Tecniche

Frutti di stagione

Di Articolo e fotografie di Marco Altamura pubblicato il 24/10/19

Finalmente i primi venti di tramontana hanno spazzato via il caldo opprimente di agosto e settembre regalandomi albe fresche e pomeriggi miti ; attendo tutto l’anno questa fantastica stagione quale è l’autunno per pescare persici e lucci che tornano più che mai attivi dopo l’apatia estiva . Oltre a stare molto meglio dal punto di vista della salute ( in estate soffro di gastrite ) , l’autunno mi infonde nuova fiducia nella ricerca di qualche bel pesce che ora torna a frequentare i sotto sponda , incoraggiato dalla fresca temperatura dell’acqua e dal ciclo luce – oscurità che ora presenta un rapporto paritario . I grandi laghi prealpini , e il Maggiore non fa certo eccezione , incamerano durante la stagione calda temperature dell’acqua oltre i venti gradi che poi , con l’avanzare dell’autunno , si disperdono lentamente ma inesorabilmente . Ciò rimette sul piede di guerra tutti i pesci predatori che compongono i vari tasselli della catena alimentare , compresi i folti banchi di pesce foraggio come alborelle ,  gardons , triotti e piccole scardole dalla coda rossa che rappresentano il menù principale dei pesci ittiofagi . Il versante piemontese del Verbano presenta un litorale molto ampio in quanto a diversità degli spots e c’è solo l’imbarazzo della scelta per tentare qualche bella cattura ; solitamente prediligo le porzioni di lago antistanti gli imbarcadero o comunque le strutture dell’attività umana perché in questi siti si raccoglie la massa stabulante del pesce foraggio , protetta dagli agenti atmosferici e pertanto più al riparo anche da bocche fameliche.  Gli orari dell’aurora e del crepuscolo sono quelli che garantiscono le migliori possibilità di successo ma oltre a questi cambi di luce anche le giornate perturbate sono da sfruttare al massimo con un buon capo impermeabile ed una rinnovata fiducia per effettuare catture importanti ; se il lago presenta anche un discreto moto ondoso con presenza di brezze tese potremo dire di aver trovato le condizioni ottimali per una buona sessione di spinning rivolta al persico reale ed al luccio . Di recente ho trascorso qualche giorno sulle rive del Verbano ed ho profittato del clima fresco per ispezionare un tratto caratterizzato da una profondità di circa sette/otto metri con presenza sul fondo di strutture naturali come pietraie e tronchi d’albero ; questo spot negli anni mi ha sempre regalato belle catture sia di reali che di lucci e quest’anno ho deciso di affrontarlo con un’attrezzatura che fosse in grado di insidiare contemporaneamente sia l’uno che l’altro predatore . Mi sono avvalso di una canna in due sezioni di lunghezza mt 2,40 con un range di potenza effettiva compresa tra i 5 e i 15 grammi , abbinata ad un mulinello con bobina a gola larga di taglia 2500 caratterizzato da movimento fluido e frizione progressiva ; in bobina ho caricato dell’ottimo trecciato spessore mm 0,14 alla cui estremità ho connesso uno spezzone di fluorocarbon di spessore mm 0,28 che potesse mettermi al riparo anche dal possibile attacco del luccio . Gli artificiali ideali per questa combo sono rappresentati da cucchiai rotanti con teaser di piuma rossa della vecchia Martin del peso di gr 15 e da minnows Rapala modello Count Down da 7 , 9 e 11 cm ulteriormente appesantiti da me tramite una listarella di piombo applicata sulla parte della pancia e colorata di bianco . Entrambi questi artificiali vanno fatti affondare fino a raggiungere il fondale per poi essere richiamati uniformemente il rotante ed a piccole jerkate il minnow a stimolare il senso di aggressività dei pesci . Per quel che riguarda i percidi , la stagione di mezzo come l’autunno consente di  “muovere “ pesci anche superiori al chilogrammo di peso con grande divertimento in canna allorquando mettono in campo tutta la loro vitalità fatta di fughe rabbiose capaci di far stridere la frizione del mulinello . Un accorgimento importante è quello,  una volta ferrato il pesce , di allentare la regolazione della frizione per consentire un recupero “ morbido “ del pesce , senza il pericolo di perderlo per la lacerazione del suo fragile apparato boccale dovuto alla trazione violenta . Inoltre la natura gregaria del pesce , quasi sempre , è garanzia di catture multiple una volta individuato il branco . Pur realizzando con regolarità catture anche con il cucchiaio rotante , ritengo che l’attacco di un grosso persico sul Rapala sia quanto di più emozionante lo spinning nelle nostre acque possa offrire ; inoltre un artificiale di imitazione come il minnow è in grado di interessare anche qualsiasi altro carnivoro presente in zona come il luccio,  il lucioperca , il cavedano e perfino grossi agoni . Per il luccio l’approccio è il medesimo con una netta predilezione per l’uso del minnow che in questo caso può salire fino a undici  centimetri sempre ad assetto affondante e recuperato con jerkate più energiche atte a far spanciare il minnow consentendogli di emanare accattivanti lampi di luce oltre a vibrazioni a bassa frequenza . L‘attrezzatura di tipo “ light “ ci regalerà combattimenti molto divertenti con pesci anche di quattro/cinque chilogrammi di peso limitando al massimo il rischio di slamatura o di taglio del terminale che essendo in fluoro garantisce un’ottima resistenza all’abrasione . Tornando al nostro amico con le strisce , in verità esiste un’altra categoria di artificiali capace di farlo andare in sollucchero : gli shad siliconici . Queste fantastiche lures sembrano progettate apposta , nelle misure più contenute , per catturare persici reali e lucioperca . In commercio ve ne sono di due tipi , il primo tipo consiste in uno shad con , per così dire , la zavorra “ annegata “ nel corpo ed il secondo tipo ( che preferisco ) armato con un’apposita jighead di peso variabile . Appartenente a questa seconda famiglia è il Black Minnow della francese Fiiish che scelto nella lunghezza 9 cm , testina 10 gr e finitura kaki risulta veramente micidiale per i nostri “ tigrotti “. L‘azione di pesca da attuare varia a seconda se il predatore caccia a mezz’acqua o sul fondo e comunque consiste nel recuperare molto lentamente e in modo lineare per il primo caso e facendogli compiere piccoli saltelli sul fondo nel secondo ; in entrambi i casi l’attacco sarà deciso e converrà rispondere con una decisa e profonda ferrata alla quale seguirà un’esaltante combattimento . L’esito delle recenti uscite sul lago Maggiore non è stato esaltante per quel che riguarda la quantità di pesce catturato , tuttavia si è fatto apprezzare per alcuni persici di taglia catturati con il minnow ed un luccetto sui due chilogrammi di peso che dopo la foto di rito è tornato velocemente nelle acque del suo lago . La ragione dello scarso successo è da ricercare certamente nelle condizioni atmosferiche caratterizzate purtroppo da temperature estremamente alte per il periodo che hanno reso attivi i pesci solamente nei brevi cambi di luce . Questo tipo di spinning lacustre a persici e lucci con un andamento stagionale normale può protrarsi fino a tutto novembre con la concreta possibilità , mano a mano che sopraggiunge il freddo , di catturare pesci dalla stazza eccezionale come accadde a me l’anno scorso con un luccio di quasi undici chilli e diversi reali sopra il chilogrammo di peso . Mi riprometto dunque di fare ritorno sul “ mio “ lago nei prossimi giorni per tentare ancora la cattura di qualche pesce da ricordare nel tempo praticando uno spinning estremamente divertente con un’attrezzatura in grado di amplificare il divertimento e di esplicare il corretto gesto tecnico . In fondo il piacere della pesca non risiede solamente nell’istante della mera cattura , ma permette di gioire anche per il piacere di praticare la propria passione con attrezzi adeguati e commisurati alle proprie personali esigenze .


FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Collabora


Ti potrebbero interessare anche: