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S.O.S. carpe, parla Zurma

Di Gionata Paolicchi pubblicato il 08/05/09


S.O.S carpe

 

Le iniziative di carattere ambientale oltre a quelle legate alla solidarietà e al sociale continuano a far parlare di CFI in ogni ambito, sia amministrativo che collettivo. Le nostre pulizie sulle rive di laghi e fiumi ormai  contano decine di interventi , appoggiati e sostenuti da sindaci e altri esponenti pubblici e fanno apprezzare sempre di più una associazione che punta con forza ad ottenere grandi risultati di carattere istituzionale  ed etico. Un susseguirsi ormai inarrestabile di azioni che vedono coinvolte quasi tutte le sedi periferiche.Dell’ultima ora vi è una efficace gesto svolto a salvaguardia della specie ittica a noi più cara.

La telefonata che mi fece Mauro mentre stavo caricando l’auto per far ritorno da una uscita di pesca non lasciava dubbi. Le forti ed abbondanti piogge degli ultimi giorni avevano ingrossato in modo preoccupante le acque del fiume Gorzone tanto che i terreni prospicienti le rive ne erano stati ricoperti. La fase di rientro, che lentamente si stava svolgendo, lasciava intravedere nei campi vere e proprie enormi pozze d’acqua che in alcuni casi non mostravano più il collegamento con il corso del fiume. Questa condizione evidenziava decine di carpe impossibilitate a raggiungere l’abitat originario e condannate a sicura morte nel momento in cui le pozze si fossero completamente essiccate o sottoposte a possibili fenomeni di bracconaggio. Concordai con Mauro di intervenire immediatamente e con un giro di telefonate si rintracciarono un consistente gruppo di carpisti del posto  facenti parte e non della sede di Rovigo e di altre sedi vicine. Fu così che armati di reti, guadini e grossi contenitori di plastica iniziammo il recupero dei pesci. L’azione non fu facile, l’acqua era ancora troppo alta e dopo avere messo al sicuro diversi esemplari concordammo di tenere monitorato il luogo e di intervenire nei giorni successivi mano a mano che l’acqua si riassorbiva. Così si fece e tutte le carpe vennero rimesse in sicurezza.

Analoga situazione nel grande fiume.  In collaborazione con la FIPSAS di Piacenza, ottenuti i permessi necessari, i ragazzi della sede di Orzinuovi hanno reimmesso un centinaio di pesci nel Po e fermato una "carneficina" ad opera di extracomunitari, con regolare permesso di soggiorno, che stavano prelevando questi pesci con forche e badili. A questi ultimi  è stato emesso un verbale e sequestrati i rudimentali attrezzi da massacro.
L'azione di salvataggio è durata tutto il tempo necessario per ridare ai pesci la sicurezza.

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il realizzarsi di queste iniziative per la prontezza con la quale si è intervenuti e per la costanza dimostrata nel portarla a termine

Il Presidente Nazionale

Agostino Zurma


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