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Luccioperca attacca bagnanti

Di Maurizio Valsesia pubblicato il 13/07/09

Acciuffato e “abbattuto” in poco più di 24 ore il “mostro” del Verbano che sabato verso le 11.30, nelle acque di fronte al campeggio Campo Felice a Tenero, aveva aggredito, morsicandoli, almeno sei bagnanti. È un luccioperca di circa 8 chili. Non un pesce tropicale d’acqua dolce – ce ne sono di molto voraci – o un serpente. E nemmeno una tartaruga abbandonata. Ma un pesce autoctono, che ha sviluppato un’insolita aggressività lasciando sulle sue vittime ferite di 10-12 centimetri di diametro: oltre ad abrasioni abbastanza profonde anche tagli dovuti alla dentatura del pesce. «Sabato sera abbiamo posato delle reti per catturarlo», spiega Fabio Croci dell’Ufficio Caccia e pesca. «Ma nulla da fare. Così, ieri mattina, tre uomini della polizia lacuale hanno effettuato delle immersioni, localizzando il pesce e riconoscendolo in un luccioperca». E come hanno fatto a capire che si trattava proprio del pesce aggressore? «Ha tentato di attaccare anche i sommozzatori, colpendone uno alla spalla e graffiandogli la tuta in neoprene», risponde Croci. Dunque, sono state posate altre reti attorno al perimetro dell’avvistamento. Ma il luccioperca si è dimostrato furbo e non c’è cascato. Così si è dovuto abbatterlo con un fucile subacqueo. «La spiaggia era inagibile a causa del pesce», continua Croci. «Per risolvere il problema nel minor tempo possibile abbiamo optato per questa soluzione».
Da una prima sommaria autopsia è risultato che le gonadi del luccioperca erano molto sviluppate. «Strano perché avrebbe dovuto riprodursi qualche mese fa. Gli ormoni hanno giocato un brutto ruolo, rendendolo aggressivo». Uno scherzo della natura, insomma, che resta però un unicum a livello svizzero. «Mi sono informato con colleghi di altri Cantoni e questo episodio sembra proprio una prima nazionale», conclude Croci. Un unicum che però ha creato paura tra i bagnanti e gettato cattiva luce sul Verbano e sul campeggio. Ma il mostro è stato catturato e il lago rimane sicuro.

Dal Giornale del Popolo Locarno

http://www.gdp.ch/articolo.php?id=213


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