Itinerari Italia

Il Lago Sirio

Di Walter Scandaluzzi pubblicato il 09/11/10

Il lago Sirio fa parte dei cinque laghi della Serra d’Ivrea di origine glaciale: il progressivo ritiro delle nevi,durante l’ultima grande glaciazione, ha scavato una serie di conce oggi occupate da questi piccoli laghi. Il Sirio e’ probabilmente il piu’ grosso di  essi; i dati relativi al bacino dicono che la sua lunghezza massima e’ di quasi 1000 m per una larghezza attorno ai 450m, un perimetro di circa 3,5 Km. L’area e’ di 0,29 KM quadrati; profondità massima attestata a 43m con una media di 18, lo alimentano oltre alle acque piovane  una discreta sorgente che rende l’elemento liquido di buona fattura tante e’ che nella stagione calda e’ meta di numerosi bagnanti, la navigazione e’ permessa solo ai soci del club dei canottieri ed e’ quindi buona cosa informarsi se si indente usare il belly boat cioè il ciambellone. Poche le case lungo le sue rive oltre al centro canottieri e a due lidi. La strada lo costeggia  verso sud e permette di osservare la riva opposta e costatarne la sua altitudine selvaggia visto che il bosco giunge  a ridosso dell’acqua e grandi rocce lo delimitano in alcuni punti. Circondato da un bosco di ontani l’incantevole bacino costituisce un rifugio ideale per tante specie animali e vegetali come i germani reali,gallinelle d’acqua,rane raganelle. Quale casa e isolate fattorie spuntano qua e la con ingressi privati. Verso nord ovest spicca in lontananza il castello di Montaldo Dora e su un punta rocciosa a sud il Romitorio di San Giuseppe, mentre a nord est domina l’imponente Serra. Essa è una collina morenica lineare lunga quasi 25 Km che sembra incombere sul piccolo lago; è la più lunga d’Europa partendo da Biella. Passando alla pesca, che è quello che ci interessa di più, cominciamo a dire che oltre alla licenza governativa ci vuole la FIPSAS e il tesserino segna cattura della provincia di Torino facilmente nei negozi in loco, specialmente a Montaldo Dora da Giancarlo Terrin in corso Marconi 36 tel 0125- 651451. Le specie ittiche presenti sono molteplici anche se la loro cattura non e’ certo molto facile , durante una gita serale vedemmo, con nostro grande stupore, la presenza di due grandi anguille, nel cestino di un locale che stava pescando le trote immesse dalla sezione provinciale. In effetti la FIPSAS Torino immette un discreto numero di salmonidi sotto forma di trote iridee proviamole quindi con la bombarda come se fossimo in normale laghetto a pagamento. A seconda della stagione le iridee stazionano a diverse profondità ed è quindi avere a disposizione svariati di questi “aggeggi” ricordiamo che la sigla apposta sulle stesse indica in primis il peso fuori dell’acqua e in secondis quello in acqua. Ad esempio: una sigla 10-Gr 2 vuol dire che pesa 10 gr ma in acqua agisce come un piombo di 2 gr. Indicativamente questi pesci in inverno stazionano a poca profondità e vicino riva, in primavera a mezz’acqua ,in estate a profondità elevate vicino alle sorgenti fresche d’acqua. In autunno le troviamo a galla ove spesso sono abbastanza restie ad abboccare in via di massima cominciamo con una lenza madre dello 0,22 bombarda gommino salva nodo, girella tripla e finale dello 0,18 lungo 120-150 cm a cui legare un amo del numero 8 dove innescare due camole del miele in modo che girino durante il recupero.
Notati e presi dei discreti persici reali col normalissimi rotanti argentanti.
Lontani dalla mia vista GROSSI Black Bass sicuramente oltre i 2 kg facevano impazzire altri colleghi che provavano di tutto.
 Colorati e grossi persici sole fanno da “solazzo” ai giovani pescatori. Qualche pesce gatto fa la sua apparizione alle lenze a fondo.
Al Bar lungo la strada qualche foto accerta la presenza di carpe , che non si possono certo assumere a record del carpfishing, si attestato vicino ai 10 kg sicuramente. Documento foto di una piccola carpetta presa a mosca in un dopo pranzo (?) e cavedani all‘inglese o con bolognesi con galleggiante scorrevole. Pasturazione a bigattino con fionda e sfarinati. Finali dello 0.10 con ami dello 0.20/22 per il cavedano mentre si può essere meno fine per le scardole. Con acqua calda troviamo le scardole sui 2-3 metri sotto ma scendono di molti nei mesi antecedenti e precedenti.

Non è un lago dalle grandi catture, ma eccetto nei pomeriggi afosi(dove i ragazzini della zona affollano le rive), dalla grande tranquillità ove si ritrova l’ atmosfera magica della pesca e qualche pesce lo si aggancia agendo con accuratezza.

Il lago lo si raggiunge da Piazza Balla a Ivrea e si svolta in via monte Stella ove vi è il mercato.

http://www.fipsasto.it/


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