Tecniche

Spinning nei Riali

Di Davide Ricotti pubblicato il 06/07/14

La pesca alla trota, in questo tipo di ambienti è da considerarsi tra le più difficili sicuramente dal punto di vista di rispetto dell’ambiente e del territorio in cui ci muoviamo e sia dal punto di vista tecnico teniamo presente che siamo alla ricerca del pesce selvatico, si perché in questi ambienti abbiamo a che fare con un animale d’acqua nato e cresciuto li, in quel posto, indigeno, che di conseguenza conosce alla perfezione il bene e il male del suo specchio d’acqua, sa bene in base alle condizioni del momento come mettersi in caccia delle prede che offre la natura.

Per esempio il pesce sà che in condizioni di acqua alta, teniamo presente che in ambienti di questo tipo 10 cm di cambiamento del livello, vanno a rivoluzionare del tutto il modo di avvicinarsi alla pesca di questo divertente salmonide cresciuto in modo selvatico. Si deve tenere sempre presente il modo migliore di mimetizzarsi approfittando della vegetazione facendone un’amica e non un impedimento, questo vale sempre se stiamo pescando predatori che cacciano a vista.

Torniamo all’esempio di pesca con cambi di livelli improvvisi, la trota tende ad aspettare il cibo a fine buca, dove la corrente tende a rallentare quando il livello è in crescita. In caso contrario dobbiamo fare i primi lanci all’inizio della zona di pesca.

Questo diventa possibile con la scelta della giusta attrezzatura. Dobbiamo usare canne corte in modo da muoverci agilmente in questo tipo di ambiente, consiglio grezzi da 6 inc con carico di lancio non superiore agli 8 gr meglio azione medio veloce MH, ho provato la valkall mono pezzo 6,3 piedi 1/16 – ¼ oz devo dire che copre bene le nostre esigenze. Ci da modo di avere la massima sensibilità nell’azione di pesca dovendo usare artificiali di piccole dimensioni.

La scelta delle esche è molto importante sia per imitare la misura delle prede, sia per l’impatto che danno del contatto sull’acqua, che praticamente non deve essere troppo rumoroso dando di conseguenza vibrazioni troppo forti in base a quelle normali, che fanno le piccole prede presenti in questi posti fatti di piccole acque. Per capirci meglio teniamo presente che quì i pesci si nutrono di larve e di mosche, il pesce foraggio è praticamente inesistente ci sono episodi di cannibalismo per esigenze, in quanto gli unici pesci esistenti sono loro le trote.

Parlando di filo consiglio un nylon 0,16 cm meglio il fluorocarbon per la trasparenza. Non usiamo moschettoni ma facciamo il nodo per attaccare i nostri artificiali. Teniamo presente che siamo in posti molti ricchi di vegetazione ripariale di conseguenza con l’ombra per la maggior parte della giornata, dandoci modo di essere in pesca per diverse ore, e meno male, perché ne avremo bisogno, perché è essenziale spostarsi molto, 5 – 6 lanci e via verso nuove buche, dunque oltre all’attrezzatura di pesca, atterziamoci di buona volontà e di scarponcini adeguati.

Non per ultimo non dimentichiamo che siamo ospiti privilegiati in questo tipo di ambiente, cacciamo i nostri amici pinnuti usando artificiali muniti di mono amo senza ardiglione, è anche più emozionante perché devi sempre tenere la massima trazione durante il recupero del pesce, io dico per chi non ha mai provato il contatto con questo tipo di ambienti, signori è una cosa da fare.

Ciao …… e buona scarpinata!


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