Di Zaccaria Australi, SIPO pubblicato il 09/10/10
Ci sono pesci, che al di là della taglia, si conquistano un posto al sole della nostra memoria.
Questo può accadere perché sono inaspettati, perché li avete catturati con un’attrezzatura al limite, perché hanno una bella livrea, o perché il combattimento è stato avvincente…quando tutte queste situazioni avvengono insieme, si meritano due righe e due foto perché le emozioni vadano oltre il personale…
Essere mesi “in croce” da un bel cavedano quando hai una mini attrezzatura, non è una cosa insolita, in genere agiamo così, cioè pescare al limite, perché siamo “costretti” dalla situazioni del fiume, ma oggi l’ho fatto perché mi andava andarmela a cercare!
La Sieve non è più la Sieve, da quando il Bilancino le ha imposto il suo freddo marchio di fabbrica, l’acqua polverosa ha finito per tingere di verde pallido tutte le sue buche, spesso i barbi latitano, o mandano avanti i piccoli, o si fanno vivi solo nel periodo in cui Bilancino frena i suoi strali.
Il cavedano invece resta attivo, ma abbassa il ritmo, i suoi gruppi, composti ormai come nel Serchio da ridotte schiere di grossi pesci, si comportano in questo periodo come una squadra in vantaggio che controlla la partita aspettando il fischio dell’arbitro: qualche sortita dalla difesa, tanto per far capire all’avversario che non si scherza, ma in genere squadra bassa e tanta melina a centrocampo!
Di passata classica non se ne parla, oggi si gioca staccati con un metro, un metro e mezzo di fondo, pasturando a mano sul galleggiante.
Sono in tuta,con la bolognesina da 3,80 che mi sta viziando il braccio, non pesa nulla questo cannino artigianale, e rischia seriamente di diventare protagonista anche di qualche uscita in Serchio, dove ha già preso spazio la 4,80 a barbara, sono mini-bolognesi, che quando sono impegnate da un grosso pesce, ne esaltano la percezione dei movimenti e se sono dotate di un buon fusto, non pagano nemmeno tanto pegno alla mancanza di leva, insomma si rischia un po’ di più quando si ha il pesce sotto e lo devi stoppare, ma a conti fatti a sera sei meno stanco e se hai bucato qualche bel pesce hai sicuramente goduto come un matto!
Oggi un galleggiante da 0,20 sorregge nel rigiro dell’acqua “una mano” di pallini del 13, il ferretto, ed un’amino ad occhiello del 28.
E’ già 3 volte, che pesco così in questo posto e i risultati sono stati decenti: pochi pesci ma belli.
In genere il galleggiante affonda mandando in piega il cannino quasi in contemporanea con la ferrata, la frizione slitta per un po’ a supporto di un fluorocarbon dello 0,07, prima che il palmo della mano opposta stoppi la bobina e ti faccia sentire sulla canna con chi hai a che fare!
Sono arrivato sul fiume alle 11, i due pescatori già presenti in buca che stanno tentando barbi più a valle, mi hanno gentilmente concesso il centro buca, tanto pesco cavedani e non gli rompo i maroni, onestamente ero convinto, viste le pescate precedenti, di non deluderli, ma oggi solo due partenze in un’ora…una fallita e una su di un cavedano di kg venuto alla mano con una certa disinvoltura, poi sperato, ma inatteso, vista la scarsa attività, arriva lui…lascio che la frizione insieme alla canna pari il primo assalto, poi cerco di saperne di più…ed ecco le classiche botte stizzite in controtempo del cavedano di taglia, tolgo la mano che aveva fermato la bobina, ben sapendo che ripartirà in maniera secca, ed infatti, fo appena in tempo, e assisto tranquillo alla fuga precipitosa del nailon fra gli anelli, quando si blocca di nuovo però niente testate, la canna si drizza come se il pesce si fosse slamato o avesse rotto, poi torna in piega di brutto con la frizione che riparte a martello, quasi come fanno i barbi quando li aggallate o un pesce che preso per la coda si rituffa in profondità, mi è già accaduto di ritrovarmi con questo genere di comportamento del pesce in canna solo due tre volte e sempre in Sieve io ho ribattezzato questa mossa “l’altalena” e non mi sono mai potuto togliere la soddisfazione di vedere con chi avevo a che fare e dove lo avevo punto, ho sempre rotto o slamato!
Quando le esperienze passate sono negative…ecco che cominciano le insicurezze…hai voluto il cannino e lo 0,07 ora sono cavoli tuoi penso, la canna è troppo corta per fare il giochino di abbassarla per calmare il pesce, se viene verso riva ora, in piena forza, questi 3 metri e 80 non mi servono a nulla, oltretutto c’è quasi più fondo della sua lunghezza, perciò sono costretto ad agire a canna alta, faccio tre passi a valle e cerco di tenere il pesce sotto pressione, intanto lui è salito quasi in superficie ne intravedo appena la sagoma che si tuffa nella corrente centrale e punta riva opposta dove un bel ramo secco sembra dirgli, “vieni qua”… “vieni qua”…riesco a bloccarlo, ma per farlo mi sono messo in una situazione critica, la canna è quasi dritta, e lui non si fa pregare, da due gran colpi di testa in superficie, che quasi sempre in queste situazioni sono risolutori e portano a rottura o slamata, e qui san ferretto e sant’occhiello fanno u miracolo e tutto regge!
Il cavedano torna sul fondo, guardo il cannino che forzando sto portando in piega fino al manico di sughero, sei carino mi dico ma ora preferirei una bella 6 metri!!
Passano i minuti, saranno quasi una decina…che qui in Sieve oggi con questa acqua fredda sono veramente tanti per un cavedano, onestamente avanzano anche a me che inizio a patire l’ansia da cattura…questa volta lo vorrei proprio prendere il signore dell’altalena!
Lui prende a sfilarmi davanti come una indossatrice di firma sulla passerella, ora è lento ma non mette quella benedetta bocca fuori…poi finalmente entra in un guadino generoso ma dal manico corto che tengo proteso al massimo!!
A valle il più anziano dei due pescatori (che non hanno ancora avviato…) si lascia andare al solito ritornello… “bel cavedano, qui ci sono molto grossi c’è né uno che ha la bocca rovinata che sarà sopra i due kg…(come a dire io lo conosco… ed è più grosso di quello che hai preso….) faccio assenso con il capo, e mi riprometto che se “mugola” di nuovo gli rispondo che c’è né anche uno che passa i 3kg!!!
Dimenticavo l’amico è 1,840 kg ed è lungo 55cm. È veramente un bel pesce e anche se non è un “mostro” è stato sicuramente un avversario che ricorderò a lungo, a proposito era allamato all’angolo della bocca, e se lo incontrassi di nuovo lo riconoscerei al volo, perché ha l’occhio dx che guarda sempre verso il basso, non sembra rovinato ma è come “incantato”, forse è per questo che ha sbagliato baco…
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