Tecniche

Pesca a Feeder

Di Pietro Leonero pubblicato il 27/04/16

Finalmente è arrivata la bella stagione, tutti gli appassionati iniziano a ricontrollare l'attrezzatura, si lucidano le canne e si sostituisce il filo ai mulinelli, è tempo di tornare sulla riva di qualche fiume o lago! La primavera è il periodo più proficuo per gli amanti della pesca a ledgering o feeder fishing, tecnica di pesca a fondo di origine anglossassone basata sull'utilizzo di accessori detti pasturatori che consentono di presentare ai pesci oltre che l'esca anche della pastura nei pressi di quest'ultima.Si tratta di una tecnica molto divertente che sta riscontrando sempre più consensi in tutta Italia, sia fra gli agonisti che fra gli amatori. C'è da dire che, essendo una tecnica molto specialistica, anche gli attrezzi sono molto specifici. Le canne feeder  fishing sono caratterizzate dall'essere costruite in due o tre sezioni ad innesti ed una serie di 3/5 vettini intercambiabili di potenze diverse. I mulinelli feeder  sono attrezzi robusti e potenti per gestire zavorre spesso e volentieri medio pesanti fra i 30 e i 60 grammi e prede spesso di grossa taglia e molto combattive. Un esempio? I potenti barbi fluviali o le forti carpe che sempre più spesso vengono insidiate con la tecnica del method feeder in qualsiasi ambiente, sia fiume o lago e persino nei laghetti. Se non siete degli specialisti non preoccupatevi, potete acquistare un'attrezzatura di base senza spendere una fortuna e iniziare ad insidiare carassi, cavedani e scardole con piccoli pasturatori blocked-end e bigattini, da inserire nel feeder come pastura e da innescare direttamente sull'amo. Con questa tecnica è possibile catturare una gamma veramente molto alta di prede, e si può adattare a qualsiasi tipo di ambiente dal fiume al mare semplicemente variando il tipo di feeder, la pastura e le esche.


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