a numerosissime specie di uccelli.

A Masio cioè un 12-15 Km a monte di Alessandria è già un grosso fiume e presenta una lama dritta lunga almeno 800 metri più un ampio curvone. Essendo campo gara ci si arriva con l'auto fin all' argine e le postazioni sono già fatte. La profondità è notevole ed è di 4 metri  mediamente ma con picchi di oltre 6 metri; Perciò pescando a passata bisogna avere attrezzi di misura adeguata nel bagagliaio.

Vi sono stranamente un po' di Channel ed obiettivamente non so se sono solo in quella zona o in tutto il fiume;  Quasi certamente è l'unico del Piemonte ad avere questo pesce a mio sapere. Poi posso sbagliarmi ma.... Molto praticata nella stagione autunnale la pesca con l' uva nera a galleggiante; Vidi prendere molti cavedani anche se di taglia medio-piccola ma anche con qualche soggetto di discrete dimensioni in più occasioni. Essendo il luogo alle spalle del paese credo che i locali ne facciano una abbondante pasturazione.

Nel fiume devono finire tonnellate di mais anche visto che nell'ultima uscita tale esca veniva aggredita in continuazione da barbi di massimo 20 cm; è l'ennesima dimostrazione che il pesce si adatta a quello che trova pur di alimentarsi  non essendo il barbo un pesce adatto per tale cereale generalmente.

Nelle precedenti occasioni invece tale esca si è rilevata efficace per la cattura di buoni esemplari di ibridi carpe-carassio pescando col Method e pastura gialla. Conviene pescare pesanti come dimensioni del filo visto che sono presenti esemplari carpa, e non pochi a detta dei locali e dimostratami da un ragazzo con foto fatte col telefonino, di oltre 10 kg. Il colore dell' acqua modifica anche il colore dei pesci e lo sbiadisce così troviamo dei barbi più sul grigi che sul classico verde.

Naturalmente il bigattino è l'esca universale ma nella stagione calda sortisce parecchia roba piccola . Io consiglio vivamente il ledgering, magari con due canne (una a Method con mais inserito e una  a feeder con pastura rossa e bigattini) come tecnica principale e la passata come secondaria.

Come arrivare: Prendere la Torino-Piacenza e uscire a Felizzano. Girare a destra e a Quattordio subito a sinistra. Oppure si giri a sinistra ed alla seconda rotonda a destra e si seguono i cartelli. Oppure girare a destra e a Quattordio subito a sinistra

Cosa comprare di buono: krumiri  che sono dei biscotti di farina di frumento che si possono servire o a pranzo, o con caffè e thè, ed hanno la qualità di conservarsi a lungo mantenendo la loro freschezza e il delicato profumo

MOSTARDA D'UVA: consistente come una confettura resa scura dall'uso del mosto, di sapore non piccante, si gusta con polenta, bolliti, formaggi e, come un sorbetto, con la neve. La ricetta antica di questa conserva prevede che al mosto (di barbera, dolcetto, nebbiolo, moscato) si aggiungano i frutti di fine stagione (mele cotogne, zucca, pere, fichi, prugne, noci, nocciole, scorza d'arancia, e limone).

Negozio Pesca: Fabri Sport ad Alessandria V San Giovanni bosco e Corso Acqui 76 Telefoni: 0131-234713  e 0131-248191

Dove Mangiare: TRATTORIA LOSANNA STRADA SAN ROCCO 22
15024 - MASIO (AL)  Tel. 0131799525

Dove alloggiare: La Chicca B&B  a  Cassine in Via Sticca  N 16                

 tel: 0144357752 fax: 0144715017

Cosa  acquistare:.

- KRUMIRO DI CASALE: il tipico biscotto di pastafrolla a forma di bastoncino piegato a "v" viene prodotto fin dalla fine dell'Ottocento a Casale Monferrato e nel comprensorio

- MOSTARDA D'UVA: consistente come una confettura resa scura dall'uso del mosto, di sapore non piccante, si gusta con polenta, bolliti, formaggi e, come un sorbetto, con la neve. La ricetta antica di questa conserva prevede che al mosto (di barbera, dolcetto, nebbiolo, moscato) si aggiungano i frutti di fine stagione (mele cotogne, zucca, pere, fichi, prugne, noci, nocciole, scorza d'arancia, e limone)

*Il brigasco (in brigasco "brigašc", in francese "brigasque") è una varietà della lingua ligure appartenente al dialetto roiasco, parlata nelle Alpi Marittime nella Terra Brigasca, a cavallo del confine italo-francese nella zona del Monte Saccarello.

 


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