Tecniche

Campionato Mondiale Canna da Natante 2011: oro per l'Italia

Di Saverio Rosa pubblicato il 04/09/11

CAMPIONATI MONDIALI CANNA NATANTE PER NAZIONALI 2011

 

L’ italica penisola la scorsa settimana è stata teatro della più importante manifestazione internazionale riconosciuta dalla fipsas.


Nei giorni comprese tra il 28 e 4 settembre si è svolta la terza edizione dei giochi mondiali della pesca. Una sorta di ‘’olimpiade dell’ amo’’ in cui si sono dati battaglia i migliori pescatori del mondo per la proclamazione delle squadre campioni mondiali delle varie specialità.

Le discipline sono state molte come molti sono stati i campi gara che hanno visto battersi, a son di raffiche di catture, i rappresentanti delle nazioni partecipanti.


Nei giorni 29, 30, 31 agosto e 1 settembre 2011, anche le acque marittime antistanti Livorno e in particolare Rosignano Solvay, hanno accolto e fatto divertire ben 18 squadre nazionali provenienti da tutto il globo che si sono date battaglia nella specialità della canna natante.

Spagna, Irlanda, San Marino,Lussemburgo, Germania,  Montenegro, Belgio, Kazzakistan, Sud Africa, Brasile, Galles, Olanda, Inghilterra, Portogallo, Slovenia, Francia, Croazia e Italia si sono incontrate e sfidate nella disciplina che da sempre rappresenta uno dei vanti della fipsas.

 

FORMAZIONI VINCENTI

A difendere il nostro tricolore, per la categoria seniores, sono scesi in campo: Gabriele Brunettin, Marco Volpi, Paolo Volpini, Paolo Nicoletti e Fabio Grati capitanati dal CT Alberto Marchi.

Anthony Giacomini, Alex Gianfaldone, Tiziano Scardello, Fabio Murian, Francesco Fioretti hanno indossato la maglia azzurra dell’under 21 e sono stati capitanati dal C.t. Franco Nostrini.


 

LE GARE

Il campionato mondiale canna natante 2011, senior e under 21, si è articolato in tre gare ufficiali disputate nei giorni 29, 30 e 31 agosto. Ogni gara ha avuto una durata complessiva di 5 ore(4 turni da 75 minuti ciascuno intervallati da brevi pause di 10 minuti per consentire agli atleti di cambiare postazione di gara).

Tutti i partecipanti sono stati sorteggiati e disposti omogeneamente su pescherecci che hanno ospitato 12 garisti ciascuno. L’organizzazione ha messo a disposizione di ogni atleta 1kg di calamari, 1kg di gamberi e 300 grammi di cozze sgusciate.

Il campo di gara scelto, da sempre famoso tra gli appassionati di bolentino e canna natante, è stato quello dello Sperone di Vada.

Lo sperone non ha tradito le aspettative regalando dei carnieri di tutto rispetto a tutti i pescatori impegnati nella competizione.

Boghe, menole, sciarrani, boccacce, donzelle, sparaglioni e tordi hanno fatto totalizzare punteggi decisamente consistenti con sacchi di pescato che, in talune occasioni, sono arrivati intorno ai 20kg per concorrente.

 

AZIONE DI GARA

Gli atleti si sono trovati davanti ad una decisione importante; improntare l’azione di gara cercando di andare ad insidiare il classico pesce di fondale (donzelle, sparaglioni, boccacce, sciarrani, etc..) oppure improntare la gara sulla pesca di Boghe e menole. Ovviamente la presenza e il quantitativo delle specie sopraccitate in ogni zona di ormeggio ha imposto un azione di pesca piuttosto che un'altra. Ci si è trovati davanti a barche( e quindi settori) che hanno catturato quasi esclusivamente pesce di fondale, mentre altre imbarcazioni hanno totalizzato punteggi altissimi sfruttando la copiosa presenza delle boghe e menole che tendevano,solo in talune zone, ad raggrupparsi sotto i grossi natanti ormeggiati.

 

LENZE ADOTTATE

Come abbiamo anticipato poche righe più in alto, le azioni di pesca sono state fondamentalmente due:

-         pesca di fondo

-         pesca di galla

Per la prima, sono state impiegate lenze a tre braccioli della lunghezza di 20/30 cm ciascuno. I braccioli erano per la maggioranza costituiti da fluorocarboni di diametri che oscillavano tra lo 0,20 e lo 0,25. I braccioli erano collegati a travi dello 0,25/0,30 mediante l’ausilio di tecnosfere a 4 fori. Le grammature adottate per questo tipo di pesca sono state consistenti(100/180 grammi) poiché dovevano consentire al garista di eseguire lunghi sbilanci con l’obbiettivo di portare gli ami in zone ‘’vergini’’. L’amo impiegato è stato per lo più nella misura del 10 delle serie 187N(gambo medio e buona apertura).

Per la pesca ‘’di galla’’ (a boghe e menole) la costruzione delle lenze è stata totalmente differente: I braccioli che ottimizzavano i risultati in termini di catture non erano di lunghezza inferiore ai 40cm e i diametri dei fili impiegati sono stati intorno allo 0,15. I travi usati per le boghe e menole sono stati decisamente più sottili rispetto a quelli usati per la pesca di fondo oscillando tra lo 0,18 e lo 0,24.

Anche l’amo impiegato aveva una forma differente rispetto a quello destinato alla pesca di fondo. Per boghe e menole un 10 gambo lungo è risultato essere uno strumento eccellente.

Sebbene l’organizzazione avesse messo a disposizione degli atleti 3 tipi di esca, è stato ben presto chiaro che le buste di cozze, sarebbero restate inutilizzate da gran parte degli agonisti che preferivano il calamaro per la pesca di fondo e il gambero per quella del ‘’pesce di galla’’.

 

RISULTATI SBALORDITIVI

La manifestazione si è conclusa con una vera e propria supremazia assoluta dei team italiani che, nei tre giorni di gare, hanno sbaragliato le due nazionali più temibili (Francia e Croazia).

Praticamente, ogni settore, ha visto, in tutte e tre le gare ufficiali,la vittoria sistematica dell’ azzurro a bordo con punteggi record che non hanno lasciato scampo alla concorrenza. Sia che l’azione di gara fosse stata improntata sulla pesca delle boghe, sia che fosse stata impostata sulla pesca del pesce di fondo, i 5 componenti della nazionale seniores hanno portato in terra vittorie schiaccianti che hanno lasciato ben poco spazio alle speranze degli altri due team favoriti.

 

PODIO INDIVIDUALE SENIOR DA RECORD

Sono stati Mauro Salvatori, Fabio Grati e Marco Volpi a dipingere di azzurro tutto il podio individuale conquistando rispettivamente bronzo, argento e Oro.

Il campione Marco Volpi si laurea per la ventesima volta campione del mondo di questa specialità passando alla storia per una prestazione a dir poco perfetta. L’azzurro infatti totalizza il minimo delle penalità totalizzabili aggiudicandosi ben tre primi assoluti in tre gare disputate. Durante la seconda delle tre prove, l’agonista batte anche i suoi record personali, portando alla pesa ben 398 pesci per un totale di circa 18 kg di peso.

Da segnalare l’eccellente prestazione degli altri due azzurri Paolo Volpini e Paolo Nicoletti che chiudono rispettivamente al quarto e sesto posto assoluto.

Per la classifica a squadre, dopo un italia che conquista un oro da record, è la Croazia ad aggiudicarsi la medaglia d’argento seguita dal bronzo della nazionale francese.

 

 

UN' UNDER 21 CHE SEGUE LE ORME DEI GRANDI


La vera sorpresa di questo mondiale è stata proprio la nazionale under 21 di Franco Nostrini che, contro i pronostici che vedevano favorite Francia e Croazia,  ha conquistato il titolo di campione del mondo a squadre.

Il CT genovese ha impostato gli azzurrini come solo un grande della pesca sportiva è in grado di fare e i ragazzi hanno risposto eccellentemente agli insegnamenti del loro capitano.

 

 

Nell’individuale è l’erede di Marco Volpi, il giovanissimo Anthony

Giacomini, ad imitare la prestazione del campione del mondo seniores, aggiudicandosi anch’ egli ben tre primi assoluti su tre prove disputate portando cosi’ a casa il titolo di campione mondiale individuale under 21 2011.

Secondo e terzo gradino del podio individuale per due componenti della nazionale francese: Hazard Jimm e  Belliot Benoi.

  

 

 

 




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