Racconti

Un motivo per parlarvi...

Di Zaccaria Australi, "SIPO" pubblicato il 07/06/10

E' vero, ho conosciuto la fitta dell'amo, i fili resistenti, le canne elastiche, le frizioni ben dosate, il "braccio caldo" e la "mente fredda" di alcuni di voi.
Cosa voglio dire?
Voglio dire che qualche volta ho perso e non ne provo vergogna...un pesce non ha questo sentimento, come non prova riconoscenza per chi, prima lo costringe all'asciutto e poco dopo lo rimette a mollo!

Ho paura, quella si!

Quel graffio che corre lungo tutto il corpo prima di piantarsi nella mente, voi lo chiamate "istinto di sopravvivenza"...ma pochi di voi ne hanno provato il "morso", hanno sentito lo scorrere dell'esistenza dentro quell'imbuto che non promette ritorno!


Ho conosciuto il calore delle vostre mani, è sempre un fastidio, non importa quale temperatura abbia l'acqua, si riconosce sempre, non so se mi spiego...è secco!

E' inutile negare, porto i segni dei vostri incontri e anche di quelli con gli uccelli neri: alcune scaglie sono andate, al loro posto la pelle ha fatto cerniera con le più vicine, a volte nuotando mi vedo queste " zone nude", non sono belle, ma ormai è del tempo che non curo più l'estetica, e ho imparato ha sfruttare al meglio queste ferite: lì sento più netto il caldo e il freddo delle correnti e comprendo prima di altri come comportarmi, c'è chi dice che con la vecchiaia sono diventato "sensitivo"...invece sono solo cicatrici!

Ho due denti faringei storti, deviati dai colpi di uno slamatore inefficente, o forse è meglio dire di un pescatore deficente!

Gli occhi e le pinne per fortuna sono in buono stato, solo la caudale con il tempo si distende sempre peggio, e ha preso quell'aspetto "ciccioso" che distingue la coda di tanti di noi che hanno passato i dieci dei vostri anni.

Si dei vostri, perchè noi contiamo solo le freghe...pardon la fase di "istinto riproduttivo".

Certo a pensarci bene per voi o sentimento o istinto, come se le due cose per noi sott'acqua non potessero coesistere...o bianco o nero o sei istintivo cioè animale o sei anche sentimento cioè umano... solo a voi è concessa la miscela...già...e con che risultati!!!

Quì sotto per voi esiste solo la legge del PR...Predazione-Riproduzione...salvo poi accorgersi che le cose si annacquano...sarà l'ambiente...e sopraggiunge quella "noia" (per voi) che va sotto il nome di adattamento all'insidia!


Bella rogna eh!?
Anche se poi, siete proprio UNICI perchè è proprio quella la cosa che vi piace di più!

Sento sempre più freddo, non dovrebbe esserlo, è primavera, c'è un gran sole fin sul fondo della piana, e le zone del corpo  scoperte da scaglie, non mi rivelano differenze di temperatura dal resto del corpo... è un freddo strano, forse sarà il gran fondale che ho scelto per posarmi...quì non ci sono muschi, e il fondo non è compatto come dove scorre la vena principale della corrente del fiume, appoggiandosi il limo si alza ed entra fastidioso nelle branchie, come durante i cali delle piene.

Le pettorali sbattono sul fondo, ma il corpo non risponde...ha una strana rigidità e il limo alzato mi ricade addosso...è ora di salutarci, anche se il destino spesso ci unisce come "fratelli d'acqua", forse non ci capiremo mai, troppo diversi, ma oggi avevo un motivo per parlarvi...non ci rivedremo.

P.S.

Questa volta visti da sotto in "modo critico" tanto per tener vive le coscienze.

 


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