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Trote in chiusura...

Di davide ricotti pubblicato il 10/10/15

Forza, siamo a fine stagione, vediamo di sfruttare al meglio gli ultimi lanci rivolti a questa amica che ci dà sempre belle emozioni, specialmente se attaccata in torrente, sia nelle zone gestite in modo turistico, che nelle zone libere, nel primo caso, le riserve,  il buon risultato delle nostre uscite di pesca, è molto legato alla gestione, cioè ai lanci di trote. senza nulla togliere ai posti dove lanciano tutte le settimane, con difficoltà bassa, sia come numero di pesci che come morfologia dei corsi d’acqua, posti questi che bene si prestano a fare appassionare i giovani lanciatori, oppure a provare esche nuove per testarne l’efficacia,  divertendosi a provare lanci e recuperi diversi dal solito, vogli portare alla vostra attenzione la riserva di Ottone alta valle TREBBIA tratto di fiume gestito dall’associazione PESCATORI OTTONE in collaborazione con la provincia stessa.

Parliamo sempre di trote allevate, con il particolare che lanciano solo fario,  che come sappiamo sono più diffidenti delle iridee e dei salmerini, e i lanci vengono fatti 1 o 2 volte al mese dando modo ai pesci di conoscere il fiume diventando furbette, ci sono anche qui 2 grandi gorghi  facili da raggiungere con difficoltà di pesca bassa dove lasciano direttamente le trote per  chi ha difficoltà a scendere nel fiume per raggiungere gli spot selvatici, e qui non si salvano trote dopo i lanci. ma poi gli altri 3 km di riserva  sono impegnativi, correnti forti con rigiri d’acqua dietro a sassoni, tratti dove il TREBBIA  è stretto in gole con le montagne che gli finiscono dentro, posti dove le fario riescono a salvarsi  avendo il tempo di abituarsi all’ambiente, già dopo qualche giorno tendono a riprendere l’istinto dei pesci selvatici  e farle uscire ad attaccare le nostre esche artificiali è  impegnativo e molto di soddisfazione.

Sia in riserva che in libera la tecnica è molto simile, sicuramente in libera la taglia dei pesci è inferiore ma ferrare un predatore nato e cresciuto li è il massimo e qui è possibile. fili sottili per gestire bene le esche che dobbiamo impiegare, piccoli rotanti con e senza cavaglierino in modo da sondare  diversi strati d’acqua, piccoli siliconici con testine piombate da 2 a3 gr. ondulanti, minnow da 3 a6 cm. Mimetismo facendoci amica la natura che ci circonda. consiglio sui minnow di queste dimensioni il nodo diretto senza usare moschettone. Canna da 15 gr. di potenza, io quest’anno ho usato la VALKALL. Di RAPTURE Monopezzo da mezza oncia per 2,05 m. mi dà super sensibilità e una buona riserva di potenza in modo da gestire le esche anche nelle correnti. Un 2000 di mulinello con in bobina nylon 0,18  e via verso nuove avventure.


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