Tecniche

Miti da sfatare

Di Luca Quintavalla pubblicato il 22/10/12

E’ incredibile come nella vita di tutti i giorni ci siano tantissimi “miti” che condizionano le nostre decisioni, vecchi detti tramandati di bocca in bocca che citano vecchie leggende e tradizioni a cui spesso ci affidiamo senza ragionare con la nostra testa e senza farci quantomeno alcune domande del tipo “ Perché? Da dove viene questo mito? “

Gli stessi miti esistono anche nella pesca, ce li sentiamo ridire tutti i santi giorni nei negozi di pesca, su internet e spesso anche dopo le gare!

Vediamo, in questo articolo, di sfatarne qualcuno… per farci passare le nostre giornate in totale serenità e divertimento e soprattutto con la testa libera e aperta.

Ogni giorno mi trovo spesso a parlare con pescatori più o meno esperti che commentando la giornata di pesca si rifanno a “scuse” riferite al clima, al periodo, alle fasi lunari, al livello dell’acqua ecc ecc…invece magari di farsi un piccolo esame di coscienza o meglio ancora impostare la giornata cercando di sfruttare i lati positivi e non quelli negativi.

Ma vediamo di fare un piccolo elenco di queste “frasi fatte” e cerchiamo di commentarle insieme e vedere lati positivi e negativi.

I primi miti che sono sulla bocca di tutti sono quelli sul tempo, quante volte ci siamo sentiti dire frasi come “ oggi non mangiava perché c’era troppo caldo/freddo, oppure non c’è la luna buona,”oppure anche quelle frasi estremamente positive tipo “ è in arrivo un temporale il pesce mangerà sicuro”.

Diciamo che in queste frasi un po’ di verità c’è ma dobbiamo cercare sempre di ragionare con la nostra testa e adattarci a quello che ci dice l’acqua e il pesce; è vero che quando è in arrivo un temporale è probabile che il pesce si metta in attività, è anche vero però che le varie aree geografiche d’Italia e del mondo hanno condizioni climatiche differenti, ad esempio nelle zone calde dove i temporali sono meno frequenti e l’afa è opprimente, il bass è sicuramente influenzato positivamente da questi cambiamenti, al contrario in zone dove i temporali o i cambi del tempo sono frequenti ecco che invece il bass, essendo abituato, ne risente molto meno. Lo stesso vale anche per i fronti freddi, non sempre i giorni successivi al fronte freddo sono sinonimo di pesci difficili, nelle zone dove ve ne sono di frequenti il pesce sentirà molto meno il cambio del tempo, quindi ecco che le condizioni non cambieranno più di quel tanto.

Parliamo della luna, quante volte abbiamo sentito che “con la luna piena il bass non mangia”? La spiegazione è abbastanza semplice, il bass con la luna piena tende ad alimentarsi di notte vista la maggior luminosità;  di giorno, quando noi andiamo a pesca, la sua attività è estremamente ridotta perché ha già la pancia piena, questo però non ci dovrà scoraggiare soprattutto nei periodi nuvolosi dove la luna piena ridurrà la sua azione e il pesce resterà attivo per tutto l’arco della giornata. Inoltre pare che la luna piena influenzi positivamente l’attività dei gamberi ormai presenti in tutta Italia, quindi attiverà positivamente anche il comportamento dei bass.

Parliamo del vento? Sembra che quando tira vento da est o da nord il pesce non mangia… e perché mai non dovrebbe farlo? I venti da est sul nostro paese sono molto forti, pensiamo alla Bora, io non credo che il pesce non mangi, credo semplicemente che noi facciamo fatica a pescare, sia dalla riva che dalla barca e quindi spesso ci sfiduciamo e perdiamo efficacia. Il vento, è uno dei fattori più positivi durante la pesca, personalmente in una giornata di pesca, quando arriva, la cambia e in maniera spesso decisiva; infatti, il vento spinge il foraggio contro la sponda e mette in attività i bass, quindi perché mai dovrebbe essere un problema se arriva da una direzione apparentemente sbagliata? Dobbiamo dire che in certi casi, la direzione del vento influenza l’attività dei pesci in maniera negativa, soprattutto in inverno, quando tira vento da nord tende a raffreddare la superficie dell’acqua e rallentare l’attività dei pesci, anche qui dubito che il pesce smetta di mangiare semplicemente cambia atteggiamento.

Nella pesca al bass credo che il colore dell’acqua sia uno dei parametri fondamenti a cui dobbiamo prestare attenzione, sia per la scelta del colore sia per l’eventuale posizionamento del bass più o meno vicino alle cover. Spesso quando troviamo acqua torbida ci spaventiamo, perdiamo i riferimenti e perdiamo tanto tempo e poco pesce, al contrario l’acqua torbida è spesso un segnale molto diretto del comportamento del bass. In acqua sporca il pesce ha poca visibilità quindi tende ad incollarsi letteralmente alle cover, per cui usiamo esche di colore visibili e via di flipping! Al contrario in acqua ultra limpida pare che il pesce tenda a scendere molto in profondità, quindi se non catturiamo pesce negli strati superficiali concentriamoci su scalini ripidi e ostacoli sommersi il pesce non sarà lontano.

“ Acqua limpida colori naturali, acqua torbide colori accesi!” ecco questo è uno di quei miti o meglio “regole generali” che mi trovano più d’accordo, in acqua chiara il foraggio del bass tende, per mimetizzarsi , a prendere il colore del fondo e delle cover presenti, quindi i colori naturali vanno per la maggiore, ma in certi posti, dove c’è molta pressione di pesca, il bass impara presto e quindi cambiare colore può essere decisivo. In acqua torbide la scelta è minore, la pochissima visibilità del bass ci limita ad usare 2/3 colori chiave da cui difficilmente ci possiamo spostare. Inoltre non dimentichiamo che il foraggio del bass varia da zona a zona, di certo dove c’è molto gambero il nero, il blue, il rosso e l’arancio saranno difficili da battere in qualsiasi condizione di acqua, cosi come dove ci sono molti pesci foraggio ecco che il bianco sarà il nostro cavallo di battaglia.

Ora vediamo di analizzare un tema abbastanza scottante e spesso ricorrente tra i bassmen italiani : quante volte ci siamo sentiti dire “ in maggio c’è la frega e non si va a pesca!” oppure “ l’acqua è a 18 gradi il pesce è in frega! “ Sono d’accordo che nelle nostre purtroppo bistrattate acque, dare il tempo al bass di riprodursi con tutta tranquillità sia una scelta più che giusta, ma limitare questo rispetto seguendo un calendario o un parametro misurato con termometri spesso poco precisi, mi sembra una cosa poco sensata e anche molto pericolosa! In molte provincie, FORTUNATAMENTE, c’è un regolamento che prevede periodi di chiusura, è bene rispettarli con rigore, ma non pensiamo che pescare un giorno prima o un giorno dei divieti ci permettano di non fare danni!

Il bass come potete ben immaginare non segue il calendario per riprodursi, segue i suoi ritmi biologici e le condizioni climatiche. Il fattore principale è la temperatura dell’acqua, tra i 16 e i 20° il bass inizia la propria ruota riproduttiva che prevede preparazione del nido da parte del maschio, deposizione delle uova da parte della femmina, fecondazione, protezione delle uova e dei nascituri da parte del maschio. Questo ultimo passaggio è il più delicato, quando il bass protegge uova e avannotti è esposto a tutte le insidie, se catturiamo il maschio sul nido e lo rilasciamo immediatamente è probabile che qualche vorace predatore abbia già fatto piazza pulita e che il nostro maschio non abbia più nulla da proteggere.

Ecco che dobbiamo prestare molta attenzione al comportamento del bass e non pensare che il mese di maggio o la temperatura dell’acqua precisa al grado ci dia la libertà di pescare senza problemi.

L’Italia è un paese vasto con diverse zone climatiche differenti, in certe zone possiamo trovare la temperatura dell’acqua ottimale ai primi di aprile, in altri addirittura in giugno, in alcune cavette anche metà marzo, questo significa che dobbiamo sempre osservare come si comporta il pesce e come evolve la stagione, ci sono anni in cui l’inverno di protrae fino ad aprile, altri in cui la primavera arriva inaspettata, quindi lo ripeto ancora, usiamo la logica e la nostra testa!

Infine un ultimo piccolo mito… “ in questo periodo è tempo di big bass”…si è vero ci sono momenti dell’anno in cui è più facile catturare pesci grossi, personalmente vedo riduttivo concentrare tutte le mie forze solo in determinati periodi dell’anno… preferisco pensare che sia sempre tempo di big bass basta fare di tutto per mettergli ogni giorno di pesca l’esca davanti alla bocca.

Spero che questi piccoli consigli vi aiutino a uscire ogni giorno a pesca con convinzione e voglia di divertirvi, ragionando con la vostra testa e senza avere occlusioni mentali. Nella pesca al bass ci sono si alcune regole base da seguire, ma sono regole generali pronte a essere smentite dal nostro amico black bass.

 

In bocca al bass and get your fish on!

 

Luca Quintavalla

www.lucaquintavalla.com


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