Di Zaccaria Australi "sipo" pubblicato il 07/03/10
Era qualche mese che girava una strana voce, perciò aveva ordinato di intensificare le ispezioni sul fondo della piana: le lamentele avevano passato il limite e lui il RE ne aveva le pinne piene!!
Ultimamente, tanti, TROPPI sudditi, anche belli "pasciuti" si erano fatti "spiaggiare" da un finalino dello 0,09!!
Passi per qualche "stupida Carpa", la cosa non lo riguardava... ma quando era toccato anche ad un pronipote, non ne aveva potuto più!!
Lasciata la "riserva", uscito dai confini dell'intrico di rami chiamato "attaccatoia", circondato da nerborute guardie del corpo, aveva deciso per un controllo a tappeto del territorio!
Ora che il primo freddo invernale aveva reso quasi terse le acque e anche quei fastidiosi "bolidi" delle Carpe si erano messe da parte, una bella sgranchita alle pinne, era quello che ci voleva per farsi un'idea precisa dei fatti!
Non voleva che quel Bipede di cui spesso si parlava, diventasse leggenda, il bau-bau utile per tenere a bada i piccoli più irruenti e impertinenti!
Avrebbe voluto dire gettare all'acqua tutti quegli anni passati a "studiare" da RE!
Tutte quelle freghe perse... per fare rischiosissime lezioni pratiche, non era certo diventato RE per diritto acquisito!
LUI, prescelto fra tanti pretendenti a guidare il branco, LUI ora finalmente da anni primo della RONDA, non poteva certo permetterlo!!
Già c'erano i Cormorani a avvelenare la sua esistenza!
Il sotto sponda, era additato da tutti, come il luogo più infido, fino allo sfinimento: non potevi mangiare due larve di seguito che ti ritrovavi in bocca una di quelle che ti bucano e ti tirano verso riva!
Spesso faticavi per niente, andando a spasso per la piana, senza riuscire a scioglierti da quel "tira e molla" che ti induriva i muscoli, fiaccava le pinne e annebbiava la vista e la mente, finché non ti pareva vero che ti tirassero fuori, ti staccassero dal legame di quel "parassita" travestito da cibo e ti riponessero di nuovo in acqua!
Era nuvoloso la corrente del fiume aveva ancora in sospensione qualche rado residuo di una recente piena... ancora uno due giorni pensava fra se e se e l'acqua sarebbe diventata di cristallo.
Gli piaceva l'inverno, l'unica stagione in cui poteva girare sul fondo del fiume quasi indisturbato, senza tutte quelle riverenze ipocrite... non della sua specie beninteso, loro tutta brava gente, ma di quelle delle altre specie meno intelligenti: Carpe, Barbi, rovelle, tinche... come se non sapessero bene tutti che la loro prole era anche il suo cibo!!
Costeggiava la sponda sinistra del fiume, risalendolo lì dove il flusso della corrente mitigato dalle prominenze della sponda, creava quei deliziosi avvallamenti sul terreno dove il cibo si depositava come su di un vassoio Domenicale!
Eccolo uno di quelli angolini appartati, un cenno alla scorta che "frenasse" e giù il "naso" a sbattere sul fondale!
Fra i detriti profumi conosciuti: le bianche leccornie dei bipedi!
Era ora di provare a TUTTI che bastava un poco di esperienza per farsi il gozzo pieno senza rischi!
Guardate diceva dentro di se, basta un metodico aspirare-sputare per trattenere la "ciccia" e espellere i detriti e qualsiasi pericolo.
Quando senti la BOTTA, rimase immobile, il labbro intormentito e l'orgoglio spento sul nascere!!
Questa non era prevista, ma poco male pensò, basta restare calmi e dimostrerò a tutti come ci si comporta davanti a questo pericolo!
Scosse due volte con violenza la testa per provare la consistenza del "legame", non sembrava niente di che, ma non cedette!!
Prese a nuotare a filo fondo, le idee ben chiare, direzione attaccatoia, non erano più di 40 metri, una passeggiata!
Due delle guardie reali avevano perso l'assetto di formazione e lo incrociavano davanti e dietro, quasi a sperare di intercettare quel filo invisibile che aveva offeso la sua dignità!
Gli fu sufficiente girare lo sguardo, i suoi occhi giallo intenso ebbero una scintilla... tutti tornarono calmi e in formazione, dovevano solo proteggerlo dalla forza della corrente e stare tranquilli, si sarebbe liberato come spesso era accaduto anche durante le lezioni in gioventù, era o non era il MIGLIORE!
Ancora qualche secondo e tutto sarebbe finito!
Quando però l'intrico dei rami sul fondo fu a vista, la trazione verso riva si fece insolente, la stizza che lo assalì,si tramutò, sorprendendo anche lui, in tanti colpi di testa, non la smetteva più il cuore ora batteva forte e l'irritazione e la sorpresa stavano lasciando il posto alla collera!!
Senza accorgersene si ritrovò con la testa girata verso monte, la trazione continuò spostandogli il fianco a favore della corrente e la forza dell'acqua lo trascinò a valle...poco male pensò, riordinerò le idee senza faticare... ma intanto la tana non era più a vista!
Per due volte risalì la corrente e tutto si ripeté come in un "copia-incolla"!
Ora BASTA, aveva deciso!
Voleva conoscere quel presuntuoso che gli aveva lanciato la sfida!
Puntò riva proprio in direzione della trazione, sicuro, deciso, veloce, senza timore, ma quando intravide la sagoma delle due gambe in acqua, una di queste si alzò e sbatte due volte violentemente sul fondo!
La linea laterale, vibrò come la pelle di un tamburo e la scossa che arrivò alla mente fu tanto acuta che l'istinto prevalse sull'esperienza e gli fece fare un violento dietrofront!
Quel maledetto "contatto" si spense sulle potenti codate che in un attimo lo portarono a centro fiume!
Ora Il cuore batteva forte in gola, ma era convinto, era ANDATA!
Niente di più FALSO: la trazione riprese come prima, sul labbro cominciarono a riaccendersi le punture delle vecchie ferite come se quella dannata larva impertinente, che gli scodinzolava a centro labbro come un mirino, fosse divenuta velenosa e stesse stimolando tutto in negativo subito!!
Mentre veniva di nuovo tirato verso riva, si disse: questa volta combatterò, niente fughe.
Voleva quelle gambe o quel paletto piantato sul fondo che aveva visto al loro fianco, lo voleva e l'avrebbe ottenuto come SEMPRE!!
Quando però giunse nei pressi della riva, tutte le certezze si spensero sul vuoto...davanti a lui c'era solo una sponda di terra in frana..., il Bipede aveva "smontato" tutto ed era salito sulla sponda, ne vedeva l'ombra tremolante del corpo e del bastone che teneva in mano!!
Fu la prima volta in vita sua che sentì uno strano vuoto dentro, un senso di frustrazione profondo... non poteva essere, non poteva essere che il Bipede fosse stato più intelligente di LUI!!!
Quando si scosse dallo stupore, stava entrando in una rete e la rabbia che fece esplodere servì solo ad annebbiargli ancora di più le idee.
Ora era veramente stanco e depresso!
Nella testa, solo una frase...girava la voce, girava la voce...
Una strana pinna a cinque punte, lo strinse sopra le branchie e subito dietro, le scaglie ne percepirono il calore.
Era una presa energica, sicura ma non violenta.
Metà del corpo rimase appoggiato nella rete, il tronco e la testa gli furono voltati verso il cielo.
Fu all'ora che rivide dopo tanto tempo quelli strani occhi frontali che una volta da ragazzo lo avevano tanto turbato e che la sua memoria aveva cancellato!
Quelli occhi "sorridevano" ed accentuavano decine di profonde rughe, quel volto anziano incuteva rispetto ma stranamente non paura!
Ora sapeva di aver perso, ma non si sentiva perduto!
Uno strano bastoncino rosso, gli picchiò secco sul labbro superiore, fece un rumore sordo come quello dei ciottoli che cozzano fra loro quando rotolano sul fondo del fiume e finalmente la larva scomparve nel nulla, niente più "mirino" , almeno così, era più dignitoso!
Una seconda "pinna" gli cinse la coda e insieme alla prima lo immersero di nuovo nell'acqua, la prima "pinna" lasciò la presa delle branchie e quella della coda prese a spingerlo avanti e indietro ritmicamente nella corrente facendogli aprire e chiudere le branchie... piano piano gli tornarono le forze, finche non si senti pronto per provare un colpo di coda!
La "pinna" mollò la presa e lui si ritrovò a nuotare lentamente verso il fondo mentre si ripeteva... girava la voce...girava la voce...e girerà ancora!!
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