Di Riccardo Dominici pubblicato il 21/12/06
Ogni qualvolta si porta a termine qualcosa risulta naturale soffermarsi ad analizzare ciò che è stato fatto e come è stato fatto.
Per un ragazzo della mia età, così come per i miei coetanei la cosa non è scontata anche perché la natura ci porta ad agire in modo istintivo e a vivere gli eventi ed ad affrontare i problemi giorno per giorno senza programmare nulla.
Ma pochi giorni fa mi è successo un fatto al quale lì per lì non ho fatto caso, ma qualche giorno dopo, mio padre mi ha invitato a ragionarci sopra e se possibile a trarci un insegnamento.
Il fatto successo è questo: all’inizio di Dicembre il postino ci ha recapitato i bollettini di conto corrente postale emessi dall’Ente Tutela Pesca della regione Friuli V. G. per il rinnovo della licenza di pesca.
La sera stessa li ho consegnati a mio padre affinché provvedesse alla sgradita incombenza.
Due o tre giorni dopo volendo effettuare una uscita di pesca, ho preso in mano il mio libretto delle uscite ed istintivamente ho iniziato a sfogliarlo confrontandolo con quello di mio padre.
Quello che mi è saltato subito all’occhio è stato che, in minor tempo dalla emissione della licenza di pesca, avevo superato nettamente le uscite di pesca effettuate da mio padre.
Infatti, dopo aver superato l’esame per la licenza, era la fine del mese di agosto, sono uscito a pesca quasi ogni giorno sino alla ripresa della scuola; non sono state uscite lunghe, lontane o impegnative, sono tutte uscite a portata di bicicletta, ma per me importanti.
Importanti perché? I motivi per cui sono cosi importanti sono fondamentalmente due: sono uscite autonome, non dipendo dalla disponibilità di tempo di mio padre e sono uscite effettuate con gli amici, si ride, si scherza, ci si prende in giro senza ritegno, ci si arrabbia, ci si calma, e poi si ricomincia a prendersi in giro, ma intanto l’amicizia si rafforza sempre di più.
Pensandoci bene questi due motivi hanno un denominatore comune, l’autonomia.
Già l’autonomia, è vero quest’anno è stato l’anno in cui ho cominciato ad essere autonomo, ed ho raggiunto dei traguardi che l’età ha posto davanti a me: la licenza media, la licenza di pesca, il patentino, l’acquisto della moto (testata anche da Gionata), ma è stato anche l’anno delle nuove difficoltà come ad esempio l’inizio del ciclo scolastico superiore.
Vi assicuro che non è stata una difficoltà da poco, ma per merito o per fortuna, sento che quel momento è stato superato.
Ora siamo alla fine di questo 2006, anno che per me è stato intenso e bellissimo oltre che per i motivi sopra esposti anche perché ho avuto la fortuna di conoscere nuovi personaggi del mondo della pesca e non solo: Stefano Baleani, Roberto Granata e Sabino Civita con le rispettive famiglie, Ighli Vannucchi giocatore e capitano dell’Empoli, ho passato tre giorni in riva al Po ospite di Agostino Zurma e di sua figlia Veronica, tutte persone che mi hanno colpito per la loro modestia e per la loro grande umanità e che senza dirmelo, ma con il loro modo di porsi e di atteggiarsi, mi hanno fatto capire che, prima di essere pescatori, giocatori di calcio, o di quello che vogliamo od aspiriamo ad essere, bisogna essere Uomini con la “U” maiuscola.
Di tutto questo devo ringraziare il “supermega Director” Gionata Paolicchi, perché è grazie a lui che ho avuto la possibilità di conoscere tante persone, devo ringraziare mio padre perché mi scarrozza in giro e mia madre perché quando può ci segue, e devo dire un enorme grazie ad Adriano Gargantini che è grazie a lui se ho avuto questa opportunità.
Chiudo facendo a tutti Voi gli Auguri di un sereno Natale e di un felice Anno Nuovo ricco di soddisfazioni e di serenità e Vi dò appuntamento il 17 e 18 Febbraio 2007 al CARPITALY dove sarò presente allo stand di PESCARE ON LINE.
Buone feste e arrivederci all’ anno prossimo!
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