Tecniche

Traina al serra - come selezionare la taglia delle prede

Di Saverio Rosa pubblicato il 04/08/15

La stagione estiva, più di ogni altra, rappresenta il momento perfetto per cercare di insidiare uno dei combattenti più celebri delle coste italiche. Un predatore famelico che, da ormai una ventina di anni, si è impadronito degli habitat costieri e ha seminato il terrore tra le popolazione acquatiche di piccoli pesci. Anche se molti individuano in questo predatore una delle cause della drastica riduzione dell’ abbondanza di molte specie di pescato costiero, noi, popolo di pescasportivi, lo consideriamo semplicemente come un ‘’nuovo’’ insidioso avversario con cui siamo ormai abituati a confrontarci da qualche anno. Per questo ‘’new competitor’’ dai denti affilati non possiamo chiedere consiglio ai ‘’vecchi pescatori’’! Il fatto che la tecnica per insidiarlo è nata e si è evoluta di pari passo con l’ aumento della sua presenza nelle nostre acque, rende, i consigli dei nostri padri e nonni pescatori, totalmente inutili. Ai loro tempi questo pesce non esisteva…pertanto, i ‘’pescatori veterani’’, ai quali generalmente siamo soliti chiedere un consulto alieutico, questa volta, non saranno in grado di trasmetterci le loro esperienze di pesca. Nessun vecchio pescatore sarà in grado di dirci se è meglio usare un’ aguglia come esca oppure un calamaro o un altro pesce....

Proprio in vista di queste inevitabili ‘’lacune storiche’’ In questo articolo, vogliamo sostituirci all’ esperienza dei ‘’vecchi’’, riassumendo, nelle prossime righe, il miglior modo per andare a colpire il pesce protagonista di questo articolo… e questo grazie alla divulgazione di tutte le osservazioni riscontrate dal giorno del suo arrivo fino ad oggi…

Quale è la migliore esca viva per catturare ‘’questo pesce’’…e magari per catturarlo di buona taglia??

Da quanto appena scritto, molti dei lettori, avranno già intuito di chi stiamo parlando e verso chi è rivolto questo saggio che approfondirà la tecnica volta a colpirlo…Il nostro mirino, quest’ oggi, è puntato dritto e preciso su… sua maestà il pesce Serra !

Giugno, luglio, agosto e settembre rappresentano il picco di massima curvatura del grafico che vede sulle ordinate il numero di catture e sulle ascisse le mensilità. Anche se le catture di serra sono ormai ben disseminate durante tutto l’ arco dell’ anno, i mesi estivi appena citati, ci regalano, rispetto a quelli invernali,  una taglia maggiore e un numero di strike decisamente considerevole. La pesca dalla barca, e in particolare a traina, rappresenta, senza orma di dubbio, il miglior sistema per insidiare al meglio il famelico predatore cercando magari di fare selezione sulla taglia del pescato. La traina con l’ aguglia viva è da sempre un ‘’mast’’ per la pesca al serra, ma esiste un’ esca in grado di ottimizzare il rapprorto peso-cattura/grandezza-esca.

Innescando un’ aguglia viva infatti, proponiamo un boccone relativamente poco nutriente e di facile catturabilità da parte del serra che, con un fulmineo attacco, è in grado di divorare in un baleno l’ esca e rimanere attaccato all’ amo. La predabilità dell’ aguglia è talmente elevata che, ogni qual volta si passerà davanti ad un serra della taglia compresa tra i 300 e i 6000 grammi, questi vi si getterà addosso.

Ricordiamo che, soprattutto nel periodo estivo, i serra si raggruppano in branchi che accolgono pesci di tutte le dimensioni. Sappiamo che un serra piccolo è molto più reattivo e veloce rispetto ad un serra di taglia e così, passando in prossimità di un branco di serra di taglia mista, potremo star certi che, la misera aguglia innescata, verrà rapita dalla bocca di un serra di piccole dimensione che vi arriverà più velocemente rispetto ad uno di taglia maggiore. Il piccolo serra non esiterà a divorare l’ esca poiché  questa risulterà perfettamente congeniale alla sua modesta stazza di predatore.

Riassumendo quindi, se sceglieremo un’ aguglia come esca, avremo uno spettro di catturabilità che abbraccerà tutte le taglie di serra, ma avremo maggiore possibilità di effettuare catture di serra per così dire ‘’mignon’’. Con l’ aguglia, il numero di strike in prossimità di un branco di serra sarà alto, ma ogni cattura regalerà solo un piccolo pesce. Come fare allora a fare ‘’selezione’’ di taglia nel periodo estivo? Semplicissimo…basta cambiare l’ esca e sostituirla con una di volume maggiore. Il serra non disdegna pesci di alcun tipo pertanto, allamare un cefalo di buona taglia e usarlo come esca, risulta una strategia perfetta e vincente.

Attraversando, con un cefalo all’ amo da 300/400 grammi, un branco di serra costituito da esemplari di taglia piccola e grossa, osserveremo che i movimenti della vetta delle nostre canne saranno incredibilmente vivaci e frenetici. Questi movimenti della vetta non devono indurci in errore; non si tratta di una mangiata… ,si tratta bensì della reazione del cefalo alla vista di piccoli serra che vi si avvicineranno. I serra di taglia piccola, per istinto predatorio, si avvicineranno per primi alla nostra esca viva ma poi, valutandone la mole, sceglieranno di non predare il nostro corpulento muggine. Il cefalo avvertirà di essere nel bel mezzo di una situazione potenzialmente pericolosa e ci mostrerà tutta la su agitazione con i movimenti della vetta della canna. La sua agitazione, causata dai piccoli serra, porterà all’ avvicinamento dei serra di taglia maggiore che, forti di un peso e di una mole considerevole, non si periteranno a colpire l’ esca e a far ‘’strillare’’ le nostre frizioni.

Dalle righe sopra riportate si evince che, in questo tipo di pesca, la necessità di disporre di canne in grado di informarci su quello che sta accadendo al cefalo, sarà di fondamentale importanza…La canna ci dovrà trasmettere l’ agitazione del muggine…e questa agitazione ci farà intuire che stiamo nel posto giusto e che, di li a breve, il grosso serra avrà la meglio sui piccoli serretti e farà gracchiare la cicala del mulinello con un’improvvisa predata. La canna quindi dovrà essere sensibile in vetta ma pronta a fronteggiare una cattura verosimilmente anche da 10 kg di peso. Chi scrive si sente di consigliare, per la pesca a traina del serra con cefalo vivo, un libraggio di circa 12 lbs per una lunghezza di 190 o 220 cm. Una casa produttrice che propone strumenti eccellenti per questo tipo di pesca è la Trabucco Fishing Diffusion che ci mette a disposizione la serie WIND ROSE TITANIUM nelle misure di 190 e 220cm (visibili in foto). I libraggi disponibili per questa serie di attrezzi vanno da 8 a 30lbs quindi abbracciano tutte le esigenze. Si tratta di canne in carbonio cavo altissimo modulo montate con anelli Low Profile Guide in Sic. Queste canne appaiono incredibilmente sottili ma racchiudono in se una potenza che lascia davvero a bocca aperta…chi scrive le usa da anni le consiglia vivamente.

Parlando di terminale, come tutti ormai sanno, dovrà essere costituito da uno spezzoncino di 30 cm cavetto di acciaio 30 lbs in grado di contrastare e vincere l’ affilato apparato boccale del Pomatomus. Più l’ esca impiegata è voluminosa e maggiore è la possibilità che gli ami, durante l’azione predatoria del serra che si scaglia sull’esca, finiscano per infiggersi nelle carni dell’ esca stessa prima che in quelle della bocca del serra. Con ami di scarsa qualità si rischia che la corsa penetrante dell’amo venga stoppata dai tessuti del cefalo con conseguente slamatura del serra che sputerà senza problemi il boccone non appena avvertirà che qualcosa non quadra…

Questo rischio di scarsa penetrabilità, e potenziale precoce slamatura  del serra, viene completamente scongiurato quando si sceglie un amo di prima qualità.

Gli ami di prima qualità, anche se le punte, per errore, si dovessero trovare ad inserirsi nelle carni del cefalo durante il fragore e il trambusto dell’ azione predatoria, grazie alla loro incredibile potenza penetrante, non si fermeranno!!! superano i tessuti del cefalo e arrivano tranquillamente a colpire anche il palato del serra…rendendo impossibile la slamatura.

 Chi scrive si permette di consigliare 2 serie di ami e in particolare gli ami Trabucco Shinken (visibili in foto) SERIE 5111 e 5180 nelle misure 3/0 , 4/0 e 5/0 che,  grazie al sistema 3D CUT POINT delle punte, tagliano e si fissano tenacemente e irreversibilmente all’ interno delle fauci dei serra… anche nel caso in cui la punta si sia trovata ad attraversare precedentemente le carni dell’ esca innescata. 


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