Tecniche

Campionati Mondiali da Natante per Club 2011

Di Saverio Rosa pubblicato il 06/10/11

CAMPIONATI MONDIALI CANNA DA NATANTE PER CLUB Francia 2011

 

Le acque antistanti il porto di Martigues, località nei pressi di Marsiglia, nei giorni dal 24 settembre al 1 ottobre 2011 sono state protagoniste del quarto campionato mondiale di canna da natante per clubs. Ogni nazione iscritta alla manifestazione aveva diritto ad inviare le sue migliori cinque squadre, tutte spedite con il medesimo obbiettivo; rientrare in patria con l’ambito titolo internazionale. A difendere l’italico  tricolore sono scese in campo le prime cinque squadre classificate al campionato italiano canna natante per società 2010 disputato lo scorso novembre a Ferrara.

Quattro i concorrenti per ogni team più un capitano e una riserva. L’italia ha schierato:

-         LENZA EMILIANA TUBERTINI con Volpi Marco, Volpini Paolo, Plazzi Alessandro, Cocciolo Bruno e Brunettin Gabriele. Capitano del team Glauco Tubertini.

-          CPS CANOTTIERI SOLVAY LIVORNO con Saverio Rosa, Novelli Maurizio, Polese Claudio e Vannucci Andrea. Capitano Tonci Sergio.

-         ASSO-NAUTICA ANCONA con Nicoletti Paolo, Grati Fabio, Pirrami Ioselito

-         GOLFO DEI POETI con Giannetti Massimiliano, Grassi Massimo, Della Bona Alessandro e Busoli Giovanni.

-         LNI GENOVA con Lo Terzo Ivano, Dini Armido, Dell’ oglio Claudio e Matteini Luca.

 


Tre le gare ufficiali in programma con l’aggiunta di un giorno di prova antecedente all’inizio della manifestazione.

Gli atleti Italiani, spagnoli, portoghesi, francesi, belgi e tedeschi si sono dati battaglia su natanti che ospitavano 4 atleti ciascuno. Fondali compresi tra i 7 e i 25 metri, prevalentemente costituiti da roccia e posidonia, hanno obbligato i garisti ad impostare l’ azione di pesca avvalendosi di canne che permettessero dei lanci (sbilanci) di lunga distanza. Potenti 5 metri da bolentino, dalle vette in fibra sensibile, sono state abbinate a mulinelli a bobina grande (del tipo impiegati nelle competizioni da surf). Queste tipologie di attrezzi hanno permesso agli atleti di raggiungere, con lunghi lanci, zone di pesca sempre nuove improntando la gara su una ‘’pesca di ricerca’’ volta alla cattura di prede bentoniche come Sciarrani, saraghi, tordi, donzelle e pagelli.

 


 La misura minima del pescato a 12cm non ha permesso la cattura di pesce di dimensioni eccessivamente ridotte e i carnieri sono risultati esser composti da pochi pesci (70-100 pesci a gara) ma di dimensioni riguardevoli.

 

 

LENZE , TERMINALI E ESCHE.

Le lenze che hanno dato i migliori risultati in terriotorio francese

 sono state dei bolentini costruiti a tre ami. 3 braccioli di circa 20-25 cm di un diametro compreso tra lo 0.15 e lo 0.22 sono stati applicati a travi dello 0.23/0.28 mediante l’ausilio di tecno-sfere (perline a quattro fori) di misura 2 e 2,2. Zavorre da 100/150 grammi a pera colorate e/o plastificate con le cromature più bislacche, hanno chiuso la costruzione dei clamenti da gara.


I grossi mulinelli (misura 5000) sono stati imbobinati con monofili fluorine di diametro compreso tra lo 0,24 e lo 0,30.

Il regolamento imponeva che non fosse possibile impiegare ami di una misura inferiore al numero 10 pertanto i team hanno legato ed usato esclusivamente ami di tale misura scegliendo, per i loro fini, la serie 187N e 120N.

L’esca vermiforme era l’unica alternativa proposta dall’ organizzazione. 5 scatole di Koreani da utilizzare nelle 5 ore di gara avrebbero dovuto assicurare un quantitativo di esca sufficiente per concludere al meglio ogni gara in calendario. Il quantitativo di esca si è poi rivelato decisamente insufficiente poiché costringeva gli atleti ad economizzare il koreano innescato nel difficoltoso tentativo di riuscire a chiudere le 5 ore di gara senza rimanere senza esca. 


 

JACK POT ITALIANO 


Nonostante i team favoriti fossero quelli francesi e in particolare le squadre originarie della zona di Marsiglia, anche in questo mondiale, il dominio degli italiani è stato assoluto.

Dopo la prima manche è stato subito chiaro che il titolo mondiale e il podio sarebbe stato

 

 

Alla fine della kermesse è LENZA EMILIANA TUBERTINI a laurerasi campione del mondo per club 2011 totalizzando ben 12 primi in tre gare disputate (ogni elemento della squadra, in ogni gara disputata, ha vinto la sua barca).


Argento per gli anconetani dell’ ASSO-NAUTICA e bronzo per la LNI GENOVA che supera di pochissimo il TEAM CANOTTIERI SOLVAY LIVORNO che chiude al quarto posto. La squadra italiana del GOLFO DEI POETI  si deve ‘’accontentare’’ di un sesto assoluto, anticipati dall’ unico team non made in itay (team portoghese) che è riuscito ad insinuarsi nei primi 5 posti.

 

 

Al resto del mondo, le altre posizioni. combattuto solo dalle squadre di italiani. La superiorità tecnica dei 5 team made in italy non lasciava spazio alle altre nazioni che si dovevano sistematicamente accontentare di portare a in terra secondi, terzi e quarti di barca…e questo poiché, la prima posizione, risultava essere sempre occupata dall’italiano a bordo.

 

 


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