Tecniche

Rolling feeder in Adda

Di maurizio biolcati pubblicato il 19/06/14

La pesca a ledgering a tre o cinque ami, quest’ultima dove il regolamento lo permette, è una tecnica di pesca rivolta ad ambienti ben specifici, ovvero si pratica  in quei tratti dove il fiume forma lame, raschi con profondità che raramente superano il mt.1,80.

Nel periodo estivo.  molte specie ittiche  (ovviamente dove hanno la possibilità di farlo)  tendono  a spostarsi in ambienti con fondali in ciotoli e ghiaia dove le acque del fiume sono più fresche e pulite, senza contare che grazie alla continua “decantazione” fatta da questa specifica conformazione del letto fluviale  anche l’ossigeno disciolto nell’acqua in questi tratti è alto.

Quando ci si dedica alla pesca nei raschi (ottima nei periodi caldi fino a settembre inoltrato ), la tecnica vincente, anche se ormai è un po’ andata nel dimenticatoio, soprattutto nelle nuove generazioni di pescatori, è la tecnica di pesca a camolera.

Noi abbiamo adattato alcuni componenti del ledgering a questa tecnica (la camolera), ibridandone le due tecniche, tengo a precisare che comunque  non abbiamo inventato nulla di nuovo, in molti negli anni passati hanno unito queste due tecniche, con buoni anzi, ottimi risultati, sostanzialmente sono due tecniche con lo stesso concetto di base, quindi  molto simili, pertanto abbinabili, sotto ogni aspetto.

Importante sapere che per “andar per raschi” comporta un po’ di sforzo fisico, (bisogna camminare) per tanto l’attrezzatura deve essere ridotta ai minimi termini, dobbiamo essere il più leggeri possibile, perché la ricerca del raschio perfetto comporta a volte lunghe camminate sul greto del fiume, ma il bello di questa pesca è anche questo, la ricerca del spot dei sogni, non a caso quando si intraprende questo genere di pesca, si scovano angoli di fiume incantevoli, impossibili da raggiungere in auto.

Quindi canna, mulinello, un piantone con rod rest avvitato per appoggiarci la canna sopra, zainetto tattico (o gilet da pesca)  per metterci un po’di feeder  di varie grammature, alcune linee già pronte montate a tre e cinque ami e sacchetto con bigattini, fionda, stivaloni a coscia e via!


Attrezzatura:
Utilizzeremo una Canna da Legering,  a mio parere molto più sensibile e reattiva della classica canna da camolera. La lunghezza della canna non deve essere inferiore a 13.’ ( mt.3,90)  meglio una 14” ( mt.4,20) canne da legering  particolarmente lunga che permette di gestire (nei lanci lunghi) il movimento adescante (scarroccio) delle nostre esche radenti sul fondo.

Mulinello leggero, con un buona frizione (micrometrica) e un rapporto di recupero 4.0.1  o anche  5.0.1 in questi casi può andare bene, possibilmente con bobina capiente con recupero a spire incrociate, importante per la fuori uscita della lenza madre (mm.0,22) durante il lancio che in alcuni casi in questa tipologia di pesca  possono essere anche molto lunghi e soprattutto precisi .


Lenza a tre ami o cinque ami
Personalmente questo tipo di montature  le auto costruisco, gli ami, legati con del nylon del  diametro di mm 0,18  a loro volta legati in uno spezzone di nylon dello spessore  mm.0,20 la lunghezza dello spezzone sarà direttamente proporzionale al numero di ami che verranno legati ad essa. Pertanto se sarà una linea di tre ami, calcolando lo spazio equidistante tra di essi che sarà di cm. 50, risulterà quindi una linea con una lunghezza totale di mt. 1,70 circa.
Mentre una linea montata a cinque ami sarà molto più lunga  inserendo gli ami a pari distanza tra loro ogni cm.40  ottenendo una linea che gi aggirerà sui mt. 2,10 circa.

La misura dell’amo è variabile 12, 14, 16 l’importante che siano sempre a filo grosso, ami leggeri in questa tecnica sarebbero inevitabilmente aperti  dai pesci di grossa taglia, gli ami possono essere liberi oppure rivestiti da tubicini di plastica di svariati colori i famosi scubidù, magari dipingendogli sulla parte posteriore il classico occhio che contraddistingue questa esca artificiale (disegno  molto gradito dai barbi e savette).

Inoltre attingendo a piene mani dalla tecnica a camolera si possono utilizzare anche le camole artificiali anche queste danno ottimi risultati, regalando ogni tanto catture come temoli e marmorate, addirittura mixare scubidù e camole, invece per più pigri, qualora volessero provare questa tecnica, ma senza auto costruirsi le linee, in tutti i negozi di pesca sono reperibili montature già pronte sia con scubidù e con camole.

Pasturatori
Al posto delle classica zavorra per la pesca a camolera, il temolino o ballerina, si utilizzeranno feeder  ( pasturatori ) che vanno agganciati al di sotto dello spezzone su cui sono legati gli ami.
Personalmente posso consigliarvi, i Trabucco Airtek Round perfetti per lo scopo.

Questo piccolo dispensatore di esche, può fare la differenza, non a caso la camolera è  per lo più una pesca di ricerca sempre in movimento alla ricerca del pesce, mentre con l’utilizzo del pasturatore, si si riesce a mantenere il pesce in tratti ristretti di raschio (che non’è poco) per parecchie ore, anzi se applicata con i giusti criteri, anche per l’intera giornata di pesca.

 


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