Itinerari Estero

Steelhead privamerili in British C.: un'incredibile avventura a spinning

Di Claudio Erratico pubblicato il 23/03/10

Nel cuore di qualsiasi pescatore a spinning ci sono sicuramente le catture di salmonidi imponenti e selvaggi, ma anche e soprattutto gli ambienti incontaminati dei continenti più estesi, dove sembra che la mano dell’uomo non sia ancora arrivata lasciando tutto così come madre natura ha creato. Fiumi popolati da trote e salmoni di taglia, boschi di conifere che ospitano cervi, alci, lupi, orsi e aquile, fiori di ogni colore e profumo e un singolo pescatore che nell’ immensita’ di questi ambienti sembra quasi un piccolo ospite di madre natura. Ebbene un posto cosi’ non appartiene solamente alla fantasia di noi pescatori o al passato italiano o europeo, ma esiste davvero e si chiama Canada. Per essere piu’ precisi si chiama British Columbia, la provincia canadese piu’ occidentale del Paese. La British Columbia coniuga la grandiosita’ delle foreste di conifere con fiumi fantastici e con l’immensità dell’Oceano Pacifico. Grazie a questa incredibile varieta’ di ambienti naturali la British Columbia rappresenta uno dei più quotati spot per la pesca sportiva a livello mondiale. Per cominciare ad esplorarne le potenzialita’ mi sono rivolto a Stefano Gay, general manager dell’ unico tour operator italiano di Vancouver: Le Reve House Adventure (www.lerevehouseadventure.com). Questo esperto tour operator, ormai affermato pare sia per la pesca ma non solo,  offre un’ incredibile varieta’ di pacchetti di pesca, a volte anche in combinazione con eco escursioni, crociere di osservazione e trekking. Stefano vive qui a Vancouver da anni ormai e ha maturato una notevole conoscenza in materia di luoghi e stagioni di pesca per le innumerevoli specie ittiche che si possono insidiare in British Columbia: salmoni, trote, storioni, salmerini artici e lucci in acque dolci, halibut, rock fish e merluzzi in oceano.  Con un rapido scambio di e-mail vengo a sapere che il periodo primaverile (meta’ Marzo?meta’ Maggio) rappresenta il migliore momento per insidiare la specie di salmonide che piu’ di ogni altra e’ considerata un vero e proprio trofeo dai pescatori di tutto il mondo: la steelhead, Testa d'Acciaio

 

La steelhead: ciclo di vita e ruolo ecologico

La steelhead e’ una trota iridea anandroma nativa della costa pacifica del Nord America, dalla California all’Alaska. La steelhead nasce e cresce in fiume per poi, dopo qualche anno, migrare nell’Oceano Pacifico dove resta a lungo. Qui le steelhead trovano abbondante cibo come le aringhe e varie specie di crostacei che le permettono di crescere rapidamente prima di tornare a riprodursi nei corsi d’ acqua di origine come i cugini salmoni. Questo epico viaggio di ritorno di steelhead e salmoni  rappresenta un vitale meccanismo di trasporto di nutrienti dall’ Oceano all’ ecosistema terrestre. Senza le uova e le carcasse di questi pesci le diverse forme di fauna e flora presenti non sarebbero mai possibili, come non ci sarebbero abbastanza nutrienti disponibili per la crescita di avannotti di trota e salmone. Appena entrate in acqua dolce (mediamente 3-5 Kg di peso), le steelhead cambiano livrea. Passano infatti da un colore acciaio a una livrea piu’ grigia e verde fondo di bottiglia puntinata di nero, mentre il ventre e’ di color alabastro. A differenza dei salmoni, le steelhead non sempre muoiono dopo essersi riprodotte. Infatti, una parte rilevante delle steelhead ritorna in Oceano alla fine della stagione riproduttiva per poi ritornare nuovamente a riprodursi in fiume l’ anno successivo. 

 

Le zone di pesca

Incontro Stefano gia’ all’ aereoporto di Vancouver e mentre mi accompagna in citta’ col suo monovolume super spazioso parliamo dell’ itinerario e delle tecniche di pesca. Le zone piu’ esaltanti per la pesca delle steelhead primaverili sono l’ isola di Vancouver e il bacino dello Skeena River. In questi territori si trovano fiumi leggendari come lo Stamp e il Cowichan da una parte e il Kalum e il Copper dall' altra. Specialmente in primavera, questi fiumi offrono una incredibile varieta' di condizioni di pesca garantendo sempre condizioni ottimali per la pesca alla Steelhead. Inoltre in questa stagione le risalite di Steelhead sono particolarmente copiose specialmente nel bacino dello Skeena River per l' assenza della pesca commerciale.

 

Lo Stamp RiverUn bellissimo maschio di   steelhead di oltre 4 kg!Ancora splendide catture   sullo Stamp!

Assorbito il fuso orario con un’ ottima cena e una sonora dormita, l’ indomani io e Sergio prendiamo un auto a noleggio per trasferirci sull’ Isola di Vancouver. Ci troveremo con Stefano al nostro ritorno a Vancouver fra 4 giorni. Un breve spostamento in traghetto ci regala scenari fantastici sia dello skyline di Vancouver che del profondo fiordo nelle sue vicinanze e delle montagne ancora parzialmente innevate che incorniciano la citta’. Questa e’ la vera ricchezza della British Columbia!

Siamo venuti sull’ Isola di Vancouver per pescare sullo Stamp River. Questo fiume scorre per la gran parte in un lungo canyon scosceso che lo rende praticamente inaccessibile da riva. E’ per questo che insidieremo le Steelhead dalla barca e in compagnia della migliore guida locale: Matt.  A seconda delle zone del fiume ritenute piu’ pescose, abbiamo scelto di pescare sia da natanti a motore con chiglia piatta (le famose “jet boat”) che da imbarcazioni da drifting attrezzate per accogliere massimo due pescatori e manovrate a remi dalla guida. Chiaramente quest’ultima soluzione ci permette solo di seguire la corrente del fiume. Tuttavia permette di pescare in totale tranquillita’ col solo rumore del fiume che avvolge l’intero ambiente circostante. E’ possibile  lanciare mentre siamo in movimento ma noi preferiamo raggiungere isolati anfratti del canyon per cercare insidiare le steelhead in completa solitudine. La steelhead, infatti, va cercata in punti ben precisi del fiume, come Matt si e’ subito premurato di spiegarci ancor prima di iniziare la battuta di pesca. Si pescherà soprattutto al confine tra le morte d’acqua e il flusso di Una femmina appena catturata   a spining: che combattimento!A  pesca sullo Stamp usando   natanti da drifting.corrente principale e nei sottosponda con un paio di metri d’ acqua, specialmente se in presenza di tronchi semi sommersi. Spesso anche i massi affioranti che creano giri di corrente sono dei punti da non trascurare. Dovremo far lavorare gli artificiali sempre lungo il fondale sassoso, rallentandone l’azione per farli permanere il piu’ possibile nelle vicinanze del fondale. Le Steelhead, infatti, amano sostare o spostarsi sempre nelle vicinanze di fondali ghiaiosi con corrente moderata. I periodi migliori per la pesca alla Steelhead sullo Stamp River sono quello invernale (da novembre alla fine di aprile) e quello tardo estivo (settembre-ottobre). Il periodo invernale solitamente regala le catture di maggiori dimensioni.

Dopo la teoria ci vuole ben un po’ di pratica! E allora via che saliamo sul natante da drifting e cominciamo a scendere lungo le rapide verde smeraldo di questo fiume da fiaba. Cominciamo a esplorare la prima pool con dei cucchiaini ondulanti da 12-16 gr che si rivelano molto azzeccati nelle morte. Nelle zone di corrente un po’ piu’ vivace dobbiamo invece aggiungere un piombo passante (20-30 g) per aiutarne l’ affondamento. Dopo pochi lanci Sergio riceve una secca testata: Steelhead in  canna! Matt ci porta in una zona di corrente piu’ moderata per poter combattere piu’ agevolmente la preda. Le Steelhead, infatti, sono della abilissime nuotatrici che sfruttano la corrente per moltiplicare a dismisura la propria gia’ notevole combattivita’ naturale. Una decina di  minuti e un po’ di lavoro di frizione per aver ragione di questa prima bellissima preda: un maschio di Steelhead di 4 chili abbondanti dalla tipica livrea rosso fuoco. Una foto e via, torna in liberta’! La giornata prosegue con parecchi spostamenti e altrettanti strike: questa Catture continue sullo Stamp   in primavera!volta sono io ad aver agganciato una bella preda sul filo della corrente usando un ondulante di generose dimensioni. Combattere questi potenti nuotatori in un ambiente davvero fantastico e’ un’ esperienza unica che regala adrenalina come non la ricordo. Il pesce si produce in un numero incredibile di salti spettacolari e di potenti fughe che mi costringono a cedere filo. Finalmente porto a tiro di guadino una bellissima femmina di quasi 6 Kg ancora completamente grigia e dunque appena entrata nel fiume dall’ Oceano. La scodata che da’ per liberarsi dalla mia presa quando la rimetto in acqua per ossigenarla da’ una sensazione della potenza di questi pesci che e’ davvero diUltime catture sullo Stamp   prima di sfidare i bestioni di Terrace.fficile descrivere a parole. Per usarne poche vi dico solo che alla fine della giornata abbiamo collezionato piu’ di 15 strike in due con ben 10 pesci portati in barca. Che emozioni fantastiche sullo Stamp River! Rientriamo al lodge piu’ che soddisfatti per una buona cena. Il secondo e terzo giorno abbiamo esplorato parti diverse del fiume, sempre con ottimi risultati. Cio’ che stupisce di piu’ chi come me ha sempre pescato trote fario in fiume a spinning e’ il fatto che le catture di Steelhead si susseguono durante tutto l’ arco della giornata. Ovviamente le prime luci dell’ alba sono tra i momenti migliori, ma abbiamo agganciato pesci con un’ ottima frequenza anche nel bel mezzo della giornata. Questo si spiega col fatto che le trote fario sono molto stanziali mentre le Steelhead sono sempre di passaggio. Quest’ ultime infatti migrano lungo i fiumi della British Columbia per riprodursi continuando quindi a spostarsi. In ultimo, questa mobilita’ da’ anche la possibilita’ di effettuare diverse catture nella stessa zona di fiume e a volte anche simultaneamente!

 

Lo Skeena River

Dopo un’ ultima sessione mattutina piena di emozioni e di combattimenti esaltanti, salutiamo l’ Isola di Vancouver gia’ pensando ai bestioni della Skeena River sul traghetto che ci riporta a Vancouver. Stefano ci accompagna all’ aereoporto di Vancouver. Questa volta abbiamo l’occasione di ammirare dall’ alto scorci davvero fantastici della British Columbia: montagne, ghiacciai, valli e boschi infiniti. La sensazione dei grandi spazi americani regala davvero un senso di pace e serenita’ incredibile. Atterrati a Terrace rappresentanti della Le Reve House ci accolgono amichevolmente. Presa l’auto a nolo ci dirigiamo subito al lodge di Le Reve House: una fantastica costruzione in legno locale come nella migliore tradizione Nord Americana. Qui, di fronte a un bel camino, le guide di pesca che collaborano con Le Reve House Adventure ci danno subito le ultime esaltanti notizie di pesca nel bacino dello Skeena River.  Il bacino dello Skeena River e’ enorme e comprende fiumi leggendari per la pesca delle Steelhead. Tra i principali e’ doveroso nominare il Kalum e il Copper ma la lista completa sarebbe davvero lunga! A pochi chilometri da Terrace poi, e’ possibile insidiare le mitiche Steelhead sul Kitimat, un altro corso d’acqua rinomato in tutto il Nord America. Inoltre, cosa importantissima, in primavera la pesca commerciale e’ chiusa in tutta l’area dello Skeena. Di conseguenza questa non e’ di ostacolo alle risalite primaverili di Steelhead che quindi sono davvero massicce e di esemplari mediamente piu’ grossi di quelli normalmente presenti sullo Stamp River.

Il primo giorno peschiamo sul Copper River con quella che, a dettPrimo giorno: chi ben   comincia.........meglio  prosegue!! Questo   maschio di steelhead e' davvero  superbo nella livrea e nelle   dimensioni!!Ancora sorrisi e catture per   una gita di pesca davvero  indimenticabile!a di molti pescatori locali e non, e’ la migliore guida di Terrace: Sky. Risaliamo il fiume su un pick up enorme per trasportare l’ imbarcazione da drifting. Il paesaggio e’ davvero spettacolare. Arriviamo su un ghiaione lunghissimo di ciottoli bianchi bagnati da un’ acqua color smeraldo. Sulla riva ancora un po’ di neve qua e la’, il sole che fa capolino dalla fine della valle fra pini immacolati e coperti di neve sulla cima delle montagne. Immancabili le impronte di orso sulla sabbia in mezzo ai ciotoli e, come spesso accade, il volo maestoso ma leggiadro dell’ aquila a testa bianca in cerca di cibo. Tiro un sospiro profondo e mi fermo incantato a vedere il fiato che si dissolve nei primi raggi di sole mentre ancora incredulo penso: sono nel miglior spot del mondo per la pesca di Steelhead! Sky mi riporta subito alla realta’ facendomi vedere i cucchiaini ondulanti che in questi ultimi giorni sono stati particolarmente efficaci. Mi spiega, infatti, che l’efficacia delle esche artificiali varia da fiume a fiume e in base al periodo. Molto è legato alla temperatura ambientale che modifica lo stato di attività delle Steelhead rendendole attive o meno alle insidie presentate. In inverno (Novembre-Febbraio) le Steelhead preferiscono cacciare da ferme in quanto il loro metabolismo e’ molto rallentato. E’ meglio utilizzare degli ondulanti o dei jig, questi ultimi con un corposo ciuffo di piume rosa/viola oppure con delle perline di colore rosso e muniti di testina piombata il cui peso varierà a seconda della portata idrica e dei fondali di ricerca. In questo modo possiamo trascinare l’artificiale sul fondo. Con l’innalzamento della temperatura, anche solo di pochi gradi centigradi (Marzo-Aprile), l’attività di caccia dei pesci si fa più vivace e iniziano a rispondere meglio alle esche di inseguimento come la mosca e i cucchiaini. Decido di montare un ondulante, salgo in barca e via che si parte a sondare il fiume! Ci fermiamo a provare a valle di due rapide e Sergio ha subito un pesce in canna ma dopo due salti spettacolari sfortunatamente si slama. Ci fermiamo poco a valle su un ghiaione. Seguendo uno dei primi consigli di Sky, sto 2-3 passi arretrato rispetto alla battigia e comincio proprio a sondare i primi metri di acqua. Pesco con un fiocco di lana multicolore sapientemente preparata da Sky e usando un galleggiante sui 20 gr. Mentre Sky mi mostra la tecnica di presentazione dell’ esca subito ha una mangiata. Ferra prontamente e mi passa la canna per godermi questa prima Steelhead sul Copper. La reazione e’ decisamente violenta e subito capisco di avere in canna un I  maschi hanno davvero una   livrea "infuocata"!pesce decisamente importante. Tanto che mi tocca lavorare di frizione non poco e scendere un po’a valle per trovare un punto di corrente piu’ moderata. Una bellissima femmina di oltre 8 Kg! Come poteva mancare una visita   dell' animale simbolo del Canada?  Per fortuna questo orso si e'  tenuto  a debita distanza.Continuiamo a scendere il Copper e continuano gli strike. Questa volta e’ Sergio a prendersi la rivincita stanando un’ altra bellissima femmina. I salti in cui si producono questi pesci e il vigore estremo che mostrano durante tutto il combattimento sono davvero incredibili. Poco dopo e’ ancora Sergio ad avere un pesce in canna, questa volta utilizzando un rotante piombato a 40-50 cm dalla paletta. Questa volta non e’ una steelhead ma un dolly varden, una specie di salmerino che puo’ raggiunge gli 8-9 Kg qui n in British Columbia.  Che livrea fantastica che ha anche questo pesce! Nel tardo pomeriggio siamo a pesca poco prima della confluenza del Copper con lo Skeena. Ancora due strike, uno sul mio ondulante e uno sul rotante di Sergio: un fantastico modo di concludere questa giornata di pesca alle Steelhead sul Copper!

Decidiamo di trascorrere il secondo e il terzo giorno sul Kalum per esplorare due nuove zone del fiume che l’ instancabile Sky ha appena scoperto essere particolarmente redditizie. Questa volta siamo a bordo di una jet boat a chiglia piatta che ci permette di risalire agilmente il fiume. Le caratteristiche di portata, temperatura e fondale del Kalum sono le migliori per favorire la riproduzione degli esemplari più grossi di Steelhead.  Sky e’ sempre molto attento alle nostre esigenze nonche’ prodigo di consigli tecnici. Qui sul Kalum, infatti, ci consiglia di prediligere i cucchiaini ondulanti Gibbs verdi e blu da 15 grammi. Suggerisce anche di spostarci molto di frequente per esplorare quanto piu’ lunghi tratti di fiume possibile. La Steelhead e’ molto aggressiva e se e’ presente in zona non esita ad attaccare l’ esca. E’ quindi inutile continuare a lanciare nello stesso tratto molte volte senza successo. Tuttavia gli spostamenti devo essere brevi: 2-3 lanci, 2-3 passi, 2-3 lanci e cosi’ via. In ultimo e’ sempre meglio fare un paio di lanci nel sottosponda prima per poi allungare la gittata. Sembrano consigli fin troppo ovvi ma a volte la semplicita’ e’ una carta vincente. Neanche a farlo apposta Sergio ha subito due fantastici strike. Due bellissime Steelhead di 4 e 7 Kg. Mentre rilascia la seconda vediamo un’ aquila a caccia afferrare un salmerino che si era portato in una zona di acqua bassa. Che fantastica natura che c’e’ qui in British Columbia! Grazie all’esperienza e all’ abilita’ di Sky e delle altre guide che collaborano con Le Reve House, in due giorni sul Kalum io e Sergio abbiamo avuto ben 16 strike con pesci dai 4 agli 8 Kg l’uno e un maschio fenomenale di 12 Kg catturato da Sergio. Questi giorni di pesca sono stati davvero indimenticabili. Ma a renderli cosi’ fantastici e pieni di emozionanti catture sono state sia l’organizzazione da parte di Le Reve House che l’ esperienza delle guide locali, le migliori della zona. Anche essendo pescatori esperti venire qui da soli e pensare di andare a segno e’ davvero un’ utopia: gli spazi immensi, i numerosi fiumi, le specie e soprattutto le tecniche di pesca sono cosi’ diverse da quelle a cui siamo abituati noi in Italia che una vacanza fai da te si rivelerebbe davvero una spiacevole esperienza.

 

 Attrezzatura

Come avrete chiaramente capito leggendo la mia esperienza di pesca, le steelhead sono capaci di potenti fughe e continui salti. Da non sottovalutare anche la forza della corrente dei fiumi in cui le si pesca. E’ quindi necessario usare canne robuste ma, attenzione, mai tropo rigide. E’ infatti importantissimo che l’ attrezzatura (canna e filo) sia bilanciata. Usando canne troppo rigide con azione di punta si rischia di scaricare la gran parte dello sforzo sul filo che gia’ e’ sottoposto a una trazione notevole per la potenza del pesce. Anche le guide consigliano canne da 2,70 -3,30 m robuste ma ad azione progressiva per ammortizzare la forza delle Steelhead, capaci di lanciare

agilmente esche artificiali fino a 40-50 grammi di peso. Come detto il filo e’ molto importante. Un nylon dello 0.35 minimo con un carico di rottura da 10 Kg rappresenta una buona scelta. Sebbene ci sia chi uso il trecciato, le guide lo sconsigliano per una questione di visibilita’. Mulinelli sia da spinning che da casting fanno il loro dovere purche’ robusti e di buone dimensioni (in grado di contenere almeno 150 m dello 0.35).


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