Itinerari Estero

Los Roques... il paradiso della pesca a 360 ° (parte uno di tre)

Di Francesco Gargantini pubblicato il 01/03/13

E' proprio cosi, questa famosa e tanto sognata meta turistica è sicuramente una fusione di: una natura incontaminata, colori da fiaba, una popolazione sempre sorridente e cordiale, ma soprattutto un vero e proprio "Luna Park" per il pescatore. Già lo scorso gennaio, ho avuto la fortuna di vivere di persona tutte le magie e le emozioni che questo eden naturalistico può regalare. I compagni di questa mia nuova avventura di pesca, sono stati la mia famiglia e due cari amici, ovviamente pescatori, Stefano e Alessio, ormai, per noi, il Venezuela, in particolare l'arcipelago di Los Roques è diventata una metà fissa.

Al momento del rientro e cioè quando devi salutare per un arrivederci o per un addio questo paradiso, una persona percepisce il ricordo spesso indelebile dei giorni appena trascorsi che si fà spazio nella mente ma soprattutto nel cuore. Ma entriamo adesso più nei dettagli...

Los Roques, è un Arcipelago del Mar dei Caraibi situato proprio di fronte a Caracas, è formato da una cinquantina di isole e un infinità di isolette, flats e pancake. Il fondo marino all'interno dell'arcipelago è quindi molto vario, ciò, insieme alla qualità dell'acqua incontaminata, permette alla natura di regalare un abbagliante bellezza di tonalità di azzurro. Solo poche isole sono abitate, il resto sono selvagge, alcune di queste possono essere visitate mentre altre sono completamente intatte, visto che in esse vige una regola ferrea del divieto di accesso, sia per i turisti che per le persone native.

Possiamo dividere le isole dell'arcipelago in tre tipi, le isole a nord, sono le più rocciose, quelle al centro sono le più sabbiose, con spiagge da sogno e lagune interne, infine a sud troviamo la barriera corallina che da sul mare aperto. L'isola principale è la più grande e più popolata si chiama di Grand Roques, si trova nella zona nord dell'arcipelago, ha una lunghezza di circa 4 km, (1 km è occupato dalla pista aerea), ha solo 1500 abitanti, per quanto riguarda il turismo è una meta molto conosciuta infatti l'arcipelago ospita annualmente la bellezza di 70.000 turisti, molti europei ma anche americani e sudamericani come brasiliani e argentini, insomma un turismo multietnico.

I turisti, sono attirati sicuramente dalla pesca, famosa in tutto il mondo ma anche da altri sport acquatici, come il kyte surf, il wind surf, anche l'immersione è molto praticata. Non per ultimo, è il turismo delle coppie di innamorati, spesso in viaggio di nozze oppure semplici amanti della natura. La ricezione dei turisti, è resa possibile grazie alle cosiddette "Posade", piccole pensioni gestite da privati che si impegnano, nel limite del possibile, a soddisfare le esigenze dei propri ospiti.

Per chi piace mangiare il pesce, potrà soddisfare le sue esigenze culinarie con piatti di "Sushi", pesce alla griglia, al forno oppure perchè no, il cosiddetto "Sebice" specialità locale di Sushi con l'aggiunta di varie verdure, spezie, limone, salsa di agrodolce oppure Wasabi, un altro piatto molto richiesto dai turisti, è sicuramente l'aragosta che si può trovare tranquillamente in ogni posada previa prenotazione.

E' importante però, dire che ogni "Posada", ha i suoi pregi e i suoi difetti, lo spirito di adattamento è sicuramente un ingrediente fondamentale per godersi al meglio la propria vacanza. La lingua parlata a Los Roques è lo spagnolo, la moneta è il Bolivares e la religione è cattolica. Come già accennato, la popolazione è molto allegra, cordiale ed ospitale verso i turisti anche perchè il turismo è l'unica forma di guadagno per gli abitanti di Los Roques chiamati "Roquegni". Ma adesso, bando alle ciance.. finalmente Vi parlo di pesca! ...

Da quanto ho potuto constatare personalmente, la tecnica che va per la maggiore in questo eldorado è sicuramente la pesca a mosca, a caccia di bonefish, tarpon e permit da record, snook, ladyfish e molte altre specie ancora. Per insidiare tutte queste prede, sono ottime le imitazioni della "Camaiguana" (piccola sardina locale), oppure con riproduzioni di piccoli granchi o gamberetti. Come avrete intuito dal titolo, qui potrete sbizzarrirvi con molti tipi di pesca, dallo spinning, alla traina, al Vertical jigging, alla pesca con l'inchiku, al bolentino, allo striscio, al surf casting, insomma si può fare veramente un indigestione di pesca... Per darvi un idea pratica, visto che a me piace fare molti tipi di pesca, cambiando anche più tecniche nell'arco della giornata, il mio bagaglio, contenente solo attrezzatura da pesca al momento della pesatura in aeroporto, pesava 25 Kg!

Dopo le mie due esperienze in questo paradiso, mi sento di dire che per divertirsi basta avere un pò di fantasia e spirito d'avventura. La pesca, in genere si divide tra quella dalle isole, che si può praticare con o senza guida, oppure le uscite in barca, obbligatoriamente accompagnati. Per quanto riguarda gli spostamenti sulle isole, in genere vengono organizzate dal proprietario della "Posada" che si preoccuperà personalmente o tramite il suo personale, di programmare le giornate e gli orari per ogni giornata, in modo da soddisfare al meglio i propri ospiti.

Per chi non pesca, la "Posada", in genere dispone di sedie per la spiaggia e di ombrelloni, indispensabili viste le elevate temperature. Le uscite di pesca con la barca, vanno invece organizzate direttamente con la guida di pesca che vi chiederà la tecnica che intendete fare, gli orari e tutto quello che riguarda le attrezzature e i regolamenti vigenti nell'arcipelago, insomma mettetevi nelle loro mani, la scelta della guida, è molto importante in quanto vi sono esperti specializzati per ogni tipo di pesca e per ogni pesce che si intende pescare.

La guida, si può prenotare sia dall'Italia in anticipo, (scelta che consiglio) che direttamente in loco al momento. A chi non piace la barca o chi intende fare una pesca più semplice, vi è una terza opzione, ovvero la pesca dall'isola di Grand Roque, che come qualità, quantità e soprattutto come dimensioni dei pesci, non ha niente da invidiare alle altre isole. Secondo il mio punto di vista e la mia esperienza, nella zona del porto, vi sono i bonfish e i tarpon più grossi di tutta Los Roques! Tornando alla pesca dalle isole, le più famose per la pesca a mosca, sono sicuramente le più vicine e quindi allo stesso tempo molto comode: Madrisky e Franzisky che distano solo 5 minuti di barca, vi è poi la bellissima Krasky a 20 minuti di navigazione, altrettanto valide, sono le Carenero e Cayo de Agua che distano 30-35 minuti dal porto.

In genere, la partenza per le isole è intorno alle 9.30 e il rientro verso le 16.30, ad ogni pescatore, questi orari possono sembrare strani, comodi, anzi stracomodi, da pescatore "Della domenica", ma la fortuna di questo paradiso è che i pesci rispondono molto bene, a livello di abboccate, anche in questi orari centrali. Quindi perchè non sfruttare una volta ogni tanto questa comodità?! Se qualcuno invece, volesse provare a pescare all'alba o al tramonto dalle isole, basta mettersi, d'accordo con un capitano di una barca, magari dando una piccola mancia per il disturbo fuori orario.

Le tecniche che ho praticato sulle isole, sono ovviamente la pesca a mosca, lo spinning leggero con ondulante o minnows oppure lo spinning pesante con popper o artificiali monopezzo di grosse dimensioni. Per avere risultati soddisfacenti, sia con la pesca a mosca che con lo spinning dalle isole, è importante una buona vista e un buon senso dell'acqua, nel capire dove è localizzato il pesce e nell'essere veloce a lanciare la propria esca artificiale nel bel mezzo di una mangianza.

Pesca a mosca:

Per quanto riguarda la pesca a mosca al bonefish, in genere uso una canna da 9 piedi con coda 8, finale conico di circa 4 metri con tip di fluoro carbon dello 0.30. E' molto importante inoltre, avere molto baking nel mulinello, il perchè lo capirete se avrete la fortuna di combattere questo pesce mai domo, la potenza e la velocità di questo pesce, in base alla sua grandezza sono vermante sbalorditive.

Altri pesci insidiabili a mosca sono i "karite" (spanish mackarel), con i quali consiglio vivamente di utilizzare un cavetto d'acciaio armonico della lunghezza di 5 cm, questo per evitare che i suoi denti aguzzi taglino all'istante il filo lasciandoci con l'amaro in bocca e con un esca in meno... Un altro pesce molto sportivo e anche buono da mangiare...è il "Cohinua", della famiglia dei carangidi, anch'esso è insidiabile con l'esca regina di questo luogo e cioè il "Gummy minnow"

Il peso di questi artificiali per questi pesci è di un grammo e mezzo, mentre oltre ai 4 grammi e con dimensioni fino agli 8 cm per pesci di dimensioni maggiori come i tarpon. Il colore più adescante, è sicuramente il verde sulla schiena e corpo argentato, anche la combinazione marrone argento da i suoi frutti. Se posso dare un consiglio riguardante la pesca a mosca, è quello di non entrare in acqua obbligatoriamente, molte volte, si pesca comodi a piede asciutto, avendo così un effetto sorpresa maggiore, specialmente con pesci furbi come i bonefish.

... ti be continued... tra 15 giorni!

per info su Los Roques - Francesco Gargantini 0043-664-9389096 - francescogargantini@hotmail.com


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