Tecniche

Incontro con il sindaco di Colli sul Velino per il lago di Ventina

Di Mauro Pitorri pubblicato il 06/04/11

CRAZY CARP RIETI

Incontro con il sindaco di Colli Sul Velino (RI) Alberto Micanti, sulle problematiche del lago di Ventina

Il 30 marzo c.a. , il Crazy Carp Rieti sede CFI, ha incontrato Alberto Micanti sindaco di Colli Sul Velino (RI), per il club l'inossidabile Mauro Pitorri si è recato nel palazzo del comune per ascoltare e offrire supporto alle problematiche esposte dal sindaco.

Nell'incontro che ha avuto toni cordiali e spirito di collaborazione, il sindaco ha evidenziato ed esternato al Pitorri alcune argomentazioni non trascurabili, legate all'attività della pesca sportiva praticata sul lago con chiari riferimenti alla disciplina del carpfishing.

Questi problemi purtroppo hanno un fondo di verità concreto, e stanno mettendo a dura prova la comunità di Colli Sul Velino dove una radicata storia territoriale, lega i paesani alla pesca sportiva in maniera sentimentale.

Il sindaco ha manifestato fermi disappunti su questi comportamenti poco civili, balenando l'estremo rimedio della chiusura della pesca nel Lago.

Esternando, anche quanto un luogo così particolare potrebbe essere invece fruito civilmente da tutti, per il quale il comune ha già creato delle piccole opere atte a ricevere turismo di vario genere e con altri progetti in fase di studio, dove la pesca è in primo piano a patto che si trovi una forma di regolamentazione seria della stessa.

Da parte del club si è cercato di far capire al sindaco quanto sia importante e pieno di sane regole il mondo del carpfishing, dove la grande educazione, legata ad un alto senso civico che contraddistingue la maggior parte dai carpisti, purtroppo spesso per comportamenti poco civili di pochi tutto il movimento ne paga pegno.

Nell'incontro inoltre, Pitorri ha proposto un progetto "pesca-disabili", vista la logistica naturale del lago di Ventina particolarmente adatta ad un accesso facilitato per i portatori di handicap.

Con una sensibilità lodevole il sindaco si è reso disponibile per una progettazione di questo tipo, confermando che da tempo la sua giunta aveva già pensato ad una cosa del genere, estendendo il progetto "pesca-disabili" anche sul Canale di S.Susanna, dove tra le tante iniziative del comune di Colli sul Velino, un'associazione locale "nuova associazione pesca sportiva", presieduta dall'attento Sandro Isidori (che da anni gestisce egregiamente un tratto del S. Susanna), già pronta da tempo per partire con il progetto.

L'incontro si è concluso con una stretta di mano, con la quale si sono fissati ulteriori incontri per cercare di trovare soluzioni serie che possano dare benefici sia al territorio che alle tante persone "pescatori e non" le quali vogliono vivere il meraviglioso lago di Ventina con serenità.

Crazy Carp Rieti

"Il mio pensiero"...di Mauro Pitorri

È stato difficile, anzi oserei dire titanico, nell'incontro con il sindaco, provare a difendere il mondo del carpfishing e della pesca in generale dinanzi a tanta inciviltà, perché oggi, sfortunatamente ne sono un testimone diretto dove per la villania di pochi siamo tutti da mettere al patibolo. Purtroppo per me, sono 14 anni che non pesco più nel lago di Ventina, da quando Filippo Strazzeri, carpista ed amico siciliano, durante una sessione lasciò la sua vita nelle acque del lago. Nella mia mente ancora oggi c'è quella buia solitudine che mi vide seduto a fianco di Filippo esanime per tutta la notte, in attesa della macchina burocratica. Oggi il ricordo di Filippo è ancora vivo con il memorial che il Crazy Carp Rieti organizza con passione e rispetto da 13 anni, dove metto il mio cuore per non dimenticare. Il lago di Ventina è stato per me un teatro naturale per la pesca da sempre, dove ricordi bellissimi mi fanno ancora vedere adolescente e pieno di passione con la canna da spinning alla ricerca di qualche luccio, che cercavo di insidiare dalle storiche passerelle in legno oggi completamente scomparse. Poi il carpfishing, mi ha portato ad affrontare questo meraviglioso lago a quel tempo illibato, con ricordi oggi indelebili, dove il silenzio, la tranquillità, l'emozione e la natura sono stati maestri che mi hanno plasmato come carpista. Due o tre volte la settimana, quando per lavoro o per non dimenticare sono solito costeggiare il lago, spesso mi soffermo ad ammirarlo per un tempo che seppur breve sembra infinito nella mia anima, mi rendo conto di quante stagioni l'ho visto "vestirsi e spogliarsi" di colori, senza avere la forza di ritornare a bagnare le mie canne da pesca nel suo cuore. Questo mio pensiero introduttivo, spero possa far comprendere ai tanti "rampanti" di oggi, che dietro a luoghi come il Lago di Ventina ci sono sensazioni di tanti pescatori che hanno colto sfumature fatte di rispetto, silenzio e momenti, trasformate in ricordi profondi, che ognuno nel suo tempo dovrebbe cercare con semplicità per ricordare in futuro. Qualche giorno fà, nel costeggiare il lago in macchina il mio sguardo è stato attirato verso la sponda opposta dove decine di metri di canneto palustre erano stati tagliati per creare probabilmente spazi per la pesca. Sono rimasto amareggiato nel vedere tutto quel canneto tagliato e i resti ammassati sul prato, così ragazzi!!!.... è davvero troppo tutto ha dei limiti. (vedi foto) Questi limiti li ho visti superati anche dopo una breve passeggiata lungo le sponde dove spazzatura di ogni genere è visibile di tanto in tanto un po' dappertutto, fino a constatare l'inciviltà più totale all'interno delle case in legno per l'avvistamento degli uccelli, ridotte veramente ad una discarica. (vedi foto). Credo veramente che sia arrivato il momento di ristabilire la legalità ma soprattutto il senso civico, che deve essere ricordato a quanti maltrattano un bene comune. Non mi sento di colpevolizzare solo i carpisti di quanto in questi ultimi anni il lago ha subito, perché seppur la tanta inciviltà di alcuni che mette a dura prova la stragrande maggioranza, che invece si comporta secondo il codice etico della nostra disciplina, c'è anche da dire che altri pescatori in genere o persone che usano il lago per passare una giornata all'aria aperta, in maniera proporzionata senza dubbio contribuiscono al degrado.

Ho visto che il sindaco ha nuovamente esposto lungo tutto il perimetro del lago un'ordinanza (che da seguito ad altre già in passato emesse), con la quale vieta ogni forma di campeggio; ritengo questa ordinanza personalmente legittima almeno fino a questo momento, ma non credo che sia questa la giusta via da percorrere per la risoluzione del problema. L'inciviltà delle persone sui beni comuni, quanto è vero che va combattuta con ogni mezzo e risorsa, è tanto altro vero che esiste un'alta forma di inciviltà che va contrastata, come quella dello sperpero del denaro pubblico per opere e progetti mal realizzati dalle amministrazioni. Già!!!... perché se devo dirla tutta le case in legno per l'avvistamento degli uccelli costruite sul lago di Ventina, fanno parte sicuramente di un progetto ambizioso di sviluppo turistico, ma in realtà non servono a nulla. Queste casette non solo, sono sprovviste delle apposite fessure vista lago che dovrebbero permettere l'avvistamento dei volatili, ma dopo la loro realizzazione sono state lasciate completamente abbandonate al loro destino dove rovi e sterpaglie ne impediscono qualsiasi forma di utilizzo turistico. Poi, per non parlare dei due barbecue costruiti in muratura nella bella e verde spiaggetta, che a mio modesto parere hanno inquinato uno scorcio paesaggistico unico. Ho toccato questi argomenti con il sindaco di Colli sul Velino, che ha condiviso con me il disappunto su tali problemi, con la volontà di trovare la soluzione per progetti dove anche lui stesso è stato spettatore. Personalmente come ho sempre fatto sono pronto a mettere a disposizione il mio tempo, la passione, e la faccia ma poco si può fare se tutte le parti in causa non si mettono in un tavolo per pianificare progetti e gestioni che possono aprire la strada a chi in maniera sana vuole vivere il lago di Ventina, ma nello stesso tempo quella strada deve essere chiusa a chi non comprende e rispetta un luogo cosi bello e fragile.

Mauro Pitorri


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