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Moria di carpe ad Ostellato: parla l'esperto

Di redazione pubblicato il 17/04/11

Il nostro amico ed esperto Gianluca Milillo di Geta Pesca ci aggiorna sulla recente moria di carpe ad Ostellato. Da notare che negli ultimi giorni il nostro staff è stato proprio in quella zona più volte e ad onor del vero non abbiamo trovato o visto pesce morto, quindi speriamo che il problema non sia poi così grave, ma lasciamo la parola a Milillo.

Premetto che il Getapesca non ha ricevuto nessun incarico ad intervenire sulla “moria di Ostellato”, ha ricevuto solo segnalazioni e si è attivata in modo autonomo e circostanziato: mancando un incarico ufficiale, cioè richiesto dai pescatori o dai portatori d’interesse ambientale, l’indagine ambientale rimane “interna”. Un indagine coerente procede per “esclusione”, cioè si escludono potenziali elementi restringendo il ventaglio delle cause, sia per individuare le fonti del disagio ambientale, sia per circoscriverne effetti e cause. L’articolo di riferimento per valutare quali siano le caratteristiche idonee alla vita, sopravvivenza e sviluppo della fauna ittica sono stabiliti da un Decreto Legislativo: il 152 del 2006, anche conosciuto come Testo Unico in materia ambientale.

Art. 85 

(Accertamento della qualità delle acque idonee alla vita dei pesci)

1. Le acque designate e classificate ai sensi dell'articolo 84 si considerano idonee alla vita dei pesci se rispondono ai requisiti riportati nella Tabella 1/B dell'allegato 2 alla parte terza del presente decreto.

2. Se dai campionamenti risulta che non sono rispettati uno o più valori dei parametri riportali nella Tabella 1/B dell'allegato 2 alla parte terza del presente decreto, le autorità competenti al controllo accertano se l'inosservanza sia dovuta a fenomeni naturali, a causa fortuita, ad apporti inquinanti o a eccessivi prelievi, e propongono all'autorità competente le misure appropriate.

3. Ai fini di una più completa valutazione delle qualità delle acque, le Regioni promuovono la realizzazione di idonei programmi di analisi biologica delle acque designate e classificate.

Sebbene la Tab. 1/B: “Qualità delle acque idonee alla vita dei pesci salmonidi e ciprinidi" sia la misura di riferimento diretta, bisogna comunque integrarla con la valutazione rispetto alla Tab. 1/A Standard di qualità nella colonna d'acqua per le sostanze dell'elenco di priorità

La valutazione chimica dell’acqua, per quanto sia un biotipo “sofferente” (in particolare ossigeno disciolto, PH, COD, etc) non è peggiore (ne purtroppo migliore) dei monitoraggi storici precedenti.

Questo elemento quindi ha spostato l’attenzione verso un fenomeno di tipo virale.

La chimica dell’acqua è comunque elemento pregnante del sistema, in quanto il deficit immunitario o la sofferenza biologica dovute dalla chimica dell’acqua sono da sempre nelle concause per un danno biologico.

Al momento l’ipotesi più coerente (attendiamo le analisi dedicate) sono orientate verso la Viremia Primaverile delle Carpe, considerata anche l’estensione, gli effetti e la parte di colonia colpita: di certo mi sento di escludere con buona approssimazione (nel macro disegno) un fenomeno totalmente riconducibile ad un aggressivo chimico versato nei canali (da un opificio) come segnalato inizialmente al Getapesca.

Vi terrò aggiornati.


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