Tecniche

WACKY NOT? - come insidiare le apatiche trote di fine stagione

Di SAMUELE MAFFEI pubblicato il 15/09/16

Se mi chiedessero di accostare la pesca a un qualsiasi hobby o passione, indubbiamente sceglierei la cucina. Le migliori soddisfazioni, sia in cucina che a pesca, sono frutto di scoperte prettamente individuali che derivano dall’unione di più elementi e finalizzati a creare una nuova “ricetta” (culinariamente parlando).

Per noi amanti della pesca questo significa andare ad unire gli “ingredienti” di due tecniche differenti in modo tale da affrontare una situazione particolare, magari con ottimi risultati.

E cosa c’è di meglio di essere consapevoli che la tua intuizione è stata fondamentale a raggiungere il traguardo?

Andando al succo voglio parlarvi di un escamotage che sono stato “costretto” a trovare in questo periodo per portare qualche fario a guadino: la pesca a wacky.

Questa tecnica nasce esclusivamente per la esca dei bass, soprattutto in acque dove non rispondono alle classiche esche, principalmente nei periodi in cui sono molto apatici.

L’innesco, che prevede l’utilizzo di un vermone siliconico allamato al il centro del suo asse, è quanto di più naturale possa essere presentato davanti gli occhi della preda.

 Ho deciso così di approcciare in questo modo in fiume dopo i molteplici rifiuti delle trote verso rotanti e gomme montate su testa piombata.

L’apatia delle trote in questo periodo di fine stagione è dovuto ad una bassa portata d’acqu. Oltretutto la mancanza di corrente consente ai nostri salmonidi di scrutare per filo e per segno i nostri inneschi

Questo però non può e non deve impedirci di effettuare catture negli ultimi giorni prima dalla chiusura.

E’ proprio per la voglia di finire la stagione con in bocca il sapore del trionfo che circa un mese fa ho lanciato per la prima volta un verme siliconico di 7 cm montato a wacky su testa piombata di 1g in una buca di acqua lenta e profonda. Immediatamente ho visto che i pesci rispondevano senza esitare, tanto la presentazione assomigliava ad un verme di terra in caduta libera. Ovvio è che in acque correnti o in fiumi di grossa portata non si ha lo stesso successo, in quanto una montatura così leggera priverebbe l’esca  della sua naturalezza.

L’APPROCCIO

Per affrontare al meglio una battuta in torrente a wacky vi consiglio di portare:

-          Una canna da gomma per le trote, che sia in grado di lanciare esche molto leggere e che sia sensibile tanto da avvertire le mangiate in tempo per la ferrata.

-          Un mulinello più o meno piccolo a seconda della portata del fiume, carico di treccino per percepire meglio le mangiate.

-          Vermi di silicone da 5 a 10 cm

 

Per quanto riguarda l’ innesco si può utilizzare o un amo piombato (in caso di buca profonda) o, in caso di buche lente e basse, un amo senza piombatura che conferisce una credibilità maggiore al tutto.

 

Sento sempre dire che i pescatori hanno i loro segreti e non li  svelano mai neanche a costo di morire.

A me invece piace divulgare le mie scoperte con la speranza che qualcuno le adotti e ne venga ripagato come ne sono stato ripagato io.

Detto ciò tutti a far cadere vermi in acqua!

 

                                                                                                          SAMUELE MAFFEI


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