Tecniche

Guida ai bass invernali

Di Luca Quintavalla pubblicato il 18/12/12

Ebbene si,è tornato con le sue corte e fredde giornate,con le sue fitte nebbie, i suoi rami spogli, dopo una stagione ricca di catture è tornato l’inverno.

La maggior parte dei Bassmen italiani con l’arrivo della stagione fredda,riduce e di molto la frequenza di uscite mirate al centrarchide,per dedicarsi a pesci ,diciamo così, più attivi come lucci e trote o meglio a sistemare la propria attrezzatura aspettando che la nuova stagione abbia inizio. Ma c’è chi, a ragione o torto, non ne vuol sapere di fermarsi e continua a cercare il Bass anche quando il freddo gela il filo tra gli anelli.

Prima di tutto specifichiamo che il bass NON smette di alimentarsi nel periodo freddo siamo certi che rallenta di molto il suo metabolismo, si alimenta con meno frequenza, va in uno stato di semiletargo, ma questo non vuol dire che la sua cattura non sia possibile anche nel periodo freddo. Fatta questa importante promessa vediamo di capire quando e perchè il bass entra in questo stato di apatia, ma soprattutto  come cercare di catturarlo. Per prima cosa dovremmo prestare molta attenzione alle condizioni climatiche e tenere ben conto che il pesce ha momenti o come le chiamo io “finestre” di attività più o meno frequenti dove la sua attività predatoria è maggiore, mentre passa il resto del tempo in un atteggiamento di totale apatia.

La temperatura dell’acqua è il barometro del bass, quando scende sotto i 10° possiamo iniziare a pensare che il pesce abbia già preso posizione nelle zone dove svernerà e avrà un comportamento simile a quello menzionato in precedenza. In generale, le giornate soleggiate sono caratterizzate da freddo pungente e temperature ben al di sotto dello zero, quindi cerchiamo di scartarle, al limite concentriamoci nelle ore più calde, ma il sole invernale non scalda come quello primaverile quindi il bass ha finestre di attività estremamente ridotte.

Al contrario, le giornate nuvolose o i lunghi periodi piovosi, hanno temperature più alte soprattutto di notte e ridotta luminosità durante il giorno, queste saranno la nostra carta vincente, infatti la temperatura di notte tende a scendere meno e la bassa pressione rende i pesci più attivi.

In questi casi le finestre di attività del pesce sono più frequenti e quindi la possibilità di catturarlo sono molto maggiori. Il secondo fattore fondamentale per catturare bass in inverno…è il posto. Il bass tende a svernare in zone ben definite, difficilmente vaga in cerca di cibo, si concentra in zone particolari con molta profondità a ridosso di aree con molte vegetazione. Tende a preferisce scalini con pendenze ripide a 90 gradi dove sospende a diversi mt di profondità, poi in momenti particolari del giorno tende ad addentrarsi in zone con molta vegetazione a ridosso della riva in cerca di cibo.

Gli scalini sono fondamentali perché permettono al pesce di spostarsi dall’acqua profonda a quella meno profonda spendendo poche energie, preziose per la stagione fredda. In inverno è fondamentale essere nel posto giusto al momento giusto, dobbiamo sfruttare quei pochi momenti di attività quei pochi secondi utili dove il bass entra in caccia. Alcuni spot tipici invernali sono i ponti, le sassaie, le zone rocciose con ostacoli a ridosso e cerchiamo il foraggio, dove c’è foraggio c’è bass dove c’è cibo c’è bass in particolare nella stagione fredda. Se non riusciamo a trovare i bass, cerchiamo il foraggio il bass sarà nei paraggi.

Un altro fattore fondamentale è il colore dell’acqua, più l’acqua è limpida più il bass tenderà a scendere in profondità, i raggi solari in acqua chiara tendono a scaldare anche gli strati inferiori che di norma sono sempre più caldi quindi il bass li preferirà, in condizioni di acqua velata o torbida al contrario il pesce lo troveremo in zone più superficiali e con una buona quantità di ostacoli e riparo. Teniamo conto di questo, scartiamo più acqua possibile e concentriamo i nostri lanci in zone più redditizie.

Nella stagione fredda concentrate le vostre uscite nelle piccole cave e nei fiumi, i bass sono più attivi dove c’è presenza costante di corrente, questa fa spendere molta più energia e quindi devono alimentarsi con costanza, le piccole cave sono più semplici da capire ed è più facile selezionare alcune zone che crediamo redditizie, concentriamoci nelle sponde rivolte a nord…esse battute dai venti da sub più caldi risulteranno più gradite al nostro amato centrarchide.

Esche e tecniche :

Ci sono diverse correnti di pensiero sulle esche e le tecniche da utilizzare nella pesca invernale, personalmente essendo un power fishermen, adatto la mia tecnica anche nella stagione fredda, con qualche accorgimento chiaramente. Le mia esche preferite sono è il suspending jerkbait, seguita a ruota dal crankbait e infine le swimbait in gomma di dimensioni medio piccole. Se non ho risultati con queste esche di reazione passo alla pesca finesse (drop shot, split shot, wacky rig) Jerk, crank e swimbait mi permettono di sondare molta acqua e insidiare il pesce che è in attività, inoltre il bass in inverno segue spesso i branchi di pesce foraggio quindi una imitazione di pesce è a mio parere la scelta azzeccata.

Utilizzo il jerk in zone ripide come muri, piloni di ponti o sponde sassose ecc, oppure attorno a zone di acqua bassa con scalini profondi nei paraggi. Il jerk è l’esca perfetta per l’inverno, ha movimenti scattosi e rapidi, resta tanto tempo nella strike zone e assomiglia al foraggio del bass…beh direi veramente fantastica!

Per quanto riguarda il crank è la mia esca preferita per le sassaie facendolo colpire più ostacoli possibili e fermandomi ogni volta che tocco il fondo. LA preferisco quando pesco zone ricche di sassi e rami. La swimbait è un’esca che utilizzo quando pesco su strutture sommerse con presenza di ostacoli, recuperata lentissima è ideale poiché resta molto tempo nella “strike zone”. Sono convinto che in certi momenti la swimbait che lavora a mezz’acqua scatena l’aggressività del bass anche nel periodo freddo, soprattutto negli esemplari di grosse dimensioni.

Nelle sassaie e nelle zone con vegetazione entra in gioco anche la pesca con esche siliconiche, il finesse è un’ottima tecnica per l’inverno, il drop shot in particolare fa sostare molto tempo l’esca nella strike zone stimolando il predatore all’attacco. Anche il microjig nelle zone ricche di gambero può fare la differenza, non dimenticatelo, soprattutto recuperato lentissimo sul fondo. ultimamente sto pescando molto con il PILUM JIG della nuova marca LEGIO. Infine, il caro è vecchio ondulante recuperato in verticale sopra le palle di foraggio può risultare decisivo quando le “ finestre” si aprono.

Colorie modelli:

Con esche siliconiche preferisco colori naturali, su tutti, watermelon, green pumpkin ,brown,ma in certe occasioni un colore vivace tipo chartreuse  o il bianco possono dare ottimi risultati soprattutto in acque velate. IL FINESSE WORM  DELLA V & M  è la mia esca preferita, recuperata lentissima a drop shot. La conformazione della gomma permette di restare sospesa per lunghi periodi. A wacky il verme chiamato F4 della HAG’S TORNADO permette una discesa molto naturale e e adescante. Spesso si rivelano decisivi piccole imitazione di pesce foraggio come il CASTAIC BABY JERKY J, veramente letale in certe situazioni.

Per quanto riguarda i crank preferisco colori naturali come shad o crawfish se pesco in zone con molto gambero, occasionalmente chartreuse in caso di acqua velata. Non possiamo non citare RC2 della Luck e Strike, crank silent progettato da uno dei più famosi bassmen di tutti i tempi : Rick Clunn. Il movimento è molto adescante e dalle dimensioni perfette per la stagione invernale. Inoltre la nuova serie MARIA Freshwater regalo un paio un crank dalle ridotte dimensioni veramente interessanti, chiamato MC-1 DF che permettono diversi affondamenti.

Per quanto riguarda i suspending jerk e le swimbait cerco di imitare il più possibile possibili al foraggio presente e così ci dobbiamo regolare anche per le dimensioni. Di solito le misure medio piccole sono ottime ma occasionalmente, se dobbiamo andare molto in profondità anche un 9 cm con paletta affondante risulta una gradita sorpresa. Impossibile non parlare della serie XRM della Reaction Strike e sempre della stessa marca XDM dedicato appositamente alla pesca invernale. Sempre della serie MARIA JAPAN molto interessanti le serie MJ e MS.

Per quanto riguarda le swimbait la mia preferita è la Castaic Jerky J Swim innescato con l’apposito amo piombato e recuperata lentissima, regalo catture da record!

Recuperi e attacchi:

Per le esche siliconiche il recupero dovrà essere estremamente lento e con frequenti e lunghe pause ( anche 30 secondi), dovremo cercare di stimolare il bass ad attaccare, ma senza costringerlo ad inseguire ed a perdere energie preziose. La mangiata potrà essere sia strappacanna che impercettibile,dipende dall’attività del pesce in quel momento. Per i suspending jerkbait il recupero è la chiave di tutto, dovrà avere una cadenza regolare e ritmica con frequenti e lunghe pause ( jerk jerk pausa…jerk jerk pausa…) la pausa anche qui può variare dai 10 o più secondi, l’attacco arriverà quasi sempre nel momento in cui si è in pausa… quindi mi raccomando tenete il filo in tensione per poter avvertire la minima tocca! Per il crank preferiremo un recupero lento sul fondo, cercando di fare incocciare più ostacoli possibile e fermandosi una volta colpito uno di essi…anche qui la mangiata arriva sullo stop.

Un fattore chiave molto sottovalutato è lo scent, questo prodotto molto snobbato è a mio avviso spesso decisivo soprattutto in posti con molta pressione di pesca. Ormai le ditte del settore si sono specializzate anche in questo campo, ci sono scent ( io utilizzo la marca JJ’s Magic http://www.jjsmagic.com/index.htm ) che permettono di colorare e aromatizzare le esche in maniera permanente modificando addirittura la struttura molecolare della gomma per farlo sembrare ancora più reale. Aroma migliore senza dubbio l’aglio, seguito dall’anice. Lo scent permette al bass nei casi di abboccate subdole di non sputare l’esca e di trattenerla il più possibile per darci il tempo di ferrare in tutta sicurezza quindi in inverno quando il bass tende a mangiare male e poco convinto ci può dare una grossa mano.

Che attrezzature usare?

Direi che in questa stagione non c’è bisogno di portarsi un mare di attrezzature e di canne,bastano 3 canne  ma di quelle giuste: una da spinning da utilizzare con piombature leggerissime ( in questa stagione 1/16 oz. non è certo un delitto…) ,una da crank/jerkbait di lunghezza media con azione media e una di azione Mh per le swimbait. Airrus Comatrix 2.0 è al serie che utilizzo per queste tecniche, in particolare la CX2S671M per il finesse, la CX2671MH per i jerk medio piccoli e la CX2C681MH per le swimbait.

Il filo, consiglio un buon fluorocarbon, nel diametro di 6/8 libbre per la canna da spinning, e un 10 massimo 12 libbre per le attrezzature da casting, non c’è bisogno di fili “estivi”, in questo periodo dimentichiamoci che il Bass sia l’indomito combattente della stagione calda,la difesa è decisamente meno cattiva. Ricordiamoci  di non utilizzare il fluorcarbon durante l’utilizzo dei suspending jerkbait, in questo caso l’azione suspending verrebbe annullata dall’affondamento del fluoro. Per la marca Sunline fa sempre parte del mio arsenale, sia nella serie shooter, che nella serie Technician. Ami andrei con ami ridotti e affilatissimi, ODZ è una marca molto interessante che sta sfornando ami e testine piombate da wacky veramente interessanti e affilatissime.  La pesca del Bass in inverno è dura e spesso e volentieri i cappotti sono in agguato,ma credo che la soddisfazione di catturare un pesce sotto la neve o a temperature polari sia un’emozione che vi scalderà il cuore ed anche una sola mangiata vi farà dimenticare la fatica accumulata in una fredda giornata invernale!

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