Di Sandro di Cesare pubblicato il 27/12/12
Siamo sulle sponde di un grande bacino artificiale creato nel lontano 1939 dallo sbarramento del fiume Turano con una diga imponente di ben 70 metri. Viene detto anche lago di Posticciola, dal nome della località in cui sorge la diga che alimenta la centrale elettrica di Cotila. Si trova a 536 metri di altitudine ed ha una forma allungata con molte insenature, proprio come il suo gemello (più grande), ovvero l’altrettanto affascinante lago del Salto. I due laghi sono separati dal boscoso monte Navegna, forato da una galleria di 9 chilometri che collega le sponde dei due invasi. Il Turano ha un perimetro di 36 chilometri e una superficie di 5,6 chilometri quadrati. Si differenzia da quello che abbiamo chiamato il suo gemello per una penisola che svetta proprio sul punto di massima ampiezza su cui sorgono le rovine del castello del drago, il simbolo dell’ormai decaduto paese di Antuni, di fronte a Castel di Tora.
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