Racconti

L'apertura di Gugliemo

Di guglielmo vincenti pubblicato il 06/03/13

Uscita di casa nemmeno troppo presto, intorno alle 7,45 (tanto nevicava)  monto l'attrezzatura una canna "palu' minimosca" teleregolabile,  molto versatile, inizio con una ninfa piombata regalatami dall'amico stelio di manno, grande costruttore!!
 
scendo nel torrente vezza poco sopra l'abitato di pontestazzemese, la neve scende copiosa, addirittura mi si accumula sulla canna e sul braccio steso nella passata, faccio alcuni raschi e qualche buca ma niente.decido allora di spostarmi nel no-kill loc.luchera ma nonostante abbia cambiato diverse ninfe ancora nulla, incontro anche  alcuni tocchisti poco sopra e anche loro mi confermano la totale assenza di attivita'. desolato intorno alle 10,30 torno a casa.


Nel pomeriggio una telefonata all'amico Alberto Tartarelli mi fa' tornare la voglia di riprovarci, un piccolo tratto sotto l'agraria a pontestazzemese non regala niente di nuovo,sia con la secca (vista la leggera schiarita) che  con la ninfa, la giornata si preannuncia all'insegna del piu' classico dei cappotti,pazienza.
l'idea alla fine e' quella di terminare la giornata al disopra dell'abitato di cardoso,piu' per un sopralluogo che per vera speranza di catture, continuiamo a sondare le piccole buche senza il benche' minimo cenno di attaco,e intanto ricomincia a nevicare, poi ad un tratto, finalmente, quando ormai si pensava all'uscita definitiva dal fiume un attacco alla mia ninfa , non pronto sono riuscito a malapena a sentire la trota che si dibatteva e se ne andava,tra le imprecazioni per averla persa alberto mi incitava a riprovare,senza convinzione rilancio e ...

ECCOLA!! finalmente questa volta contro ogni previsione e nonostante fosse rimasta precedentemente allamata la piccola trota e arrivata nelle mie mani e dopo la foto di rito viene riconsegnata al suo ambiente naturale pronta a far vivere ancora una volta l'emozione della cattura. una sola cattura molto sudata e proprio per questo apprezzata fino in fondo.


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