Racconti

La prima volta a pesca di Gabriele Paolicchi

Di Gionata Paolicchi pubblicato il 05/09/10

Difficile per un papà spiegare certe emozioni, difficile per uno che nasce pescatore e che fa della sua passione un lavoro, pensare che un domani, forse, anche tuo figlio condividerà il tuo stesso hobby ed insieme andremo per il mondo a pesca di Tarpon e Marlin. Sono passati quattro anni e mezzo da quando Gabriele è nato, dopo due mesi gli avevo già comprato tre canne da pesca… nonostante questo la mia tattica per farlo avvicinare alla pesca era ben impressa nella mente e studiata nei minimi particolari da secoli: per evitare che il figlio vada in “overdose” di pesca, farò in modo di avvicinarlo alla pesca tardi, facendogli chiedere a lui di venire a pesca con Papà invece di trascinarcelo come io vorrei, sin da piccolo. Allora mi “invento” la regola base: non puoi venire a pesca fino a quando non hai 7-8 anni tanto che quando i miei amici incontrato Gabriele e gli chiedono  “ma vai a pescare con il babbo?” lui risponde “non posso ora, vado quando avrò 7-8 anni”.

E secondo voi potevo attendere altri 3 anni io? Non ce la faccio più, scoppio, vedo poi il mio amico Ighli con i suoi figli di 5 e 7 anni e catture clamorose e mollo il colpo, chiamo Ighli ed organizziamo un uscita con Gabriele, che peraltro, l’anno prima in Austria, si era distinto come guadinatore dei miei Barbi in Drava ed avevo resistito a non dargli la canna in mano con grande sacrificio spirituale. E’ fatta, ci troviamo al laghetto, anche se Gabriele non vuole venire perché dice di non avere ancora 7-8 anni, lo convinco dicendo che guarderà me. Appena arrivati, tanta era l’emozione in me, Ighli mi dice subito se fossi pazzo a far pescare Gabri con una bolognese di 5 metri! Cavolo! Non c’avevo pensato! Quella era la mia canna e non quella di Gabriele che ho comprato oltre 4 anni fa!!! Come ho fatto a dimenticarla??? Ighli mi presta una sua quattro metri fissa con elastico, sicuramente migliore per pescare le carpe nel sottoriva per un pescatore totalmente inesperto. Intanto Niccolò prende già un pesce… ecco che a Gabri tiro fuori la mini sedia con i pesciolini disegnati che penso di aver comprato quando Gabri era ancora in pancia… gli piace molto, non l’aveva mai vista, lo metto seduto di fronte a me e gli metto la canna in mano… non dice nulla e pesca… non facile fargli tenere la canna ferma e il galleggiante nel solito posto, è un caldo allucinante ed i pesci collaborano poco.

Si tira del mais e Niccolò passa sul due a zero in scioltezza, segnalando a gran voce il parziale. Ma Niccolò ignora la competitività di Gabriele, che ad onor del vero nessuno gli ha inculcato, ma lui vuole sempre fare sfide e gare… con chiunque per qualsiasi cosa… quindi Gabriele, tipo Stallone in “over the top” quando gira la visiera del cappellino, mi guarda e mi dice “babbo dobbiamo vincere!”. Non fa in tempo a dirlo che lo spirito di Milo, Falsini, Trabucco e tutti i campioni della pesca al colpo messi assieme, entrano in me nello studiare la miglior tattica di pesca… ed ecco che anche Gabriele ha il pesce in canna e poi un altro, pareggio! Il primo lo recuperiamo assieme, il secondo lo lascio da solo con Ighli che guadina, poi ancora Niccolò ed un altro, cavolo, siamo 4 a 2, Gabri si infiamma, ecco il 4 a 3 e poi ecco scomparire i pesci ed il caldo ci fa desistere. Smontiamo tutto, Gabri mi chiede: “babbo abbiamo vinto?”, dico “no Gabri, ha vinto Niccolò 4 a 3! Ma sei stato bravissimo”. Gabri inizia a piangere, lo rincuoro, faccio di tutto per dirgli che non sempre si vince ecc, ma quando Gabriele inizia a dire “allora non vengo più a pesca”, Papà Ighli terrorizzato esclama: “ no Gabri, hai vinto te 3 a 2”.

Ecco che Gabri smette istantaneamente di piangere (Hollywood per lui è roba da nulla) e dice “allora ho vinto? Ok allora possiamo tornare a pesca quando ho 5 anni e non 7-8”. Ma pensa te che gli frulla nella testa a quel piccolo ometto! Mah! Comunque, la regola del 7-8 è stata abbassata a 5 grazie alla furbata di Ighli, quindi nei prossimi mesi nella mia casetta della pesca ci sarà un fiorire di canne da pesca per Gabriele di ogni misura, forma e colore, che volete farci, mica dovrò essere io l’unico papà bravo ed intelligente che avvicina il bimbo in modo altrettanto bravo ed intelligente alla pesca? Ahimè non ce l’ho fatta, non ho resistito! Ma il ragazzo promette bene e se anche da grande non sarà un pescatore, ma un calciatore, o un ballerino, o un maratoneta, o un pigro patentato, sarò contento lo stesso…

mica ci credete vero a quello che ho detto ora??? Ah, ecco, se no vi si può raccontare proprio tutto!!!


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