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Fishing Show: dai Pionieri della pesca ai Figli d'arte è sempre un'emozione.

Di red pubblicato il 14/02/10

Bologna, 14 febbraio 2010, ore 12.00 - Nell'area «Palco» del Fishing Show oggi si sono vissuti momenti di viva emozione. Nonostante il Premio «Pionieri della pesca» abbia mutato nome in «Figli d'arte» - volendo, con tale cambiamento, meglio aggiustare lo sguardo verso il futuro di questo appuntamento che premia le personalità più importanti legate al settore della pesca sportiva - il coinvolgimento è rimasto praticamente invariato rispetto alle passate edizioni. 

Non a  caso, dopo averne ricordato la storia e i settori via via premiati nelle passate edizioni (produttori, distributori, giornalisti, sportivi, personalità della cultura ecc.), Roberto Ripamonti e il presidente della FIPO Ciro Esposito si sono passati il testimone nel raccontare come il Premio, oggi ribattezzato, abbia sempre rappresentato un momento in cui un intero settore si è raccolto e stretto con calore intorno ai suoi maggiori interpreti e protagonisti.

Insieme a Esposito e Ripamonti si sono poi avvicendati nella consegna delle targhe altri tre volti notissimi della pesca: il vicepresidente FIPO Adriano Benvenuti, il consigliere Ivo Stoppioni e, in qualità di guest star, Ighli Vannucchi, capitano dell'Empoli Calcio e appassionato pescasportivo.

Come detto, coinvolgente il momento della premiazione già con Gian Marco D'Olivo (Italcanna), produttore premiato, insieme al direttore commerciale Giovanni Battista, per la serietà dimostrata nella conduzione della Società di famiglia e per lo sviluppo impresso alle tecnologie delle resine, del carbonio e del titanio.

Il picco s'è tuttavia raggiunto con la premiazione alla memoria di Antonio Castiglioni (Old Captain). Il figlio Giuseppe, visibilmente emozionato nel ricevere la targa, ne ha ripercorso con voce a tratti rotta il percorso di uomo, di imprenditore e di pioniere della pesca a mosca.

La premiazione è poi continuata con Giovanni Laterza (Ditta Tomasi), negoziante di Nettuno, uomo - come ricordato dal presidente Esposito - partito nel 1970 come commerciante di ferramenta e articoli di caccia nella ditta paterna, cui riuscì di allargare l'attività familiare, oggi più che florida, anche alla pesca sportiva.

Non sono mancati poi i giornalisti, degnamente rappresentati da Gionata Paolicchi, notissimo personaggio del settore da ormai diciotto anni. Giornalista, fotografo, regista televisivo, direttore del sito Pescareonline, responsabile degli eventi Fishing Show e ideatore (con il presentatore tv Carlo Conti) della manifestazione benefica «La Pesca del Cuore», a tutti è proprio sembrato non essere privo dei titoli di merito per incassare la targa. Soprattutto ora che, sempre in tandem con Conti, sta pensando a come portare lo spettacolo della pesca in Rai...

Uno dei momenti che hanno più coinvolto il numeroso pubblico intervenuto è stata la presentazione e premiazione della squadra campione del mondo Big Game L'Aquila, che si affermava e otteneva il titolo nei tragici momenti del terremoto. Sul palco il capitano Giuseppe Gallucci e gli angler Stefano Gallucci, Basilio Leone e Ezio Raimondi. Quest'ultimo ha anche raccontato come la squadra, tradita dalla terra, abbia saputo, in un momento così difficile, essere stata ben ricompensata invece dal mare.

La cerimonia s'è poi conclusa con altri due importanti momenti. Il primo dedicato proprio al futuro della pesca e dell'educazione delle nuove generazioni grazie alla Scuola di pesca di Moreno Ventisette. Il secondo compreso del maggiore impegno da doversi dedicare all'ambiente acquatico e alla fauna ittica grazie alle ricerche sull'eutrofizzazione di Giuseppe Casaldelli, ricercatore dell'Università degli Studi di Ferrara, purtroppo assente all'evento per precedenti impegni assunti.

 


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