Itinerari Estero

Pesca al colpo in Austria

Di Aris Collina pubblicato il 01/08/09

Siamo in Ballo Bagniamoci…

Una bella gita oltralpe

 

Sarà un report di poche parole, le emozioni provate in questi giorni e in quelli precedenti non mi escono dalla tastiera ma rimarranno sicuramente nella mia memoria ed in quella del mio compagno di avventura...

 

Parto con i ringraziamenti: il primo ed il più grande và al Caro Amico Aris, che ha deciso di condividere con me il premio vinto al trofeo Pescareonline una settimana di pesca in Carinzia dalla Famiglia Gargantini… il secondo ai Gufi ferraresi dei nostri amici che sono riusciti a trovare anche la strada per Fròg e hanno svolto benissimo il loro lavoro.

 

I giorni precedenti la partenza sono caotici il tutto è organizzato nei minimi particolari (tranne le previsioni Meteo), salti mortali compresi, il lavoro pressa, la famiglia scalpita gli altri impegni spingono e fino al giorno prima non ho la certezza di riuscire a partire ma ho bisogno di staccare la spina, devo riuscire a ricaricare le batterie ormai siamo in Ballo Balliamo…

Alla fine tutto va per il verso giusto i bigatti sono in frigo la pastura è pronta le canne ed ammennicoli vari pure, arriva il giorno fatidico l’appuntamento è per le 3 del mattino alle 2.30 sono seduto in giardino ad aspettare il compagno di avventura, mentre la prima Camel della giornata mi accompagna in quel fantasticare che avviene prima di ogni pescata, montature e pesci compresi……

Il rombo della fish car di turno mi desta dal torpore e vedo la faccia giuliva del buon Aris darmi il buongiorno e riportarmi alla realtà …… dai carichiamo che ho voglia di andare a pescare, questa frase mi scatena quel non so che in un battibaleno siamo già in viaggio.

Tappa d’obbligo per caffè e colazione e la strada fila tranquillamente sotto le nostre ruote…..

Tappe d’obbligo per rifornimento e bollino per le autostrade Austriache e finalmente l’arrivo all’agognata meta.

Adriano ed Erica si dimostrano subito cordiali e disponibili ad esaudire ogni nostra richiesta, sistemiamo le poche cose che con la pesca non centrano niente e siamo pronti a fiondarci sul fiume e qui la prima sorpresa, la Drava Grande è sporca le piogge e la neve caduta il sabato precedente la rendono impraticabile.

Il buon Adriano ci rassicura subito la Drava Piccola è pescabillissima e ci acomapgna su uno spot che tanto ricorda il Nostro Caro ed Amato Reno……

Il quale si rivelerà ricco di pesce che varierà da bei Cavedani ad incazzatissime Trote ai mitici Nasen e per finire con potenti Carpette, il tutto accompagnato da una fitta pioggerella ma siamo “IN BALLO E ALLORA BAGNAMOCI”

 

Durante la notte si scatena un altro temporale e temiamo che anche per oggi la mitica diga sulla Drava sarà impraticabile ma al nostro risveglio il buon Adriano ci rassicura, ha già visionato lo spot ed è praticabile, veloce ed abbondante colazione, permessi, panini e via alla Diga…….

Il primo impatto ci lascia a bocca aperta, la massa d’acqua in movimento non ha nulla da invidiare al Grande Fiume anzi alla fine si dimostrerà ancora più intrigante.

I segni delle piogge sono evidenti, un’ enorme massa di detriti cosparge la superficie, Adriano ci da alcune indicazioni su come impostare la pescata e ci lascia soli ad affrontare la nuova avventura……

Scarichiamo tutta l’attrezzatura, i bigatti sono allenati, la pastura è di quella buona, e così ci posizioniamo nelle due postazioni che più ci ispirano, uno sguardo attento alla corrente ci è sufficiente a capire cosa fare e dal nulla spuntano due belle sette metri, meticolosa costruzione della lenza, verifica del fondo ed alcune passate di prova, preparazione della pastura e di bigatti in colla con abbondante ghiaia e via che si parte, 3/4 palle di fondo e siamo in pesca.

Ed intanto comincia a PIOVERE…….

La passata si presenta subito non  facile, la linea di pesca ideale è sui 13-14 metri dalla riva ed il giro di corrente non permette la trattenuta che vorremmo fare e ci costringe ad accompagnare la lenza ma le affondate arrivano subito, i mitici Nasen seguiti da bei Cavedani, trote e Breme.

Aris fatica un po con questo tipo di pesca che non è nelle sue abitudini e opta subito per la sua Amata Ruba che alla fine anche se in un interpretazione molto personale gli darà delle belle soddisfazioni.

Arriva l’ora di pranzo e segno nel mio taccuino i primi cinquanta pesci, Aris non è molto distante, ci rifocilliamo sotto la pioggia con i gustosi panini preparati da Erica e via ancora a pesca fino a sera sempre accompagnati da una bella pioggerella…..

 

Il giorno successivo ci vede sempre sullo stesso spot, tutti e due a ruba ben affiatati e accompagnati come al solito dalla pioggia accidenti hai GUFI dei nostri amici di Bologna……sicuramente gli saranno fischiate le orecchie…..

Anche questa giornata fila liscia, pesci e ancora pesci, che grazie all’acqua ancora fredda riusciamo a portare a guadino anche pescando con la ruba, ma slamate e rotture sono sicuramente superiori al giorno prima almeno per me…

 

La sera abbondante cena preparata dalle sapienti mani di Erica, delle favolose tagliatelle alla Finferla fresca ed uno spettacolare gulasch accompagnato da polenta, il tutto accompagnato da un buon rosso ed una grappa locale per digerire……

 

Intanto arriva il giovedì il tempo secondo le previsioni sembra volgere al bello e riusciamo toglierci la felpa un pallido sole viene a scaldarci, anche se a tratti sarà intervallato da alcuni rovesci, tanto ormai tutto è bagnato dai giorni precedenti e non ce ne importa un’emerita fava, l’importante è che questi bellissimi pesci continuino a farci divertire.

Nel primo pomeriggio arrivano a farci visita due strani tipi, di quelli che i pesci del posto li conoscono per nome, che senza guardare sentenziano che con la nostra attrezzatura non caveremo nemmeno una Breme, specialmente rivolti ad Aris che sta pescando a ruba il quale indispettito gli stampa in faccia una bella padella oltre i 2 kg.

Scopriremo in seguito che sono due romagnoli  ad Furlè.

 

La vacanza sta per finire è rimasto l’ultimo giorno, decidiamo nuovamente per la diga, l’esperienza dei giorni precedenti porterà i sui frutti, la prima ora sono Cavedani e Nasen per me e Nasen e Breme per Aris intervallati da qualche pesce diverso, Trote, Gardon, Scardole e Coregoni, il tutto accompagnato da un bel sole che finalmente riscalda le nostre ossa e ci aiuta ad asciugare un po l’attrezzatura.

 

Questa avventura è giunta al termine e rimarrà impressa in ognuno di noi per la bellezza dei posti, la cordialità delle persone, la tenacia di questi pesci e le emozioni che è riuscita a regalarci, che nessuna parola potrà spiegare…….

Ciao Drava, ciao Carinzia, ciao Adriano ed Erica, Francesco ed Alberto e tutte le altre persone che abbiamo conosciuto, un arrivederci a presto, ne puoi strare sicura…….. abbiamo ancora qualche conto in sospeso e qualche altra prova da fare……

 


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