Racconti

L'apertura di Claudio

Di Claudio Consonni pubblicato il 06/03/13

L'apertura non mi ha mai coinvolto più di tanto, anche se poi visto che il fermo dura da qualche mese se appena posso faccio un salto vicino a casa nelle valli bergamasche o bresciane. Sono posti molto belli e mi fa rabbia pensare a quanto potenziale hanno e... non viene sfruttato... Col fido socio saltiamo pari pari le zone di semina pre apertura,  non ci crediamo "superiori" o schizzinosi ma  è che vedere pescare in 4 o 5 in una pozza di 4 metri mi mette una tristezza infinita e poi vorrei pescare pesce non dico ..nato in fiume ma almeno seminato dopo la chiusura in modo che abbia possibilita' di colonizzare più posti e soppravvivere....

Una dell aperture + belle che ricordo e' stata anni fa sul Dezzo in Val di Scalve... ero ancora uno spinningofilo in procinto di passare all pesca a mosca . il socio era malato e cosi' sono partito solo e prestissimo, quando sono in tensione da pesca punto la sveglia alle 6 e alle 4 sono li arzillo come un grillo ..allora dopo un po ' mi alzo e parto con calma .. Viaggio tranquilo ma arrivato a Bergamo decido di saltare il Serio e tornare sul Dezzo che non vedo da 2 anni e dove ho imparato la pesca a spinning della trota. Un torrente difficile , almeno per quanto riguarda i movimenti, incassato come e' tra 2 pareti   di roccia e la strda dettaVia Mala per la
pericolosità, ma anche perchè pescare a spinnig in torrente non e facile, animare un artificiale mentre scende con la corrente non si impara subito .. Anche se mi fermo per 2 caffè  arrivo che e' ancora buio.... parcheggio in una delle poche piazzole e mi vesto ... sono un po' preoccupato , anche al buio si vede che c'e' ghiaccio ovunque  e tira un'aria che ti sega in 2. Infatti non incontrero' nessuno per tutto il giorno. Scendo nel bosco scivolando un paio di volte ed arrivo al torrente.. beh .. almeno non e' alto come temevo, anzi ... e' limpido. Parto con un  rotante leggero del 2 ma poi capisco che non sono sul fondo e passo ad un Martin vespa rosso da 9 grammi .. questo si che lavora bene. Arrivo ad una pozza stupenda con una bella corrente  in entrata e due lame ai lati e prima di lanciare penso  a dove puo' essere la trota, in questi ambienti si hanno 1 o max 2 lanci , se sbagli sputtani la buca e per 1 ora.. li e' un deserto... Decido il lancio proprio sotto il sasso che delimita la corrente in ingresso e cerco di far girare subito il martin anche mentre scende portato dalla corrente e mentre cala verso il fondo , non e' facile con un lancio a pendolo centro lo spot e parto col recupero "mirato".

Arrivato a 1 metro da fine buca e vedo l'ombra che segue l'esca... devo decidere cosa fare  e l'istinto  mi porta  a far rallentare di botto il rotante per poi ripartire di slancio ... è fatta, la trota che non pareva convinta scatta come una molla... e' una fariotta sui 28 cm , per il posto gia' molto bella.  Salendo e traversando spesso e con fatica il torrente tra cascate di ghiaccio e roccie scivolosissime capisco che i pesci ci sono ma non sono molto attivi, vedo spesso che seguono ma non attaccano se non stimolati a farlo. lo stop and go pero' funziona .ancora 7 o 8 volte...... Arrivo in un posto dove c'e' una cascatella di 3 metri che alla base ha una pozza di massimo 2 metri di diametro che poi scarica verso il torrente sottostante, per arrivarci devo salire qualche metro nel bosco... Non so perche' ma penso che anche li ci possa essere un pesce e me lo immagino piccolo. Decido di provare, ma credo che il rotante sia troppo e scelgo invece un gig che e' una  delle mie prime schifezze , una via di mezzo  tra una ninfa pelosa e un twister da cava, li faccio io ritagliando la coda a falcetto da una pelle di daino e poi facendo un corpo in dubbing con la testina piombata da 3 grammi  e 2 occhietti .... Prima del lancio ,  o meglio dellz posa , penso che se c'è un pesce  sarà poco più grande dell' esca.... mi metto ben nascosto dietro ad una pianta e lancio a pendolo proprio sotto la cascata ... sento che scende e tocca il fondo, penso che sara' ameno 1 metro e mezzo , non pensavo ..... tendo il  filo e do due colpetti timidissimi, non voglio uscire subito dallo spot.o .... al terzo saltello  mentre sto pensando .. " ma che cosa cavolo faccio...?!?! "  sento la botta  decisa... mi pare anche potente ed infatti resta sotto la cascata e  anche se forzo un poco capisco che il  filo del 16 e' a rischio .... la tengo mentre combatte  nel poco spazio che ha anche se non molla e tiene il fondo , non riesco a vederla . Un paio divolte temo di perderla sentendo che struscia sul fondo ghiaioso ma dopo poco e' esausta e sale . Una fario sui 40 cm, magra da far paura con un testone enorme ,  ma bella , vera, di quelle scure con poche macchie rosse.
La recupero e la guardo , nella fretta non ho portato la macchina fotografica ed il cellulare è ancora di quelli senza fotocamera... peccato... ma tanto so che restera' impressa nel mio ricordo.

Non so se rilasciarla ancora li dentro o portarla nel torrente più in basso, forse era rimasta bloccata li  Ma poi ricordo che quella cascate e' sempre piena  d'acqua e se ha scelto di vivere li ci sara' un motivo....... la rilascio.


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