Itinerari Italia

Trotone del Nord-Ovest

Di Walter Scandaluzzi pubblicato il 01/05/10

Un giorno un ragazzino mi scrisse che ero stato bravo  a prendere una trota sul chilogrammo che avevo messo in una sezione catture di un sito che non ricordo.  Di tale pezzatura nel Nord Ovest le possiamo trovare anche nelle parti medio basse dei torrenti del Verbano come l’Ovesca, Il San Bernardino, Il San Giovanni oppure in quelli torinesi e cuneesi come l’ Orco, il Chiusella, Il Pellice, La Dora Riparia tanto per citarne alcuni. Molto più difficile la cosa nel biellese dove i tratti dei  torrenti Cervo ed Elvo che sarebbero adatti ad ospitare pesci di quelle dimensioni sono bistrattati da anni in maniera incivile passando da una asciutta totale per prelievi idrici  ad un inquinamento per arrivare a lavori in alveo che distruggono le buche. Davanti a cose come queste vien da pensare se le leggi in Italia servono a qualcosa e stessa cosa a pensar agli studi di eminenti professori che consigliano di affrontare il problema delle alluvioni in maniera decisamente opposta a quello che viene poi attuato. Chi ha percorso qualche strada della Valle D’Aosta non ha potuto far a meno di osservare su parecchi torrenti  orrende massificazioni alte alcuni metri con pendenza del 100%  che alla prossime piene daranno all’acqua una velocità mostruosa con risultati che ben lascio immaginare quando essa entrerà nel tratto naturale a valle. I naturali luoghi di esondazione, che davano rifugio ai pesci, non esistono più ed anche le più rustiche trote saranno spazzate via da correnti mostruose. Ma tornando alla sola pesca lo scopo di questo articolo non è il parlare delle “belle” trote ma delle “stupende”… diciamo dai 2000 grammi fino facciamo ai 11.500 grammi della Marmorata del Naviglio Langosco presa da 3 pescatori di Galliate (NO). La foto apparve nella rivista PESCARE  nei mesi successivi e dette anche adito ad interventi polemici di qualche lettore per la sua soppressione. Spero vivamente che ci si astenga questa volta dal commentare la cattura di un verbanese che appare con una bella marmorata del Toce  del peso di 6.5 kg presa con la tecnica ossolana… tanto oramai è già bella che digerita e stradigerita!  La presenza di mega marmorate  anche testimoniata, oltre da foto di catture, anche da esemplari catturati con gli elettorstorditori per essere spremute; La volontà degli autori delle foto mi impedisce di rivelare i luoghi delle catture ma siamo comunque nelle acque di cui sto per parlarvi. Bisogna anche mettere in considerazione che anche qualche fario supera i 2 kg anche se è più raro della marmorata e della lacustre e che nel conto si può benissimo aggiungere qualche iridea scampata per miracolo, negli anni, alle lenze dei pescatori. Può benissimo capitare che avvenga qualche cattura in altri luoghi ma si tratta dei soliti miracoli che la natura ogni tanto ci regala.  In Piemonte i luoghi più idonei a catture di questo genere li identifico nel Po a monte di Torino, nei canali derivanti dal Ticino ed in particolar modo nel già citato Naviglio Langosco, nella parte medio bassa della Dora Baltea e del Toce e nella parte media del Sesia con maggiori possibilità verso gli ultimi 2 citati. Ma con cosa si prendono le grandi trote?  Semplice: con le camole o coi bigattini !!! Sconcertanti o allibiti da tale affermazione? Non resta allora che prendere i numeri arretrati della rivista “Il Pescatore”  ed andare a ritroso nel tempo fino al numero di ottobre del 1996, a pag 14, dove tal Davide Brusoni compare con una marmorata di 5 e passa kg presa da lui nel Ticino a Bereguardo appunto con la camola del miele pescando a passata. Io stesso ho fotografato la cattura di un esemplare  di un paio di  kg, se non oltre,  preso con bigattini da un signore che pescava barbi nel Cervo a Formigliana ed arrivata nel torrente probabilmente da uno scaricatore del canale Cavour visto l’assenza di marmorate in tal corso d’acqua anche nei tratti medio alti.
Naturalmente la tecniche adatte allo scopo sono ben altre ed in particolare lo spinning dove non si deve aver paura di usare artificiali di dimensioni simili a quelli per il luccio. I “marmoristi” sostengono che queste grosse trote, specialmente le marmorate, stanno quasi alla fine delle grosse lame di fondovalle. Nella pesca nulla è scontato ma sembra che la pesca a mosca sia nettamente perdente nel confronto collo spinning stando alla grande guida slovena Franko Gorjan. Poi vi sono le tecniche col morto manovrato che è vietato in molte acque pregiate male TROTONE sono molte volte a valle della linea di confine. Le tecniche sono 4 anche se quella Drachkovicth è da usare solo in posti alti e impescabili con altro. La “Vigevanese” e  “ L’ossolana” si assomigliano e prevedono un piombo prima del pesciolino morto alla distanza prescelta dal pescatore. Infine esiste “La Svizzera” ove il piombo a forma di Torpille viene inserito nel pesciolino morto. In queste 3 è logico che si recuperi e nella “Svizzera” da monte a davanti a Voi. Meglio pesciolini vivi uccisi all’istante che hanno più consistenza sulle ancorette. Pesci ideali sono scazzoni, vaironi, sanguinerole ed alborelle grosse. I fiumi del Nord_ovest adatti sono il Po anche fino a Casale Monferrato, Il Ticino fino a Galliate, Il Sesia anche fino a Vercelli e tutto il Toce oltre a buona parte dell’ Adda In Lombardia e tutta la Dora Baltea in Valeè.


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