Prodotti

Maver nuovo filo Smart Zero P12

Di redazione pubblicato il 14/06/11

Contains Nylon 12
Excellent water resistance
High elongation
High knot strength rate against straight
High flexibility
High abrasion resistance
UV resistant
Color Gold
80% Nylon 6
20% Nylon 12
silicone (abrasion resistant material) 1.5%
UV agent 0.2%
Colorant 0.2%
melting stabilizer agent 0.02%
MT. 150-300-1.000

“NYLON 12” è la sigla utilizzata dai produttori per identificare la tipologia di materia prima utilizzata, in questo caso il numero dodici identifica il più innovativo materiale prodotto fino ad oggi. Grazie alla fusione del nylon 12 e del nylon 6 sono state notevolmente aumentate le doti di:
1) IMPERMEABILITÀ: che è la causa principale dell’indebolimento del filo durante l’utilizzo prolungato in acqua quindi aumentando l’impermeabilità si ottiene una minore diminuzione del carico di rottura durante l’utilizzo.
2) ALLUNGAMENTO: caratteristica principale per contrastare le fughe improvvise delle grosse prede, riuscendo comunque a tornare nella posizione originale senza creare danni strutturali.
3) TENUTA AL NODO: sicuramente un dato più importante della tenuta lineare visto che siamo comunque obbligati ad eseguire dei nodi sulle nostre lenze, questa caratteristica è stata migliorata notevolmente nell’utilizzo del “NYLON 12”
4) FLESSIBILITÀ: qualità importante soprattutto in fase di lancio e nella realizzazione di nodi complessi.
5) RESISTENZA ALL’ABRASIONE: incredibile durata all’usura di questo nuovo filo, in grado di tagliare perfino la plastica, risultati ottenuti anche grazie all’innovativa siliconatura superficiale.
6) RESISTENZA AI RAGGI ULTRAVIOLETTI: su tutti i fili in commercio troviamo la scritta “anti uv” ma in nessun filo è specificato il grado di resistenza, solo con un “NYLON 12” possiamo ottenere un grado di resistenza prossimo al 100%
Anche il colore “oro traslucido” ha delle caratteristiche importanti, infatti risulta molto visibile fuori dall’acqua e poco visibile una volta immerso. Ci troviamo di fronte al monofilo più evoluto della storia!!!
 
************************************************************************************************
 
CARATTERISTICHE GENERALI DEI MONOFILI:

Nylon (Wikipedia)

Con il termine di nylon si indicano in particolare le poliammidi alifatiche, ma talvolta lo stesso termine si usa (impropriamente) per indicare anche la classe delle poliarammidi (a cui appartengono il Kevlar e il Nomex), che sono invece delle poliammidi aromatiche.
I nylon sono usati soprattutto come fibra tessile e per produrre piccoli manufatti.

Tipologie di nylon
Nylon 6,6
Nylon 6
Nylon 6,10
Nylon 6,12
Nylon 11
Nylon 12

Il primo a sintetizzare le poliammidi fu Wallace Hume Carothers. Carothers sintetizzò la poliesametilenadipamide (o nylon 6,6) in un laboratorio della DuPont di Wilmington (Delaware, USA), il 28 febbraio 1935.[1] Il processo di sintesi del nylon 6,6 (realizzato a partire dall'acido adipico e da esametilendiammina) fu brevettato nel 1937 e commercializzato nel 1938.
Il nylon 6 fu prodotto per la prima volta da Paul Schlack nei laboratori della IG Farben nel 1938, a partire dal caprolattame come reagente. Il processo di sintesi del nylon 6 fu brevettato nel 1941 e quindi commercializzato sotto il nome di "Perlon".

Dal punto di vista chimico, i nylon sono poliammidi. Vengono sintetizzati attraverso una reazione di polimerizzazione a stadi.
I primi nylon ad essere prodotti furono il nylon 6 e il nylon 6,6.
Dopo lo sviluppo del nylon 6,6 e del nylon 6 sono stati molti i tentativi di polimerizzazione tra un diacido e una diammina ed il termine nylon è passato ad indicare tutta la famiglia di specie macromolecolari. In particolare i numeri che seguono il nome indicano rispettivamente il numero di atomi di carbonio provenienti dalla diammina e il numero di carboni provenienti dal diacido. Così si ha il nylon 6,7, il nylon 8,10 ecc. Se il numero che segue è singolo allora vuol dire che la catena deriva dalla polimerizzazione di una specie che contiene un acido carbossilico e una ammina sullo scheletro carbonioso.
Oltre al nylon 6,6 e al nylon 6, i nylon più diffusi industrialmente sono denominati nylon 11 e nylon 12.

Nome - numero CAS
nylon 4,6 - 24936-71-8
nylon 6,6 - 32131-17-2
nylon 6,9 - 28757-63-3
nylon 11 - 25035-04-5
nylon 6 (o policaprolattame) - 25038-54-4
nylon 12 (o polilaurolattame) - 24937-16-4

Proprietà chimico-fisiche

Fibre di poliammide al microscopioSecondo la definizione ISO, "la fibra poliammidica (o nylon) è una fibra formata da macromolecole lineari che presentano nella catena la ricorrenza di legami ammidici, di cui almeno l'85% sono uniti a gruppi alifatici o ciclo alifatici".
L'operazione di filatura è condotta a temperatura di 30-40 °C, superiori al punto di fusione del polimero; per evitare fenomeni di depolimerizzazione e di degradazione è importante che la massa abbia un contenuto di umidità non superiore allo 0,1%.
Le caratteristiche principali di questa fibra sono:
ottima resistenza all'usura;
elevato recupero elastico;
facilità di tintura;
buona solidità al colore;
facilità di manutenzione.
Nonostante ciò va segnalato la sensibilità a diversi reagenti chimici (candeggianti e acidi minerali); la scarsa resistenza alle alte temperature (>100 °C) e a particolari condizioni ambientali quali luce e atmosfere ricche di ossidi di azoto.
Nelle poliammidi i numerosi legami a idrogeno intra- e inter-molecolari dovuti alla presenza di gruppi CONH danno origine ad intense forze di coesione che, unitamente alla regolarità delle catene, portano ad avere notevoli percentuali di cristallinità. Ciò conferisce al materiale ottime caratteristiche meccaniche: elevato modulo elastico, durezza e resistenza all'abrasione. Il punto di fusione è generalmente elevato: 220 °C per il Ny-6, 262/264 °C per il 6,6 e 174 °C per il Ny-12. La transizione vetrosa si osserva attorno ai 50 °C per il Ny-6 e a 37 °C per il Ny-12.
I gruppi ammidici polari, oltre a rendere le poliammidi piuttosto igroscopiche, migliorano notevolmente anche la resistenza all'urto del materiale. Questo è possibile poiché le molecole d'acqua assorbite agiscono da plastificante, aumentando la tenacità.


FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Collabora


Ti potrebbero interessare anche: