Tecniche

The devil is in the details ...

Di Massimo Zelli pubblicato il 08/06/15


Ovvero, “il maligno si nasconde nei dettagli”.  Parafrasando un detto inglese  di estrazione semi-religiosa o semi-irreligiosa, è la stessa cosa per me, andiamo a parlare dei dettagli della pesca all’inglese a scorrevole, dettagli che, se vogliamo, costituiscono la differenza tra il pescare e il domandarsi cosa c’è che non va. Prima di andare al sodo occorre una piccola premessa: la tecnica inglese, nella sua semplicità di lenze, basa il suo successo essenzialmente sulla manualità del pescatore, ossia sulla sua capacità di lanciare, affondare il filo e usare la fionda. Queste 3 cose sono basilari e, se fatte bene, non hanno bisogno di arzigogoli e orpelli perchè la faccenda vada a buon fine.

Un bulk perfetto

La costruzione di un bulk di pallini è conveniente rispetto all’utilizzo del pallettone poichè la dinamica in fase di lancio è migliore e previene accavallamenti in fase di entrata in pesca. Tutto questo vale se il bulk è possibile costruirlo con un massimo di 3-4 pallini di grossa misura (meglio 3). Diciamo quindi che da 6 grammi in su è opinabile e consigliabile l’uso di un pallettone. Detto questo, poichè le condizioni di pesca a scorrevvole che utilizzino lenze con piombatura attiva così pesante sono limitabili a fondali molto elevati oppure pesca in corrente, possiamo tranquillamente asserire che con un buon bulk si pesca nell’80% dei casi, incluso il caso descritto nel precedente articolo “effetto colonna”.

Nella foto potete vedere un bulk perfettamente realizzato che reca alcuni accorgimenti tecnici legati essenzialmente alla distanza di pesca.

  • I pallini sono stretti direttamente sulla lenza madre su un tratto in cui è stata depositata della vernice attraverso un pennarello. Questo permette ai pallini di non scivolare anche se il lancio è particolarmente energico (che non significa violento, ne frustato!)
  • C’è un ammortizzatore costituito da un “gum-bead” di misura simile a quella dei pallini utilizzati. Questo permette uno sblocco della lenza più dolce durante l’entrata in pesca poichè fa in modo di non calcare troppo l’attacco addosso alla piombatura in fase di caricamento del lancio. E’ una valida alternativa alle treccine di irrigidimento utilizzate come anti-tangle. Vi una  considerazione da fare a tale proposito. La treccina non ci salvaguarda da  garbugli in caso di lanci completamente errati, riesce a risolvere situazioni in cui il lancio non è perfetto ma appena accettabile. Quindi non è un vero e proprio anti-tangle come potrebbe essere un tubetto di plastica rigida. La sfera di gomma, utilizzata con diametri in lenza dell’ordine del 20-25 è un ottimo sostituto e permette di avere un lancio molto più agevole e più aerodinamico rispeto all’uso delle celebri ed utilissime treccine. L’utilizzo di nylon di sezione importante consente altri vantaggi: un affondamento del filo molto più agevole in virtù del peso e della maggiore capacità di vincere tensioni superficiali e maggiore resistenza all’usura e all’invecchiamento (importantissima considerando che un filo da inglese da il meglio di se ... in vecchiaia, come il buon vino).
  • L’attacco è costituito da una girella con pietrina di scorrimento ed un moschettone a rombo: questo tipo di moschettone non ha appendici fuori dalla sua sagoma e quindi è meno propenso ad impigliarsi.

Sabbia quarzica

Un ottima alternativa alla ghiaia classica quando l’incollato deve lavorare “a spaccare” è l’utilizzo di sabbia quarzica. Pescando a distanza da riva è praticamente impossibile non utilizzare materiale inerte per appesantire la palla: se usassimo soltanto bigattino saremmo davvero imprecisi e soggetti a qualunque bizza del vento. Dobbiamo tuttavia considerare che per giungere integri a 30-40 metri da riva e lavorare nei primi strati d’acqua,  la normale ghiaia potrebbe non essere ottimale. Ne dovremmo usare troppa per rendere il mix con le larve sufficientemente omogeneo. Questo andrebbe contro il nostro proposito di pescare in calata poichè a quel punto avremmo un’affondamento troppo rapido. La sabbia quarzica a grana 1-2 mm permette una diffusione del peso maggiormente omogenea e quindi consente di usare quantità di inerte inferiori rispetto ad una ghiaia di media grandezza. Accompagnare questo espediente all’utilizzo della classica “Magica” è la ciliegina sulla torta che consente di gestire l’incollato davvero come se fosse uno sfarinato, ossia graduando la capacità di aprire in base al livello di compressione con una sola mano.

Tourteaux

Bagnare la pastura con del Tourteaux di mais (1/2 kg  di TTX secco su 3 Kg di sfarinato) aumenta la gradualità di compressione dello sfarinato e si riesce a gestire molto meglio la tempistica di apertura.  Il tourteaux è in se un materiale pesante ma anche disgregante, fate attenzione a non eccedere le dosi. Può essere preparato la sera prima mettendolo a bagno ed utilizzandolo poi per la bagnatura della pastura oppure può essere bagnato con l’ausilio del trapano separatamente sul posto ed aggiunto allo sfarinato. Tenete conto della notevolissima capacità assorbente del tourteaux nel secondo caso e prendete tempo per fare una seconda rifinitura circa 30 minuti dopo la prima bagnatura.

Pasturazione: tiro radente

Pescare a distanza in calata sottointende che la pasturazione debba avvenire con un tiro piuttosto radente. Questo consente di non effettuare la consueta parabola con la palla di sfarinato o di incollato e di farla impattare sull’acqua 4-5 metri prima del nostro galleggiante. L’effetto di questo espediente sarà quello di creare una scia di materiale in caduta che alimenterà l’effetto colonna ... all’interno del quale i pesci troveranno spazio. È importante creare una scia poichè il galleggiante affondando si avvicina a riva: attraverserà quindi compiendo il suo tragitto una zona totalmente pasturata. Per fare tutto questo occorre ricordare una paio di cose: le palle di sfarinato e incollato debbono essere piccole e rotonde, in questo modo saremo precisi a sufficienza. La seconda cosa da ricordare è che piuttosto che eccedere la distanza di pesca con la fiondata  dovete arrivare alla distanza ottimale per gradi e stando anche leggermente più corti. Se la sequenza di lanci è troppo casuale come distanza e traiettoria anche la cattura diventerà casuale.

 


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