Tecniche

Il risveglio dei ciprinidi

Di Andrea Cena pubblicato il 19/05/15

Finalmente sembra arrivata la primavera e con se tutti i suoi frutti: i colori sgargianti dei fiori, gli odori e, cosa ancora più importante, l'aumento della temperatura dell'acqua. I Ciprinidi iniziano a spostarsi verso le zone di alimentazione in cerca di cibo, siamo quindi in cerca di uno spot che presenta un fondale leggermente fangoso coperto da qualche alga, habitat perfetto per insetti e vermi, su cui imposteremo la nostra sessione. E’ molto importante sondare le spot utilizzando un marker al fine di individuare la profondità corretta a cui insidiare le carpe e tramite l’utilizzo di un pasturatore possiamo creare un piccolo “tappeto” di esche molto attrattive sia dal punto di vista olfattivo ma soprattutto visivo.

Per quanto riguarda il terminale da utilizzare sono sempre orientato verso una soluzione semplice, verso un "grande classico" ad esempio un blow out rig con un termorestringente per incrementare la rotazione dell'amo o un hair rig sempre abbinato ad un termorestringente. Un terminale pop-up con anellino può essere una valida alternativa per incrementare l’approccio “visivo” della strategia di pesca. Terminali complicati non sempre sono più efficaci di quelli tradizionali ma soprattutto tendono ad aggrovigliarsi maggiormente nel lancio o a stendersi in modo meno efficace sul fondale compromettendo la sessione di pesca.

 La scelta dell’innesco è molto importante e può variare a seconda della situazione; prediligo molto inneschi bilanciati soprattutto quando i pesci sono diffidenti anche se talvolta utilizzo esche galleggianti per stimolare la curiosità dei pesci e per sollevarmi leggermente dal fondo quando è coperto da un limo puzzolente o da piccole alghe.

Solitamente corredo il mio innesco con un piccolo stick contenente un mix naturale bagnato con degli attrattori al fine di creare una microzona di interesse per i pesci e, in seconda battuta, ridurre le possibilità di groviglio del terminale durante il lancio o l’affondamento in acqua. Il mix che prediligo è composto da delle granaglie ben cotte (molto digeribili), pellets di varie misure e sfarinati da fondo. 

E’ molto importante bagnare il tutto con liquidi “pva friendly” poiché altrimenti scioglieremmo il sacchettino in PVA. La mia sessione tipica ha la durata di 24 ore, sufficienti in molte situazioni per divertirsi con qualche Ciprinide. Ovviamente prima della sessione tutto deve essere studiato e preparato solo così la teoria può risultare efficace. Attendiamo ora l’uro dell’amato segnalatore il quale non tarderà ad arrivare se il tutto è stato effettuato senza tralasciare alcun particolare ... BIIIIIIIIIPPPPPPP


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