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Quintabass missione Sardegna

Di Luca Quintavalla pubblicato il 17/04/10

Missione è la parola giusta per questa splendida avventura e andare a pesca in un posto magnifico con amici è un’esperienza fantastica.

Era nell’aria da tempo, Quintabass ASD questa associazione sportiva dedicata alle lezioni di pesca e guida di pesca al black bass di cui sono presidente , mi sta dando grandi soddisfazioni e con due soci, Aldo e Davide abbiamo deciso di partire per la prima spedizione a caccia di big bass, meta il lago Coghinas in Sardegna.

Davide salirà in barca con me, Aldo si affiderà alla guida locale Mirko Civinini ( www.mcbass.it ) con cui Quintabass collabora nelle uscite di pesca in Sardegna

Il lago è splendido, una fantastica diga scavata nel granito sardo, un paesaggio bellissimo, un bacino ricco di ostacoli, cespugli, rocce, alberi sommersi, secche…ma soprattutto tanti bass, big bass!


Decidiamo di passare quattro giorni immersi in questo splendido paesaggio, il lago si presenta molto alto come livello, quasi al massimo della sua portata, questo ci fa ben sperare, il pesce sta bene, è in piena forma, la temperatura dell’acqua è intorno ai 14° questo mi fa pensare che i pesci grossi si stanno avvicinando alla riva e quindi, adattiamo le nostre tecniche di conseguenza, Jig, spinnerbait e swimbaits le esche sui cui punteremo.

Il primo giorno non è entusiasmante, catturiamo diversi pesci ma fatichiamo a trovare continuità di catture, i jig e le esche siliconiche sono il nostro cavallo di battaglia, le facciamo lavorare attorno a cespugli e rocce affioranti, queste ci permettono di catturare una trentina di bass con un big di circa 2 kg catturato da Davide con un Jig della V & M con trailer siliconico della stessa marca.


Il lago è ricco di gamberi che sono il foraggio principale del bass inoltre è presente pesce bianco come carassi e grosse carpe. I bass non disdegnano neanche i persici reali, molto abbondanti in questo lago sardo. Convinti di pescare nel modo giusto, il giorno seguente ci concentriamo in particolare su una zona che il giorno precedente ci ha dato il big bass, la scelta sembra vincente, catturiamo molti più pesci del giorno precedente, alla fine ne contiamo oltre quaranta con due pesci oltre i 2 kg. Anche il secondo giorno il jig è stato il vero mattatore, ma abbiamo notato una particolare predisposizione dei pesci nell’attaccare swimbait in gomma e spinnerbait, quindi, il giorno successivo mi attrezzo di tutto punto e mi “armo” per il terzo giorno di guerra. Le previsioni del tempo fanno ben sperare, una piccola perturbazione è in arrivo, e sappiamo tutti benissimo cosa significa il cambio del clima nell’attività dei predatori.


Pensavamo di fare bene, eravamo certi di fare bene, ma il terzo giorno è stata una delle giornate di pesca più entusiasmanti della mia vita, alla fine contiamo oltre 60 bass, tutti di taglia interessante con diversi bass oltre il 1,5 kg e mezzo di peso. Le esche veloci regine della giornata, spinnerbait, topwater e swimbait le esche migliori in particolare una swimbait siliconica della famosa marca Castaic, il Jerky J Swim che mi ha regalato una serie di catture di taglia veramente entusiasmanti. Probabilmente il colore che ho scelto quel giorno imitava perfettamente il colore del foraggio del pesce. Finita questa fantastica giornata, ci prepariamo per l’ultimo giorno, consci che i giorni seguenti alle perturbazioni non sono mai semplici. La giornata finale si presentava con un deciso calo di temperatura, sapevamo che i bass avevano la pancia piena dal banchetto precedente, ma eravamo convinti che la solita taglia catturata fino a quel momento ( circa 1 kg di peso…) doveva rallentare l’intensità delle mangiare per dare spazio a qualche big bass e fortunatamente così è stato. Il ritmo delle catture era decisamente in calo già dalla mattina, ma dopo alcune ore di pesca scarsa, a ridosso di un cespuglio sommerso, all’ennesimo lancio con la mia swimbait Revolution shad della Reaction Strike del colore Quintavalla special, vedo un’ombra nera salire e attaccare voracemente la mia esca! Ferro immediatamente e una forte trazione dall’altro lato della canna mi fa pensare di aver attaccato un vero mostro, il combattimento è abbastanza breve, grazie anche alla potenza della mia canna Airrus , ma quando questo fantastico pesce appare sotto la barca capisco subito che potrebbe essere veramente il mio big bass catturato in Italia. Lo salpo con un urlo di gioia, Davide si congratula con me e dopo una rapida pesatura scopro che la mia sensazione non era errata...3.060 kg.di bass, una emozione incredibile, scatto qualche foto e gli ridò la libertà. Mi era già capitato all’estero di catturare un pesce anche più grosso, ma la soddisfazione di catturarlo in Italia e in acque libere mi rende ancora più orgoglioso.


La giornata termina senza infamia senza lode, ma ormai il traguardo è raggiunto, Davide ha catturato tanti pesce e grossi, Aldo ha catturato anch’esso diversi big, io ho catturato il mio record in Italia…insomma una missione Sardegna a dir poco trionfale!


A presto e get your fish on!

 

Luca Quintavalla

http://www.lucaquintavalla.com


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