Tecniche

Le soft swin bait parte due: spinning al black bass

Di Luca Quintavalla pubblicato il 16/04/12

Dopo la descrizione e le modalità di utilizzo nell'articolo precedente dedicato alle soft swimbait, passiamo ora agli inneschi e ai modelli che personalmente utilizzo maggiormente durante le mie battute di pesca al black bass.

Inneschi :

Innescare le swimbait è abbastanza semplice. In commercio ci sono diversi modelli di ami più o meno piombati dedicati a questa esca. La comodità è sicuramente la velocità con cui possiamo innescare le nostre softswim, grazie alla molla presente in questi ami possiamo fissare la testa con precisione ed a effettuare un perfetto innesco texas. Questo è innesco è valida sia per le swimbait snodate che per le paddle tail.

E’ necessario porgere la propria attenzione al peso da adottare. Spesso infatti la maggior piombatura permette una migliore azione dell’esca, ma al contrario un rapido affondamento quindi una perdita di efficacia della stessa. Selezioniamo con cura il peso in base alle dimensioni delle soft swim e alla velocità/ affondamento a cui vogliamo recuperale è molto importante. Infine il piombo ci permette di fare lanci più o meno lunghi, non sottovalutiamolo.

Se non siamo in possesso di ami con molla, possiamo utilizzare anche i classici ami offset di grosse dimensioni, ma in questo caso il nostro recupero cambierà e non poco, visto che le nostre esche non affonderanno e non si muoveranno solo con il recupero del mulinello, ma avremo bisogno anche di animare le nostre esche con la canna, “jerkandole” in maniera più erratica possibile.

Veniamo ora a qualche modello più in voga :

Oltre al classico Basstrix che ha fatto nascere la “moda”, l’evoluzione delle soft swim è cresciuta ogni anno di più, tante marche e tante ditte hanno cercato di dare ai clienti prodotti più performanti.

La Castaic, leader nella produzione delle swimbait morbide ha creato un prodotti veramente fantastico, morbido, con colori bellissimi, che sta regalando soddisfazioni a tanti pescatori italiani e non : il Jerky J Swim. La prima caratteristica che salta all’occhio è senza dubbio la morbidezza, la coda a padella crea vibrazioni molto marcate  basta veramente una piccola azione di recupero per metterla in movimento. Da il meglio di se in caduta oppure recuperata lentamente a mezz’acqua sopra ostacoli sommersi. Da non sottovalutare anche nella stagione fredda.

Sempre con la stessa forma e azione la Fathead Jr della Reaction Strike è una swimbait con gomma più rigida e dedicata a recuperi veloci e decisi. E’ ottima in zone con molti bass dove tante mangiate posso distruggere l’esca ai primi attacchi, con il Fathead questo non succede e ci permette di macinare pesci senza problemi.

Veniamo ora al Super Jerky J sempre della ditta Castaic, quest’ esca  è molto versatile e può essere recuperata sia in maniera lineare, o innescata texas. Attorno a rami e sassi imita alla perfezione un pesce in difficoltà, flippata o pitchata dentro le cover crea mangiate di reazione in particolare per bass di grosse dimensioni. Il mio consiglio è di utilizzarle con piombi anche da 14 grammi, più sono piombate più aumentano la loro azione.

Ci sono tante altre marche e modelli sul mercato, fatevi la vostra idea e adattatele alla vostra pesca.

Le soft swim sono esche “rivoluzionarie” credeteci, pescateci e in bocca al bass!




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